Più di 100 giorni di viaggio da solo in camper tra due continenti,in camper.
1. Come nasce l’idea del viaggio di questo anno dopo l’esperienza di quello dello scorso anno a Capo Nord?
Una notte di questo inverno mi è apparso in sogno Marco Ulpio Nerva Traiano che portò l’impero romano al massimo della sua estensione.
Mi ha detto di avere visto su facebook le mie foto dello scorso viaggio e voleva che si vedessero anche quelle di cosa era stato il suo impero ad est di Roma.
Gli ho risposto che mi andava bene ad eccezione di Paesi come Libano, Giordania, Israele dove potevano nascere dei problemi e riservandomi qualche trasgressione sul percorso.
Ha detto di capire le mie perplessità visto che il suo “problema” era nato proprio da quelle parti e non si è opposto alle trasgressioni.
2. Quindi quale è stato il tuo percorso?
Partendo dalla Sicilia, ho lasciato alle mie spalle la via Appia a Brindisi e fatto transito in Albania. Ho attraversato la Grecia del nord per lasciare il Continente Europeo per quello Asiatico traghettando al di là dello Stretto dei Dardanelli.
Ho costeggiato la Turchia dell’Egeo, con intrusione nell’entroterra per visitare Pergamo ed i siti vicini e percorso il tratto Mediterraneo per giungere a Tarso. Da lì mi sono concesso la prima trasgressione per visitare la Cappadocia e poi Ankara ed Istambul tornando in Europa dal ponte sul Bosforo.
Ho costeggiato il Mar Nero di Bulgaria e Romania e raggiunto Chisinau per verificare che la Moldavia esiste e non è il paese cinematografico delle principessine tristi !!
Ho percorso le strade interne di Romania e ancora Bulgaria per passare nella Macedonia di Alessandro Magno, degno predecessore del nostro Traiano.
Ho attraversato, quindi Montenegro, Kossovo, Bosnia- Erzegovina e Croazia del sud, paesi dove sono ancora evidenti e in qualche caso come a Mostar non ancora sopite le vicende dei primi anni ’90.
Sono rientrato in Italia, a Bari, ma non ho trovato un cartello uno che me lo confermasse !
Credo che Traiano possa ritenersi soddisfatto considerato che ho pubblicato su fb quasi 2500 foto,trasgressioni comprese.
3. Quali sono state le difficoltà maggiori di questo viaggio?
Sicuramente la viabilità. Sono partito senza navigatore satellitare, dopo l’esperienza dello scorso anno, ma ho trovato, quasi sempre, una assoluta carenza di segnaletica stradale che desse dei precisi punti di riferimento. In più, in alcuni paesi e per alcune tratte, la segnaletica è esclusivamente in caratteri cirillici.Sulle condizioni del 70% delle strade stendiamo un velo di silenzio con l’eccezione della Turchia dove le eccellenze convivono. In positivo – lunghi tratti di buone autostrade e gallerie a 3D per illuminazione, segnaletica, sistemi di sicurezza; in negativo – percorsi di montagna a strapiombo sul mare con tornanti e saliscendi dove il guardrail – lato mare – è un filo di metallo steso a mezzo metro di altezza con appesi dei barattoli a delimitare la ridottta sede stradale.
4. Cosa ti ha colpito di più in questo viaggio?
La consapevolezza di essere stato in luoghi dove è storicamente provata la nascita o la presenza,nel tempo,dei re Priamo e Creso, di Cicerone ed Erotodo, di Marco Aurelio e Cleopatra, di Alessandro Magno, di San Paolo e San Nicola,vescovo bizantino, e ora guai a chi osa ancora chiamarmi con il diminutivo da bambino!!!!
Per esser seri, in molti, troppi casi, la convivenza di situazioni estreme in positivo ed in negativo.”In medio stat virtus” di romana memoria non ha lasciato traccia.
Parlato della viabilità in Turchia, dove in verità è un susseguirsi di cantieri aperti, potrei aggiungere quella che mi è sembrata la estrema indigenza degli abitanti di alcune zone con la opulenza di altri. Ad Istambul ho trovato posto sul lungobosforo europeo dove ho visto circolare, in quantità industriale, macchine e moto che avevo visto solo in riviste specializzate o in riprese televisive a fronte di macchine e trattori malmessi e motorini con saldati a fianco degli improvvisati ed insicuri sidecar pluriuso dell’entroterra. Ho visto, abitate, costruzioni della stessa tipologia di quelle abbandonate nel VII secolo ad Anemurium per le scorribande dei pirati arabi e ville da sogno, come direbbe BriatoreCrozza. Ho visto la indescrivibile bellezza fisica di tante ragazze di Chisinau nelle stesse strade del centro dove stazionavano altrettanti malformati a chiedere elemosine.
5. Hai avuto modo di conoscere nostri connazionali o persone dei luoghi visitati ?
Si, certo. Ho trovato nostri connazionali in veste da turisti o da imprenditori della ristorazione. In questo caso, a loro dire, costretti a lasciare l’Italia matrigna che troppo aveva preteso in tasse di ogni genere e tipo. Ho conosciuto anche persone del posto e aggiunte nuove amicizie in fb.
Ho festeggiato il primo maggio a Salonicco con quelli della sinistra, accomunati dalla colonna sonora! Abbiamo cantato insieme brani degli Intiillimani e, in italiano, Bella Ciao e la vecchia Bandiera Rossa.
A Kaiseri (Cesarea) in Turchia ,ho conosciuto l’imam responsabile della moschea Cifta Medrese edificata nel 1206. Se si considera che la responsabilità di una sede così prestigiosa deve essere affidata a persone di una certa età, fatta, verosimilmente, media la permanenza in carica per 15 anni, quello da me conosciuto può essere l’imam numero 55; a propositol’imam è quello senza barba!
Alla manifestazione FestiItalia di Bucarest, dove ho trovato gli Alpini di Romania, ho pubblicizzato i prodotti del nostro industriale del caffè con Ana e a Sofia i cannoli siciliani con le tre ragazze in foto che all’università hanno scelto di studiare l’italiano.
Mi è dispiaciuto non incontrare Davide Martello che pure ha percorso tratti della mia stessa Turchia quando io ero già andato via.
6. Consigli per chi vuole intraprendere un viaggio come il tuo?
Per la Turchia portarsi dietro un registratore. Appena entrato nel Paese, nel fare la prima foto all’Egeo, ho sentito, in lontananza, il canto di un muezzin che guidava la preghiera delle 14. Ho riavuto le emozioni del The nel deserto di Bertolucci, ma di li in poi dalle 6 di mattina alla mezzanotte, a distanza media di tre ore, è stato un susseguirsi di canti di preghiera provenienti, quasi sempre contemporaneamente, da altoparlanti delle diverse moschee. Spesso, sopratutto nei paesi più piccoli, il rito si ripeteva anche alle 4 del mattino.
Dotarsi di un navigatore satellitare con mappe aggiornate e partire fiduciosi,in certi luoghi devi solo elevare la soglia di attenzione in tutto quello che fai.
Per chiudere con la citazione dantesca come lo scorso anno ” fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza ” . Sulle virtù ognuno faccia come meglio crede ma sulla ” canoscenza” , state tranquilli: la madre di tutte le conoscenze è il viaggio !
Buon viaggio a tutti.