La parte più difficile di un cammino è sempre il primo passo.
Se lo trasliamo nell’esperienza di viaggio, il momento più duro è comprare quel maledetto biglietto.
Quante paure ci assillano prima di premere “prenota ora”: mi annoierò? Sarà pericoloso? Da dove comincio?
Iniziamo col dire che la maggior parte delle paure, per non dire tutte, sono dei falsi miti, e credo di poterlo dire con certezza dato che viaggio da sola dal 2008 e che ho intervistato più di 100 persone nel mondo.
La cosa più importante prima di scegliere la destinazione è pensare che non sarà l’ultimo viaggio della nostra vita, ma semplicentne il primo in solitaria, quindi anche se per anni abbiamo sempre desiderato di andare in un determinato paese e ora non ne abbiamo più voglia o non vogliamo andarci da soli, non ci sono problemi, esiste un tempo per ogni cosa.
Viaggiando in solitaria sta solo a noi scegliere di prendere una strada o l’altra, oppure scegliere di non prendere nessuna e sedersi ad aspettare gli eventi!
Per scegliere la meta bisogna saper rispondere a 4 semplici domande:
1. Che tipo di esperienza stai cercando?
I viaggi non sono tutti uguali, così come non lo sono i motivi per cui si fanno. Si può scegliere di partire perché si è in un momento di crisi lavorativa, perché è finito un grande amore, perché siamo senza energie o perché finalmente abbiamo del tempo da poter dedicare interamente a noi stessi. Si possono cercare esperienze di svago, esperienze riflessive, costruttive o anche tutti questi aspetti, basta imparare a chiederselo correttamente prima di partiere.
2. Che Budget hai?
Sulla voce budget, spesso in Italia si ha un errata concezione di quanto costa viaggiare. Non capisco come possiamo essere gli stessi discendenti di Marco Polo e Cristoforo Colombo, ma tutti sovrastimano il budget di viaggio.
In ogni paese del mondo puoi viaggiare con meno di 50€ al giorno, intendo tutto compreso: trasporti, cibo, escursioni. Ma questo accade perchè ci sono continenti molto cari come l’Europa o l’Australia, negli altri posti viaggi tranquillamente con meno di 30€! Ovviamente come specifico sempre, parliamo di viaggio non di vacanza.
Come dico spesso, per stare dentro al budget basta essere creativi e flessibili.
Il vero lusso in un viaggio è il tempo non i soldi. Ho notato negli anni molte persone riducono i giorni di viaggio perchè hanno pochi soldi non poche ferie. Non esiste errore più grande a parer mio, se si hanno pochi soldi, la soluzione mi sembra lampante: spendete di meno!
In questa sezione ho raccolto un po’ di articoli ed esperienza su come viaggiare spendendo poco
3. In che periodo dell’anno vuoi partire?
Non tutti i mesi dell’anno sono adatti per ogni paese, non è solo una questione di caldo o freddo ma di opportunità. Molti luoghi durante la stagione sbagliata sono difficili da girare, magari hanno la maggior parte delle strutture chiuse e pochi viaggiatori, questo rende senza dubbio l’esperienza più difficile soprattutto se siamo alle prime armi, quindi consideriamo bene il periodo dell’anno a nostra disposizione quando individuiamo la meta.
4. Quanto tempo a disposizione hai?
Sembrerà controintuitivo, ma meno tempo hai a disposizione e più è difficile e caro viaggiare. Se si ha poco tempo, è necessario organizzare bene anche prima di patrie per essere sicuri che tutto si incastri alla perfezione e così se sulla strada incontriamo degli inconvenienti ecco che ci adiriamo, ci irritiamo e magari iniziamo a mettere in discussione la nostra scelta di patrie in solitaria. Invece quando abbiamo più tempo ci possiamo lasciar ispirare dalla strada, dagli incontri, dalle suggestioni, possiamo non pensare solo e sempre a quello che c’è da fare e da vedere, ma anche prenderci del tempo per noi stessi per far decantare queste nostre esperienze. Per quanto riguarda la variabile costo avendo più tempo ammortizziamo i trasporti, possiamo scegliere di muoverci con mezzi più lenti e quindi più economici, possiamo scegliere di trovare compagni per condividere le spese per qualche nuova esperienza.
Dimenticavo un aspetto importante, siate sinceri con voi stessi! Sembra scontato? Fidatevi non è così.
Puoi trovare molte risposte alle tue domande leggendo il mio libro: Il bello di viaggiare da soli: guida pratica al travel coaching per ottenere il massimo da noi stessi, edito Feltrinelli che ha venduto più di 5.000 copie
Come organizzare un viaggio in solitaria:
Capire le distanze:
Mi rendo conto che per chi non l’ha mai fatto, decidere un itinerario, quanto tempo fermarsi in ogni luogo, quanto tempo dedicare alla natura o ai trasporti, non è facilissimo.
Noi siamo Europacentrici, pensiamo che le distanze si misurino in un solo modo, che 100km corrispondano ad un ora di viaggio, che ci siano orari schedulati per i trasporti pubblici in ogni destinazione ed un ufficio informazioni. In effetti nella maggior parte degli stati del mondo non è così. Spesso è inutile chiedere quanto disti un luogo, meglio chiedere quante ore di viaggio è. In Madagascar ho percorso 23km in 3 ore, le distanze sono sempre relative.
Scegliere dove alloggiare o come:
Come scegliere un ostello, una Guest House o un host su Couchsurfing sono cose importanti, non in tutti i paesi si ha lo stesso tipo di scelta tra ostelli e altre alternative. Ad esempio nel sud est asiatico in molti casi conviene dormire in una Guest house perché costano davvero poco, mentre in Europa o in Australia è senza dubbio più economico l’ostello. Ed anche in quel caso, non tutti gli ostelli sono uguali, ci sono i party Hostel, i coliving o gli ostelli per nomadi digitali, quelli per famiglie, come si impara ad individuare quello che fa per noi?
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Imparare a chiedere consigli alle persone giuste:
Capire quali escursioni si possano fare da soli o quali è meglio fare solo con un’agenzia locale, può rendere il tuo viaggio molto sicuro e farti risparmiare molti soldi. In tanti anni mi sono resa conto che quando si viaggia per la prima volta da soli, si ha spesso paura della destinazione che si vorrebbe visitare, molte persone hanno dubbi nel capire se sia adatta a loro, se sia adatta ad un primo viaggio in solitaria. È una situazione del tutto normale, per questo è importante confrontarsi con qualcuno che c’è già stato o che magari ha più esperienza di noi nel viaggiare.
Anche se nella vita di tutti i giorni siamo persone sicure, caparbie, può capitare che l’idea di affrontare per la prima volta un viaggio in solitaria, magari all’estero ci faccia sentiere insicuri, ci faccia paura. Anche questa è un’emozione del tutto normale, è giusto avere paura di qualcosa che non conosciamo, la differenza sta nell’affrontare comunque la cosa nonostante la paura!
Cose fondamentali in tutti i viaggi in solitaria:
- Verificare prima i documenti necessari e se serve un visto: ho incontrato molte persone che non avevano capito bene che in alcuni paesi servisse un visto di transito per lo scalo dell’aereo o che fosse necessario produrre un visto prima di arrivare alla frontiera e sono stati rifiutati, molto spesso dovendo pagare diverse centinaia di euro per il viaggio di ritorno.
- Stipulare un’assicurazione medica di viaggio prima di patrie: lo so che se ne pala sempre, eppure ogni giorno vedo raccolte fondi sui social per ragazzi che si sono fatti male dall’altra parte del mondo e ora non sanno come pagare le spese. In paesi dove non c’è la sanità pubblica o dove non è come da noi potreste dover pagare fino a 10.000€ per una frattura. Personalmente faccio l’assicurazione medica anche in Europa, in questo articolo ho scritto i 7 motivi per cui lo faccio, è un aspetto da non sottovalutare. Io mi affido ad Heymondo da molti anni, sono giovani, molto attenti al cliente, hanno un app semplicissima che in viaggio ti può davvero aiutare tantissimo e sia io che i miei followers ci siamo sempre trovati benissimo. Ho uno sconto del 10% per tutti i miei lettori basta collegarsi a questo link.
- Avere una connessione internet sul cellulare: vorrei dirvi che questo mi serve perché sono una travel blogger, ma sono sincera non è così, per tantissimi anni ho viaggiato senza una sim locale pur facendo questo lavoro perché era piuttosto complicato averne una. A me tranquillizza molto essere connessa, in primis perché posso controllare le mappe di google e non solo orientarmi meglio mentre viaggio, ma anche avere sotto controllo tutti i pin che salvo mente organizzo il viaggio. Poi ovviamente posso parlare facilmente con tutti i miei amici o familiari via WApp o mandare loro la posizione in tempo reale quando sono in qualche posto strano (mi è capitato più volte). Ci sono stati in cui è molto facile ed economico compare una sim locale la vendono anche in aeroporto, altri dove è caro o dove è richiesto un conto locale, sia in quel caso, sia nel caso in cui volete fare prima senza file per compare una scheda potete comprare una E-Sim prima di patrie io uso da anni HolaFly e mi trovo bene.
Come posso aiutarti?
Io ho viaggiato per più di 75 paesi, in molti ci sono tornata più di una volta, spesso ci sono stata per più di un mese. Sono una psicologa sociale, specializzata in Programmazione Neuro Linguistica, e mi sono trovata in situazioni simili alle tue prima di te. Capisco benissimo cosa ti possa passare per la testa, di cosa tu abbia timore, quali dubbi tu possa avere e so come poter affrontare questo momento. Posso aiutarti a costruire il tuo viaggio in solitaria. Posso evitare di farti fare gli errori ingenui che ogni novizio fa e che io ho fatto prima di te. Il mio obiettivo è quello di rendere autonoma la persona che fa un percorso con me.
- Non prenoto le strutture, ti insegno a cercarle.
- Ti insegno a trovare l’host migliore su couchsurfing o l’appartamento che fa per te.
- Ti insegno a costruire un itinerario, a cercare informazioni sui trasporti, a suddividere il tuo tempo.
- Ti aiuto a organizzare il bagaglio più funzionale, senza portarti oggetti inutili e pesanti
- Ti do un supporto emotivo nel caso in cui tu ne avessi bisogno
Viaggiatrice da sempre, molto spesso in solitaria, quest’anno per tante ragioni ho “perso” per mesi l’ispirazione e quando l’ho ritrovata, ero molto incerta su dove andare.Ho letto di Francesca in un articolo su Internazionale e da qui sono subito andata sul suo sito, super incuriosita…ho letto svariati suoi racconti di viaggio e ho visto che offre travel coaching! Proprio quello di cui avevo bisogno! Detto fatto, ci siamo parlate in Skype e da subito ho sentito una corrente di simpatia, comprensione, fantasia…Abbiamo parlato di noi e dei nostri viaggi, fatti e previsti, di cosa ci piace e ho apprezzato moltissimo il fatto che Francesca é una persona curiosa, piena di idee e molto pratica. Dopo la chiacchierata tre erano le mete individuate insieme, per ognuna mi ha mandato uno schizzo di viaggio, ne ho scelta una e abbiamo continuato a definirlo insieme, io sempre di piú, lei pian piano lasciandomi sempre piú spazio man mano le mie idee si sviluppavano, come una buona coach sa fare! Fosca
Ora mancano 10 gg alla partenza per un mese in solitaria in Colombia, sono emozionata e contenta, con l’itinerario abbozzato insieme e tante idee in tasca…e ho deciso e giá prenotato il viaggio con Francesca in Sudafrica e febbraio, certo per il viaggio in sé, ma di sicuro anche per conoscere Francesca di persona e viaggiare insieme!!!!Grazie, di cuore Francesca! Luca
Se oltre al supporto organizzativo di servisse di più, se ti trovi in un momento critico della tua vita, in cui vedi il viaggio in solitaria come una finestra verso un percorso da fare, un cambiamento, un momento in cui liberarsi da una quotidianità pesante o dove costruire un nuovo futuro, io mi occupo anche di travel coaching, un percorso che utilizzerà il viaggio per lavorare sui tuoi comportamenti, sui tuoi atteggiamenti e sui tuoi nuovi obiettivi.