La Parigi di Marcel Proust
La Parigi di Marcel Proust
di Henry Raczymow
edito da Excelsior 1881
E’ difficile capire quando ti sia innamorato di un luogo per come lo hai letto in un romanzo o di un romanzo perchè raccontava un luogo a te caro. Una cosa è certa, ho passato gli anni del liceo a leggere La Recherche, sognando di essere amata come Albertine, di andare a prendere un te dai Guermantes e di indossare lunghi abiti bianchi e cappelli di paglia con nastri di raso. Ad oggi dierei che l’unica cosa che mi rimane di quel mondo di fine ‘800 sono i quadri degli impressionisti e il mio amore per Proust e quindi per Parigi.
Non avevo mai fatto caso che il motivo per cui amo tanto andare a Parigi è perchè mi sembra di vedermi passeggiare per le strade di fine ‘800. Poi un giorno nella mia libreria preferita ho trovato questo libro: La Parigi di Marcel Proust di Henry Raczymow, mi è sembrata la sintesi di due amori e l’ho comprato.
Questo libro ti catapulta nella vita privata di Marcel Proust, ti fa conoscere le sue strade, le sue case, gli incontri del liceo, i primi amori, la sua famiglia, i suoi incontri che hanno ispirato ogni personaggio della recherche. Ti aiuta ad amare l’autore non solo per quello che ha scritto, ma per la persona straordianria che era, capace si tradurre la sua quotidianità in poesia
La Parigi della ‘rive droite‘, dei bei quartieri tra Monceau e il Faubourg Saint-Honoré, Place de la Concorde e Auteuil, il prolungamento del Bois de Boulogne e l’Etoile.
Non solo luoghi da sogno, ma un quadro realista di luoghi abitati, vissuti, di cronache mondane, ai quali questo libro rende mirabilmente omaggio.
Leggere questo libro mentre si è a Parigi ti permette di ripercorrere le strade della città con una consapevolezza diversa, apprezzando cose nascoste nelle pietre, amori raccontati dagli alberi e ci fa sentire tutti ancora un po’ fanciulle in fiore.