Impara a Lasciare per poter andare avanti

“Gli esseri umani hanno bisogno di lasciare andare delle cose per poter andare avanti” questa è una frase di Interstellar, non avrei mai pensato di poterla citare, in un mio post, però ammetto che quando l’ho sentita mi ha colpito e sono stata a “rimuginarci” un bel po’ nei giorni seguenti.

Ho pensato a tutti i momenti di passaggio della mia vita, a tutti i passi, le decisioni è una cosa è certa: in ogni scelta si perde qualcosa, l’altra opzione!

Questo lasciare andare spesso è un concetto astratto, come lasciar andare il pensiero di qualcuno d’importante o nel viaggio a volte qualcosa di concreto, come la casa, la quotidianità, la comodità; ma senza la separazione non ci si evolve non si cresce, ogni processo di adultizzazione parte da una separazione, e non necessariamente ci si riferisce alla figure parentali, a volte esse sono solo una metafora.

I buddisti dicono che bisogna lasciare andare le cose materiali per sentirsi liberi, che gli averi sono solo delle catene, e ammetto che questo concetto è 100% vero, ovviamente nel nostro mondo occidentale e consumistico è molto difficile da comprendere e soprattutto da mettere in pratica, ma basta soffermarsi qualche minuto per capirne il reale peso.

Impara a lasciare andare

La maggior parte delle persone che ho incontrato nei miei viaggio e/o intervistato mi hanno raccontato che prima di partire hanno venduto tutto quello che avevano, non è da intendersi solo come una strategia per ottenere dei soldi in più, ma è piuttosto un modo per allontanare dei freni, delle responsabilità o come si dice nel nostro gergo “delle preoccupazioni”.

Avere una casa, una macchina, un deposito pieno di scatoloni carichi di vestiti è un peso, è un macigno nella nostra mente che ci tiene legati. Legati ad un luogo, ad un paese, ad una persona, ad un pezzo della nostra vita, più pensieri abbiamo nel passato e più è difficile andare avanti.

Con questo non voglio dire che chiunque parta per lunghi periodi deve vendere tutto o separarsi da tutto quello che ha, ma credo sia importante riflettere su questi elementi. Che peso hanno per noi i nostri averi, materiali e immateriali? Quanto ci legano ad una dimensione passata? Cosa possiamo fare per liberarcene. Come ogni esercizio comportamentale si inizia da qualche cosa di semplice, di piccolo per poi ingrandire il punto di vista.

Una cosa veramente piccola che mi da sempre una sensazione bellissima è lasciare gli oggetti materiali quando parto, come parlavo nel mio post la sindrome dello zaino in spalla, avere poche cose ti fa capire di quanto veramente hai bisogno nella vita, di quanto ti possa sentire comoda e bella anche avendo solo 2 pantaloncini e 2 vestiti, di quanto poi l’essenziale sia sempre la cosa più illuminante.

Il lasciare andare nel viaggio, spesso si applica anche alle persone. Ci sono alcune persone che hanno un peso molto importante nel nostro cuore e si ha difficoltà a lasciare, prevalentemente perchè si è assalti da un senso di colpa o di responsabilità nei loro confronti. Ovviamente non mi riferisco a figli o mariti, verso i quali si hanno veramente delle responsabilità oggettive, ma per le altre figure, che pur rimangono molto importanti è bene farsi un esame di coscienza, o meglio un esame di ascolto dei nostri desideri. Spesso questi legami rappresentano un alibi, costruito dalla nostra testa per frenare i nostri impulsi, impariamo a dare i nomi reali alle nostre sensazioni, forse se ci costruiamo degli alibi abbiamo paura, la paura è un sentimento naturale, sano e che può essere facilmente superato. Quando si parte si lascia sempre qualcuno, ci sia allontana sempre da situazioni accoglienti, ma non potrai mai sapere se quello verso il quale vai incontro sia meglio o peggio di quello che hai se resti immobile. Lascia, lascia le tue certezze così come i tuoi dubbi, nessuno dei due ti servirà a molto, per l’ignoto non ci sono preparazioni, puoi essere solo aperto, con il cuore libero e il sorriso stampato sul volto, tutto il resto è vita!

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