5 Ragioni + 1 per Organizzare un Viaggio a Gran Canaria
Negli ultimi anni sto scoprendo poco a poco le Canarie, un po’ per caso direi e più le conosco e più mi sorprendono. Due anni fa andai a Tenerife e quest’anno invece mi sono dedicata a Gran Canaria. Alla luce dei miei 5 intensi giorni, ecco quali secondo me sono
5 Ragioni per Organizzare un Viaggio a Gran Canaria
1. Le Dune di Maspalomas
In molti paesi del mondo ci sono le due vicino al mare, io ho avuto la fortuna di visitarne parecchi: Brasile, Colombia, Formentera, ma quelle di Maspalomas sono le più facili da raggiungere di tutti. Sono di fronte il Riu Palace quindi ci arrivi con la macchina comodamente e poi “puff” immerso nel nulla.
Ovviamente quello è solo uno dei modi per raggiungerle. Le dune abbracciano una lingua di terra molto alta della costa sud, se avete voglia di camminare, basta andare in quella direzione e troverete chilometri e chilometri di dune. Mi raccomando se decidete di trascorrere la giornata tra le dune portatevi acqua a sufficienza e uno snack , la temperatura diventa davvero incandescente. Altra precisazione.. tra le due si pratica spesso il nudismo, quindi se vi siete dimetnicati il costume non sarà un dramma, ma attenti con la protezione solare, certe zone del corpo sono veramente sensibili. 😉
2. Le passeggiate sul Roque Nublo
Una delle cose per cui è più famosa Gran Canaria è la sua diversità estrema in pochi kilomentri. È un po’ come se ci fosse una divisione netta di clima a metà dell’isola: al nord c’è una grande varietà di vegetazione e scenari, a sud sole cocente, estate tutto l’anno e deserto. Addentrandovi nell’interno dell’isola, in strade a prova di mal di stomaco, il paesaggio si “inverdisce” a vista d’occhio. Ci sono delle stupende formazioni rocciose e negli anni i canari si sono divertiti a dare loro dei nomi. Moltissime valli sono ricoperte di pini profumati i cui aghi riescono a attingere tutta l’acqua che necessitano dall’umidità nell’aria. Questi pini endemici sono anche ignifughi, infatti pochi anni fa è stato appiccato un grosso incendio doloso che ha distrutto tutto, tranne i pini. La formazione rocciosa più emblematica dell’isola si chiara Roque Nublo, perchè si dice proprio che le nuvole si fermino lì sotto. Per raggiungerlo dalla strada, basta una piccola passeggiata di una mezz’oretta.
3. Vivere l’atmosfera di Las Palmas
Non chiedetemi perchè, ma io mi sono sempre immaginata Las Palmas come un’ammasso di palazzoni e grattacieli, invece non potevo avere idea più distante dalla realtà.
Las Palmas è la prima città coloniale del mondo, dato che le Canarie sono state la prima colonia di Spagna. Riesce ad unire angoli con balconi di legni e mura sempre imbiancate di fresco a stradine piene di boutiques e ristorantini trendy. Las Palmas è una città molto a misura d’uomo, si percorre tranquillamente a piedi, se invece avete voglia di percorre più strda basterà affittare una bicicletta e il gioco è fatto. A dire il vero credo sia un ottimo posto dove vivere, c’è il quartiere storico, che da il fascino e il calore che scalda e la parte più nuova con un lungomare meraviglioso e la più bella spiaggia cittadina d’Europa: Las Canteras.
Non tutti sanno che il giovedì sera tra i vicoli di Vegueta le cantine aprono per la serata tapas y montaditos, con 2€ puoi avere un bicchiere di vino e una tapa, in poche parole con 10 euro siete ubriachi. Ma è un modo davvero carino per rendere giovane e frequentato il centro storico, e soprattutto stare a contatto con locali invece che solo con turisti.
4. Provare le poche bottiglie prodotte di vino canario
Alle Canarie c’è un microclima meraviglioso, crescono tantissimi prodotti tropicali, ma come mi hanno spiegato alla casa del vino, le uve essendo con un sapore molto minerale, hanno difficoltà nel processo di fermentazione. Alle Canarie ci sono dei vini molto gradevoli, come in tutta Spagna direi, ma mi ha molto incuriosito che tutti vini che si producono sono giovanissimi, non possono invecchiare più di 2 anni, altrimenti alterano il sapore. A differenza di come siamo abituati in Italia o in Francia, alle Canarie tutte le botti usate per invecchiare il vino sono di legno giovane, non possono essere usate botti invecchiate altrimenti il sapore si altererebbe ancora prima.
I vini canari non vengono esportati, data la loro bassissima produzione, quindi per degustarli non si può fare altro che venire in loco.
5. I piccoli borghi
Io sono un’appassionata di paesini e città coloniali, a dire il vero anche di conventi, ma mi sa che alle Canarie di quelli non ne trovo tanti. Quello sicuramente non mancheranno sono i borghetti, tanto piccoli quanto adorabili.
I miei preferiti sono 3:
Puerto de Agaete
È famoso perchè da lì parte l’aliscafo per Tenerife, ma a me piace perchè è il classico porticciolo dove i locali vanno la domenica a pranzo per farsi la mangiatona di pesce vista mare. È un susseguirsi di vicoletti e ristorantini di pesce, tutti molto basso profilo, autentici direi. La spiaggia è di ciottoli neri o rocce, molto frequentata dalla gioventù locale, l’acqua verde e fresca, diciamo che da un sollievo dopo la calura mattutina. Io preferisco senza dubbio gli scogli alla sabbia e dato che la maggior parte dei turisti invece vuole la sabbia e la spiaggia attrezzata, trascorrere una giornata ad Agaete sarà un’esperienza molto “local”. Premesso: i chioschetti di souvenirs ci sono lo stesso.
Fagata
Lo si incontra nella strada che porta al Roque Nublo, mi ha ricordato molto la Colombia, forse per questo mi è piaciuto così tanto. Tante case bianche arroccate, rocce vive e cascate di fiori colorati! Non c’è niente! Due caffè e qualche artista, per questo è bello!
Puerto de Mogan
Il porticciolo più famoso della zona sud dell’isola. È obiettivamente bellissimo, tutte costruzioni di massimo due piani, con i bordi colorati, bouganvilles come se non ci fosse un domani, piccoli canali, ponticelli. Davvero carino e intimo. Ovviamente è turisicissimo e tutto quello che c’è è creato in funzione del porto turistico, ma ammetto che è fatto davvero bene. Ci sono anche attrazioni bizzarre come il sottomarino, giallo si intende, con il quale è possibile esplorare i fondali senza essere sub! Molti vanno a Mogan durante il mercato del venerdì, io invece vi eviterei di andarci proprio di venerdì. La roba in vendita è la stessa di qualsiasi mercato cittadino italiano e l’affluenza talmente tanta che vi rovina la poesia. Tutti gli altri giorni sono perfetti, se le vostre tasche ve lo permettono alloggiate al Hotel Puerto de Mogan, o almeno concedetevi un pranzo o un aperitivo vista mare.