Alessandro Castagna dall’amore per l’isola Minorca un portle per scoprirla
Alessandro uno dei padri del nomadismo digitale, autore del famoso sito italiano Voglio Vivere Così ha scelto Minorca come base per la sua vita e se ne è talmente innamorato che ha creato un portale sull’isola frutto del suo amore: Isoladiminorca.it
- Alessandro, sei originario di Verona, ma la maggior parte dell’anno la trascorri a Minorca. Perché hai scelto proprio quest’isola della Spagna?
E’ stato un amore a prima vista. Pur avendo viaggiato molto per lavoro (avevo una società che importava e distribuiva gioielli etnici da tutto il mondo), appena atterrato a Minorca per la prima volta, mi sono guardato intorno ed ho pensato: qui ci devo venire a vivere. E’ difficile da spiegare ma è stato come se ci fossimo riconosciuti e da allora una serie di coincidenze e molta determinazione hanno fatto sì che riuscissi a comprarmi una casa qui e a viverci per gran parte dell’anno.
2. Quali sono le bellezze del posto e gli angoli più suggestivi da non perdere?
Io di Minorca amo la natura e le spiagge incontaminate. Ma ci sono tante cose che si possono vedere e visitare a partire dal Parco naturale di Albufera d’es Grau a Nord. Poi c’è Ciutadella, l’antica capitale dell’isola che è magnifica con i suoi colori e i suoi palazzi antichi. Poi suggerirei il Monte Toro da cui si gode un panorama strepitoso e i principali siti archeologici di epoca Talaiotica. Da ultimo non posso dimenticare Cova d’en Xoroi, una discoteca/bar scavata nella roccia a strapiombo sul mare, da cui è possibile assistere a tramonti indimenticabili.
3. E quali sono i pro e i contro del viverci?
Mah, tra i contro (pochi a mio avviso) segnalerei gli scarsi collegamenti aerei durante il periodo invernale verso l’Italia ed un paio di mesi umidi e freddi. Tra i pro invece, a mio avviso, ci sono i ritmi di vita tranquilla, l’assoluta mancanza di criminalità, l’assenza di stress, una natura di cui poter godere tutto l’anno e, non da ultimo, un costo della vita più basso rispetto all’Italia.
4. Quali sono le difficoltà maggiori, secondo te, per un italiano che si trasferisce a Minorca?
A mio avviso poche, ma parlo da innamorato dell’isola e non faccio testo. Ho notato che alcuni soffrono il carattere a volte poco aperto e diffidente dei minorchini, altri la loro poca affidabilità sul lavoro (ma non è così per tutti), altri ancora, come dicevo prima, il clima invernale a volte piovoso, umido e freddo. Poi sai, è pur sempre un’isola dove vivono poco più di 80 mila persone e quindi ci si deve confrontare con poche attività culturali e, quelle che ci sono, sono spesso fatte in minorchino (un catalano “minorchinizzato) e questo crea un po’ di barriera nella comprensione. Bisogna avere spirito d’adattamento e flessibilità e magari prendersi la briga di imparare il catalano. Io sono sincero, non ci sono riuscito perchè non mi piace e quindi mi limito a film e attività che vengono svolte in castigliano.
5. Qual è il periodo dell’anno più bello in cui andarci?
Secondo me i mesi migliori per venire in vacanza a Minorca sono giugno (poca gente e giornate lunghe) oppure settembre (mare caldo, atmosfera più rilassata perchè si è appena conclusa la stagione turistica o almeno i due mesi più popolati) e, potendo, anche aprile e maggio per fare lunghe camminate o gite in bicicletta in assoluta tranquillità.
6. Hai creato la guida/portale isoladiminorca.com, quali sono gli argomenti trattati? E con quale scopo è nato?
La guida è nata per dare informazioni a tutti coloro che vogliono venire in vacanza qui e quindi cerchiamo di pubblicare il maggior numero di informazioni possibili. Vivendo qui è più semplice perchè possiamo attingere direttamente alle fonti, provare ristoranti e recensirli, visitare luoghi e spiagge, parlare con chi organizza eventi. Che poi è un lavoro che a me piace fare tantissimo, perchè mi tiene in contatto con la vita e le attività di Minorca.
7. Se un italiano volesse trasferirsi a Minorca, in che modo e in quali settori avrebbe maggiori possibilità di trovare lavoro?
Qui non esiste di fatto un’industria se non piccole realtà. L’economia si basa su agricoltura e turismo. Ecco, quest’ultimo può offrire delle buone opportunità a condizione di avere un buon curriculum e conoscere inglese e spagnolo. Sul sito e sulla nostra pagina Facebook segnaliamo spesso opportunità nel campo della ristorazione, quindi chi volesse può tenersi aggiornato seguendoci:
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