5 Consigli semplici per viaggiare green
Come si legge scritto un po’ ovunque, bisognerebbe viaggiare e lasciare solo le impronte dei propri piedi.. invece spesso il turismo lascia ben altro. Andare in ecolodge o fare ecoturismo sicuramente aiuta, ma per cambiamenti così grandi come quelli di cui abbiamo bisogno si deve partire dallo sradicare le cattive abitudini, nella vita di tutti i giorni e in viaggio. Rendiamoci conto che in molti paesi non esiste un sistma di smaltimento rifiuti come abbiamo in europa, per fare un esempio banale a Bali la spazzatura si brucia, mi è capitato tantissime volte che il vicino di casa della homestay in cui dormivo bruciava plastica rendendo l’aria irrespirabile, in altri posti come alle Maldive, si butta tutto in mare, quindi quello che noi facciamo durante le nostre vacanze inficia in maniera sostanziale sull’ambiente.
Ognuno dovrebbe almeno ispirare un’altra persona in una buona azione, io spero di ispirare più di una persona, vi lascio 5 semplicissimi consigli, che forse già fate, ma sempre meglio rafforzare il messaggio.
5 Consigli semplici per viaggiare green:
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Non comprare bottiglie di plastica, ma avere una borraccia ricaricabile:
So che questo sembra ormai quasi ovvio, eppure vedo spessissimo persone che non appena devono prendere un treno, un aereo, o fare un’escursione comprano l’acqua. per piacere non fatelo! Compratevi una bottiglia di metallo, carina, personalizzata, magari termica e portatela sempre con voi. Io la uso anche in Italia, ad esempio se prendo il treno mi porto la mia bottiglia da casa, non la compro in stazione. In Asia quasi ovunque la puoi ricaricare gratis o pagando una piccola cifra simbolica, in Europa diciamo che l’acqua del rubinetto è quasi sempre potabile, nelle Americhe dipende molto dagli stati, in molti puoi ricaricare, in altri quello che faccio è comprare una tanica da 5L metterla in camera e riempire la bottiglia quando ne ho bisogno.
Se vi state chiedendo come funziona in aereo la risposta è più semplice di quanto immaginiate, in aereo non è possibile portare acqua, ma una bottiglia vuota sì! Io solitamente la carico prima di uscire, nel tragitto per l’aeroporto la bevo, passo i controlli con la bottiglia vuota e poi la ricarico una volta entrata in aree partenze, o al bar,o nei bagni o nelle postazioni dedicate ove possibile.
Questo processo oltre che ad aiutare l’ambiente vi consente di risparmiare anche un bel po’ dato che solitamente una bottiglietta da mezzo litro costa tra 1 e 2€. A questo link trovate una serie di borracce termiche a prezzi davvero contenuti che possono fare al caso vostro!
2. Metti sempre in borsa una shopping bag di tela:
Avete presente quelle scene tremende di gente che esce dai mercati con centomila piccoli sacchetti di plastica colorati? In molti paesi meno sviluppati, la plastica è associata al lusso, quindi tendono a darti una busta di plastica per ogni cosa. Mi ricordo che durante i miei mesi in Argentina nei supermercati hanno l’abitudine di mettere solo 2-3 prodotti a busta quindi finisce che per fare la spesa esci dal super con 5 buste invece di 1!
Meglio eliminare il problema alla base, mettiamo fissa nella nostra borsa o zaino, una piccola shopping di tela o anche quelle di nylon o seta che si richiudono e diventano piccolissime, in questo modo anche se dobbiamo fare un acquisto improvviso non saremo costretti a usare un inutile sacchetto che dopo 1 ora nelle migliori delle ipotesi vola via.
3. Non bere bibite con le cannucce di plastica
La cannuccia di plastica sono il male assoluto! Sono fatte con un tipo di plastica che non può essere riciclata perchè di scarsissima qualità, quasi sempre finiscono nel mare dove uccidono centinaia di animali marini e uccelli perchè galleggiando spesso vengono ingerite.
Il mondo si sta molto sensibilizzando sulla questione, spesso si servono cannucce di carta o quelle biodegradabili, ma da anni in commercio esistono delle cannucce che ti puoi portare in borsa o in vetro o in alluminio che oltre ad avere un’utilità ambientale ne hanno anche una igienica dato che non le tocca nessun altro.
4. Portati “indietro” tutta la spazzatura che produci
Sembra banale ma non lo è, quando anni fa ho partecipato all’Afrika Burn una delle regole era che non potevi lasciare nulla nel deserto che non fosse stato già li. Ognuno di noi ha campeggiato per 1 settimana e ha riportato a Cape Town buste intere di spazzature. Per fare un parallelismo al negativo nel 2013 feci la scalata del Vulcano Rinjani a Lombok è stato uno degli spettacoli più disgustoso della mia vita, ovunque c’erano buste di noodle precotti, carta igenica, cartacce, sembrava di scalare la discarica di Malagrotta. Quando siamo in viaggio spesso facciamo trekking in posti molto isolati o trascorriamo la nostra giornata al mare a volte in spiagge non attrezzate. È importante avere la cura di riportare tutto indietro, di non lasciare neanche una carta o una cicca di sigaretta.
5. Non toccare gli animali selvatici specialmente in mare
Forse siamo un po’ tutti vittima dei cartoni animati dove tutti gli animali sono belli e coccolosi e ci viene voglia di accarezzarli come fossero gattini. Per fortuna sappiamo che alcuni animali essendo selvatici possono essere aggressivi, come gli orsi o anche i pinguini o le foche, ma purtroppo ce ne sono altri che essendo molto lenti o apparentemente innocui, hanno meno capacità di difendersi, come le tartarughe, le stelle marine, i delfini. Gli animali selvatici non si devono toccare mai, primo perchè li spaventiamo, secondo perché essendo selvatici potrebbero farci del male e terzo perchè potremmo portare loro delle malattie o se ad esempio stanno allattando potremmo dare loro un “odore” che li distrae . Per quanto riguarda i coralli , le conchiglie, le stelle marine, lasciatele in fondo al mare, toccandoli, prendendoli, cambiandogli di posto potreste ucciderli e diciamo che in questo momento storico già hanno tante opportunità per morire da soli grazie all’inquinamento e al cambiamento climatico.
Se avete qualche altro suggermimento per viaggiare in modo più green lasciatelo nei commenti.
Consigli perfetti, dovremmo imparare a metterli in pratica tutti quanti