Annalisa: guarisce dall’anoressia grazie al viaggio e prende un anno sabbatico
Annalisa Galloni napoletana, aveva un lavoro a tempo indeterminato che la soddisfava molto, ma dopo alcuni eventi molto forti della sua vita ha deciso di prendersi un anno sabbatico e di reinventarsi come foto e video reporter. Segui i suoi viaggi sul blog http://www.animerranti.it/ e su facebook https://www.facebook.com/animerranti/
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Cosa ti ha spinto a lasciare il tuo lavoro anche se ne eri soddisfatta?
Ho attraversato un brutto periodo, stavo morendo di anoressia. Ad agosto di due anni fa dissi a tutti gli amici e parenti che partivo x una vacanza, non volevo che le persone si preoccupassero x me, e non volevo ritrovarmi con tutti intorno… in realtà stetti ricoverata 15g in ospedale.
In quei momenti, ho realmente creduto di morire, e riuscivo solo a pensare a tutte le cose che avevo sempre voluto fare nella vita ma che, x tempo, non avevo fatto…
Ho toccato il fondo, quello più buio e profondo, ma ne sono uscita, e sono riemersa come una persona nuova. Scherzando dico “che sono tornata a nascere”
Ed ho deciso che avrei iniziato una nuova vita, seguendo il mio cuore, e non le regole imposte dalla società.
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Mi ha colpito che prima di iniziare a viaggiare lontano hai voluto conoscere bene l’Italia, è la prima volta che incontro una persona con questo approccio, raccontami.
Ho lasciato il lavoro, fatto corsi e master in fotografia, e iniziato a viaggiare.
Prima l’Italia, perchè mi spaventava viaggiare sola all’estero; volevo prima acquisire sicurezza in me stessa. Essere sicura di poter stare da sola in luoghi sconosciuti, fra persone estranee, senza sentirmi spaventata
In Italia ho fatto un po’da “pendolare”, grazie a flixbus e megabus, girandola quasi tutta con le offerte di 2€ per a/r.
Invece del cornetto e caffè al bar x colazione, prendevo il bus. Anche solo x 2g, viaggiando di notte così risparmiavo il costo dell’alloggio. La sera partivo e alla mattina ero a Firenze, la visitavo, e poi la sera ripartivo giungendo a casa il mattino seguente. Oppure mi fermavo x 2/3 giorni.
3. Credi che iniziare da una meta vicino per poi procedere all’estero sia più stato più facile per te ?
Uscita dall’ospedale, ad agosto di due anni fa, presi la mia auto e partii senza una meta fissa. Stetti via 10g visitando Rieti, Terni, Spoleto, Assisi, Narnia, Perugia…Poi in bus Modena, Firenze, Bologna, Matera… treno ( dove ho tutti i parenti paterni) e da li andai in Svizzera a fare trekking sulle Alpi.
Poi febbraio e marzo di quest anno Thailandia, in compagnia di un caro amico.
E a maggio sono partita x il Cammino di Santiago, facendo dei video reportage giornalieri dedicati a tutti coloro che, x impedimenti fisici o di tempo, non posso farlo.
4. Durante i tuoi viaggi in Italia è stato facile fare amicizia?
Fare amicizia mi e sempre risultato facile; sarà perché sono donna, o perché sono una gran chiacchierona, ma dovunque vado, mi ritrovo sempre a parlare con tante persone e stringere molte amicizie
5. Come mai hai deciso di fare dei video giornalieri di questo viaggio ?
Una volta arrivata mia madre mi ha informato che avevo lasciato il caricatore della reflex a casa, per me che sono una foto reporter era veramente una tragedia. Avevo due alternative o prendere il pullman ed iniziare il cammino e restare quindi 3 giorni senza poter fare foto o restare a Bayonne e cercarlo. Scelsi la seconda opzione, cercai un caricatore, e quindi persi il bus, tutti i ragazzi che avevo incontrato erano partiti, avrei dovuto pagare 46€ per dormire, che per me erano davvero tanti. Quindi presa dallo sconforto ho acceso la telecamera e ho iniziato a raccontare alla telecamera quello che mi era successo e lo inviai a mia madre per coinvolgerla nel viaggio. Anche il secondo giorno feci la stessa cosa. Poi iniziarono a chiamarmi i miei amici per sapere come procedeva e così decisi di caricarlo su youtube e piano piano è diventata un’abitudine quotidiana.
E come sempre accade oltre ai miei amici mi hanno iniziato a contattare anche altre persone interessate a sapere sempre più informazioni e consigli su questo viaggio. Così è nato un nuovo scopo legato a questo cammino, raccontare e condividere ogni giorno la mia esperienza con le altre persone.
6. Come questo anno sabbatico ti ha illuminato su tuo futuro? Cosa pensi di fare ?
L’anno sabbatico mi ha illuminato, ho capito che non sono fatta per la vita d’ufficio, non è quello che mi rende felice, voglio essere più a contatto con la gente, viaggiare e incontrare altre persone.
La mia speranza è trovare qualche sponsor che mi finanzi per fare la videoreporter in giro per il mondo. Al momento sto usando i soldi che avevo messo da parte lavorando e cerco di farmeli durare il più possibile, dormendo in ostello, cucinando e non andando mai a cena fuori.
Ho scelto il tempo rispetto ai soldi.