Non Dimenticarti della Vita di Nicola Innocente

Non Dimenticarti della Vita

di Nicola Innocente

“Negli anni, aveva costruito una piccola, piccolissima gabbia. Le persone che gli stavano intorno l’avevano aiutato nella manodopera […] Adesso era intrappolato, ma acclamato; in fondo è comun giustizia essere intrappolati nella propria zona comfort.”

Vuoi capire chi, sei ma la vita che conduci ti intrappola dentro senza riuscire nemmeno a guardarti dentro? Ti senti come in una gabbia costruita con le tue mani e tu in questa gabbia non vorresti starci? Mollare tutto per cercare il tuo essere interiore, a volte, sembra essere essenziale, ed un viaggio in solitaria, potrebbe essere una di quelle poche cose che potrebbe aiutarti a farlo, Non Dimenticarti della Vita parla proprio di questo

Si può viaggiare in tantissimi modi; forse viaggiare con la mente non è uno dei modi più utilizzati per farlo? Puoi farlo con l’immaginazione, con la fantasia, con la parte creativa del cervello appunto, e cosa meglio di un libro che parla di un viaggio sia esteriore che interiore, può renderlo reale?

Prendiamo spunto dalla trama del libro:

“In un mondo pieno di dilemmi e crisi esistenziali, di mestieri che non vanno giù, di monotonie sempre più frequenti, Tom Jackson, diventa vittima, in qualche modo, del sistema e di se stesso. Dopo alcune vicende piuttosto pesanti, decide di buttarsi a capofitto in un viaggio, un viaggio che lo porterà a ricevere tante risposte, ma anche mille domande.”

Il protagonista, in questo romanzo, attraversa un grande trambusto sia esteriore che interiore. Si ritrova in una continua lotta per ottenere un amore vero, un amore diverso da quello ricevuto troppo spesso in maniera sporca dalla sua famiglia e dalle storie d’amore passate. Tom, dunque, intraprende un viaggio solitario alla ricerca dell’amore nella natura, nello sconosciuto, nella vita e, dunque, in se stesso.

Qualche domanda a Nicola Innocente, l’autore di questo romanzo auto prodotto:


Cosa ti ha portato a scrivere questo romanzo?

Spesso, vuoi esprimere qualcosa che hai dentro, ma non sai come farla venire fuori. Hai un mondo interiore, pieno di dilemmi e domande esistenziali. Spesso le lasci lì dove sono. Non gli dai né acqua, né luce e lasci che muoiano lì, al freddo arido. Poi, un giorno, esse si alimentano da sole e con forza salgono fin sopra i tuoi pensieri. È proprio in quell’istante che devi farle uscire fuori e, spesso, l’unica cosa che puoi fare, è scrivere ed arrivare in qualche modo alla gente.
“Non Dimenticarti della Vita” è un romanzo “quasi” autobiografico che racchiude essenzialmente molte domande che almeno una volta chiunque si è posto nella propria vita.
Tom Jackson, il protagonista di questa storia, potrebbe essere tuo zio, tuo fratello, tua cugina, il tuo migliore amico o perché no, anche tu.

Allora, perché dovrei leggere questo libro?

La risposta è semplice. Se sei alla ricerca di una storia appassionante, di una storia che possa mettere in discussione molte delle tue credenze sulla vita; di una storia che racchiude in sé appassionanti vicende umane che sfociano in domande esistenziali da cui se ne vuole trarre fuori qualche risposta sincera; se sei alla ricerca di una storia incentrata sull’amore, ma non soltanto sul mero amore inteso, come spesso succede, fra uomo e donna, ma su l’Amore, ovvero quello inteso verso tutto ciò che ci circonda, e vuoi trovarlo insieme a Tom, intraprendendo con lui, un lungo viaggio spirituale, ti consiglio di leggere “Non Dimenticarti della Vita”, perché in fondo, il senso di questa storia, è quello di voler ricordare che, per quanto ogni giorno la diamo per scontata, nascondendoci in mille monotonie e, spesso, nei nostri problemi, prendendoli come una scusa, non dobbiamo davvero dimenticarci che la vita è sempre intorno e che è davvero tutto quello che abbiamo; che il dolore, per quanto forte e duraturo possa essere, può trasformarsi in un viaggio interiore – anche grazie a quello esteriore – che possa indicarci la strada più consona a noi stessi; quindi, che questo lungo viaggio chiamato “vita”, è il vero senso di ogni cosa che abbiamo attorno (a buon intenditore, poche parole).

E se ti chiedessi perché non dovrei leggerlo?

Non voglio per forza che tu legga questo libro. Non nascondo che sia un libro molto forte in alcuni tratti, un libro che porta sù tante cose che magari sono rimaste per molto tempo in fondo allo stomaco, oppure, di cui non ti sei mai neanche interessato. Lo scopo del libro è anche quello di dare un punto di vista differente su alcuni argomenti che, spesso, ogni giorno, diamo per scontati. Dunque sì, se non te la senti di inoltrarti in argomenti fuori dal comune, ti sconsiglio di leggere questo libro. Ma in fondo, un libro non dovrebbe anche illuminare ed aprire la mente verso nuovi orizzonti?

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