Irina: Viaggiare Camminando da Atene all’Olanda
Mi chiamo Irina, studente di medicina di 24 anni olandese, direi che sarebbe potuta andarmi peggio, no? Ma perché non rendere le cose migliori Ho sempre cercato cose divertenti da fare, alcune volte arrivando a toccare il limite della legge che delle capacità fisiche o anche semplicemente del corpo umano. Al momento sto camminando Atene all’Olanda, ma anche facendo autostop e andando in bicicletta. Puoi seguire le mie avventure sul mio blog http://3millionfootsteps.wordpress.com/
1. Come hai deciso di camminare Dalla Grecia all’Olanda?
Avevo già percorso il Cammino di Santiago e mi ero divertita un sacco.
Avevo voglia di fare qualcosa del genere ancora, ma questa volta senza un cammino deciso, solo scegliendo di volta in volta dove andare. Alla fine mi sono resa conto che avrei potuto prendermi alcuni mesi di tempo libero, a cominciare dallo scorso febbraio, e così ho fatto.
A febbraio in Olanda Fa troppo freddo per camminare, cosi ho deciso ad iniziare dal sud e camminare verso nord.
Non ero mai stata in Grecia e volevo veramente andarci, così ho deciso di iniziare da Atene (sono veramente felice di aver iniziato dal sud, in Olanda c’è stato il freddo più incredibile degli ultimi 100 anni).
2. Come hai scelto l’itinerario qualcuno o qualcosa ti ha ispirato?
Come detto prima, volevo solo iniziare da Atene e fare la strada risalendo fino all’Olanda. Non avevo una cartina o un itinerario real prima di iniziare. Tutto è accaduto mentre camminavo. L’ispirazione, a parte dal cammino di Santiago, è venuta da dentro di me.
Era qualcosa che volevo fare senza nessun tipo di regola, sperando in un’avventura.
3. Puoi spiegarci come stai viaggiando dove dormi come sei carina rotta e anche se hai fatto autostop o cammini, soltanto?
In ogni regione nuova, quando arrivo compro una cartina e poi semplicemente vado. Ho attraversato la costa nord del Peloponneso fino a Patrasso. Quasi esclusivamente camminando. Alcune volte la strada era pericolosa e quindi ho fatto autostop. Da Patrasso ho preso una nave per Cefalonia ed Itaca. Perché delle persone mi hanno detto che era bellissimo. E poi da li un’altra nave per Brindisi; da Brindisi davvero non avevo alcun tipo di programma. Alcune persone mi hanno parlato della via Francigena, così ho deciso di arrivare a Roma. Ma mentre camminavo, le persone che incontravo, mi hanno raccontato di tantissime altre cose bellissime da fare e ho dovuto comprare una bicicletta per essere più veloce e avere la possibilità di vedere più cose. Finito il mio percorso ho venduto la bicicletta e adesso sto camminando nuovamente. Per quanto riguarda l’alloggio ho cercato di trovare persone che avessero un divano, una stanza, un giardino da offrirmi. Non mi piace alloggiare in hotel perché ti isola. La gente del posto sa molto di più delle località vicine e ti può consigliare molte cose da fare; spesso invitano amici, è un modo carino per incontrare nuove persone. La maggior parte delle persone dalle quali ho alloggiato, le ho trovate tramite couchsurfing.
4. Prima di partire avevi programmato un budget e giornaliero?
Non ho soldi quindi non avrei potuto farlo. No, avevo un po’ di soldi da parte non ho un budget vero e proprio, ma ho cercato di spendere il meno possibile. Il fatto che io non alloggi in hotel mi ha aiutato e ho cercato di non mangiare nei ristoranti. Fino ad adesso ho speso circa € 800 in un mese e mezzo e che credo sia davvero buono. Solo l’affitto di una stanza in Olanda mi sarebbe costata la stessa cifra.
5. Ad oggi qual è la persona più interessante che a incontrato?
Ho incontrato un sacco di persone come me, entusiaste e comprensibili, se posso descrivere me stessa in questo modo e con loro ho passato del tempo meraviglioso.
Ma interessante, per me, sono quelle persone che non sono simili a me. Ho incontrato una persona veramente molto passiva e ho passato diversi giorni con lui. Lui non ha lavoro, non ha hobby, non ha passioni, vive con i genitori e non fa nulla tutto il giorno a parte essere seduto davanti a Facebook. Per me lui è stato veramente una persona interessante, è una rivelazione. Vedere una persona giovane che può veramente vivere in un modo del genere mi ha fatto capire che siamo tutti davvero molto diversi.
6. Cosa hai imparato fino a questo punto su te stessa?
Che piango facilmente. Davvero non lo sapevo, qualche volta solo per felicità; altre volte quando le cose vanno male, ma di solito mi dura circa un minuto e non è mai davanti ad altre persone.
Questo viaggio mi è davvero molto servito per capire cosa voglio fare di me stessa quando torno a casa; che tipo di lavoro voglio, che tipo di relazioni; camminare è il modo perfetto per pensare a questo. Ho davvero avuto delle nuove illuminazioni. E poi ho imparato che nella vita ogni cosa alla fine finisce nel modo giusto. No anzi direi che tutto alla fine finisce meglio di quanto ti aspettavi, ogni cosa. Buono a sapersi.
7. La cosa che più ti ha sorpreso?
Che le persone fossero così sorprese dallo scoprire che stavo viaggiando da sola. In realtà la prima parola che imparato l’italiano è stata “vai da sola” o “da sola?” C’è una mentalità completamente diversa da quello che pensavo, rispetto al viaggiare e rispetto alle donne. Soprattutto una mentalità contro le donne, come se loro fossero qualcosa di leggermente inferiore, questo mi ha molto sorpreso. Pensavo fosse diverso in Italia. Per fortuna il più delle volte, io sono più alta e più forte degli uomini italiani, quindi non è un problema per me.
8. La difficoltà peggiore.
Sapere che ho così tanta distanza ancora da percorrere. Diverse mattine non avevo nessuna voglia di iniziare a camminare. Pensavo: “ OMG! ho ancora da camminare così tanto…” farmi muovere delle volte è stato davvero difficile. A dire il vero, tendo anche ad essere pigra anche nel fare autostop e quando accade prendo un pullman o treni più facilmente. E questa è davvero una cosa che non dovrei fare, io voglio camminare! Quindi direi che mantenere la disciplina è difficile.
9. Cosa suggeriresti a una persona che decide di fare lo stesso tuo viaggio?
Non pianificare molto perché la realtà è migliore di quella che avresti potuto pianificare.
10. Le cose più importanti che hai il tuo zaino.
- Il mio bastone, mi serve per camminare e come protezione dai cani randagi,mi fa sentire più forte.
- Il mio coltello, con il quale ho inciso i nomi delle città più importanti sul mio bastone, che taglia il mio pane e ogni altra cosa.
- Le mie cartine, perché mi piace sapere dove sono. Anche perché le persone del posto cercano di mandarmi sulle grandi strade, che in realtà sono pericolose, con le mie cartine, posso seguire le strade secondarie.