Quale è la differenza tra Flashpacker e Backpacker?
Gli anglosassoni amano inventarsi nuove parole, così più di una volta mi sono sentita fare la domanda “ma tu sei backpacker o flashpacker?” Devo dire che rabbrividisco alquanto a questa distinzione, ma può essere interessante sapere in cosa si “dovrebbero” differenziare.
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Il backpacker
è quella persona che in italiano viene chiamata viaggiatore zaino in spalla, da noi è spesso associato ad un brutto concetto, come spiego in questo post, ma in realtà è una figura nata intorno agli anni ’70 che decideva di viaggiare per lunghi periodi portandosi sulle spalle il minimo indispensabile. Ai giorni d’oggi si intende un viaggiatore che spende poco, la chiave sta nel “spende poco perché così può viaggiare di più” .
Moltissime persone nel mondo viaggiano senza limiti di tempo, magari hanno preso un gap year dal lavoro o dallo studio o hanno deciso di godersi i soldi messi da parte, viaggiano fino a che i soldi lo consentono, per questo spendono poco! Molte persone dormono in tenda si spostano con l’autostop, usano sicuramente solo mezzi pubblici e negli ultimi 10 anni potremmo dire, fanno couchsurfing.
Ci sono anche diverse persone che scelgono di andare in vacanza in modalità backpacker, ossia non per mesi, ma per poche settimane, ma spendendo il meno possibile. Spesso per potersi permettere più vacanze all’anno o perché magari si deve ammortizzare la spesa di un biglietto aereo intercontinentale.
Detto ciò, non è così male, non è nè una tortura nè una vita di stenti, anzi, ha molti lati positivi come:
- entrare più incontatto con la gente del posto
- fare amicizie molto interessanti
- mettere alla prova se stessi continuamente
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il Flashpacker
tecnicamente e colui il quale nello zaino mette diversi ninnoli elettronici. Ossia si dice che invece di scrivere una moleskine posta su facebook o magari ha un blog. La maggior parte delle definizioni si limitano all’aspetto tecnologico, ma secondo me il focus è un altro.
Ho viaggiato tantissimo e intervistato ogni tipo di persone e posso assicurare che il 95% dei backpackers ha uno smartphone una super macchina fotografica e spesso ipad o computer e se nn ne ha uno va spesso in un internet point. Si chiama evoluzione dei tempi, non si può pensare che l’hippy degli anni ’70 esista ancora e soprattutto che a casa siano tutti geek e in viaggio diventino fricchettoni!!
La vera differenza secondo me sta nello standard del viaggio, ossia nel budget, quelli che si fanno chiamare flashpacker hanno un budget bello sostenuto che va dai 50$ al giorno in su! Un sacco!! Non voglio fare nomi, ma ho un caro amico blogger straniero che ha appena scritto una guida dei boutique hostels d’Europa, in molti dormire costa dai 60€ ai 100€ a notte. Son dei bellissimi posti nei quali soggiornare, ma non chiamiamoli ostelli!
Di solito il così detto flashpacker viaggia per periodi più corti molto spesso va in vacanza più che viaggi, a parer mio è qualcuno che vuole conservare l’aspetto esteriore “viaggiatore” del backpacker ma senza rinunciare al confort.
Ora entra il mio commento personale, va benissimo alloggiare in ambienti più confortevoli e scegliere trasporti comodi, ma se hai la possibilità di viaggiare, specialmente per lunghi periodi, bisognerebbe quanto più possibile avvicinarsi alla cultura e al popolo che ci ospita. Il confort va benissimo in molti contesti, ma quando ti preclude di esplorare alcune zone del mondo, perchè più rurali o difficilmente raggiungibili diventa un nemico del viaggiatore. Secondo me ci sono momenti per il confort e momenti per l’avventura.
Ad esempio al momento mi trovo nell entroterra di Flores in Indonesia, qui il confort non esiste, conosco davvero tante persone che pur di non scendere a compromessi su dove dormire o mangiare preferirebbero non venire a visitare quest’ isola, che a parer mio è una continua scoperta e forse la più bella che ho visto in questo lungo viaggio di due mesi!