Giro del mondo a piedi in 5 anni
[box style=’info’] Mi chiamo Ignacio Dean, sono nato a Malaga e ho 33 anni. Sono diplomato in pubblicità e relazioni pubbliche all’università di Madrid è come tecnico del medio ambiente mi considero una persona avventurosa sportiva, amante della natura però soprattutto sensibile ed appassionato. Non vedo la vita in altro modo se non come una lotta verso i propri sogni; con questa attitudine è iniziato il mio progetto. Ho in sito dove racconto la mia avventura www.earthwidewalk.org [/box ]
1. Come ti è saltato in mente di prenderti cinque anni per visitare tutto il mondo a piedi?
Questo viaggio e frutto di un sogno e di una necessità il sogno personale di fare il giro del mondo a piedi e la necessità di portare il mio granello di sabbia per fare del mondo un luogo migliore lanciando un messaggio di amore e rispetto per la natura e perché unica terra. Credo che siamo in questo mondo solo di passaggio e abbiamo la fortuna di essere vivi e che il senso della vita e lottare per i propri sogni, un giorno mi sono detto: perché non fare il giro del mondo camminando? Così ho deciso di farlo davvero.
2. Come hai organizzato questo viaggio?
Con amore e molto impegno mi c’è voluto del tempo per prendere la decisione di lanciarmi e a partire, da quel momento ho lavorato duro per nove mesi. Non è un viaggio facile e se vuoi far si che diventi qualcosa di concreto ci sono molti aspetti che hai bisogno di mettere a fuoco: il calendario, il materiale, il web,i social networks, l’allenamento, i vaccini, i visti, etc etc. Fino a che il 21 marzo del 2013 ho iniziato a camminare, anche se non avevo finito tutto come avrei voluto.
3. Sicuramente la tua intenzione è quella di usufruire dell’ospitalità della gente più che puoi, però economicamente dove hai trovato i fondi per questa impresa?
Ho dei soldi che ho messo da parte durante un periodo in cui ho lavorato e sono aperto a collaborazioni di sponsor e donazioni personali che si possono fare attraverso il mio sito www.earthwidewalk.org , anche se hai ragione la maniera migliore di mettere da parte soldi in realtà e spendere poco a camminare dormire una tenda da campo è gratis.
4. Quanti chili è il tuo zaino? Ho letto che hai un piccolo carrello da trekking come funziona?
Il materiale lo porto in un carretto da trekking che inizialmente è pensato per portare i bambini e io l’ho adattato per la strada, la ragione è che mi permette di portare con me più peso di quello che di solito è possibile portare con sé in uno zaino, anche perché per esempio ci sono delle regioni del mondo in cui io la necessità di portare molta acqua potabile. Il carretto pesa 13 chili circa il materiale circa 30 chili quindi il peso totale è di 45 chili approssimativamente, lo spingo è richiudibile, ha vantaggi e i suoi inconvenienti, esempio quello che mi obbliga a camminare solamente su superfici lisce.
5. Hai pianificato la tua rotta per attraversare i paesi quando il tempo è buono o anche in inverno?
Si hai ragione ho pianificato il cammino per attraversare i paesi quando è stagione buona, anche questo mi obbliga a tenere un ritmo abbastanza rapido. Ad esempio in Asia evito l’estate perché ci sono i monsoni, infatti la sto attraversando nella stagione secca. L’Australia invece cercherò di attraversarla durante l’inverno australe ossia quando nell’emisfero Nord è estate, dato che la maggior parte del territorio è desertico. Comunque anche se è così al momento è sempre un itinerario aperto in funzione delle circostanze e della necessità.
6. Camminando molti chilometri al giorno non credi che ti stai perdendo la vita locale? Cammini sempre e approfitti poco dei luoghi che visiti.
In media cammino 45 km al giorno, di sicuro mi fermo nei luoghi per conoscerli e perché ho anche delle cose da fare, come per i visti, cambiare il materiale, procurarmi del cibo. Anche se può sembrare che un avanzo rapido, camminare è il mezzo di trasporto più lento che esiste e attraversare i paesi di città, le montagne, le spiagge, i deserti a piedi è una maniera impagabile di bagnarsi di cultura e dell’atmosfera che si respira.
7. La gente che ti da una mano durante il cammino, che magari ti fa entrare in casa l’hai incontrata sul web o camminando?
Un po’ di tutto direi alcuni mi hanno conosciuto per il sito e la rete sociale, altri magari tramite delle interviste sui mezzi di comunicazione e altre sono persone che conosco camminando che si entusiasmano il mio progetto mi invitava a casa loro a mangiare, a lavarmi o a dormire.
8. Fino ad oggi qual è stato il paese più ospitale?
Direi la Slovenia, Armenia e Iran.
9. Ora ti trovi in Asia da quanto tempo sei in viaggio? In cosa ti ha cambiato questo cammino? Nel profondo intendo.
Sono in viaggio da otto mesi e mezzo, da quando sono partito da Madrid per percorrere circa 11.000 km. In questo momento mi trovo a Katmandhu e devo ammettere che sono molte le riflessioni che si fanno. Che a parte mangiare e restare in salute, il calore l’amore dei tuoi è molto importante. Devi confrontarti con una solitudine nuova, con la quale devi imparare a convivere. Capisci quanto è importante avere un equilibrio interiore, una forza mentale per poter dare il meglio di te stesso e stare sempre al 100% , darlo tutto. Che la maggior parte della gente in giro per il mondo è buona, al contrario di quello che ti mostrano i mezzi di comunicazione e che se dai loro l’opportunità di aiutarti, lo faranno. Lavoro, costanza, pazienza e godere di quello che uno fa. Che il mondo è pieno di religioni, culture, credenze politica differenti e al di sopra di tutto questo, l’unica cosa che veramente devi sapere è che ci sono solo due tipi di persone: le buone e cattive.
10. Hai una paura in questa avventura?
No.
ciao, sono un giovane di 21 anni vorrei partire come te. Vorrei dei consigli su come progettare il viaggio sicuramente non lo faro tutto a piedi come te, vorrei prendere dei passaggi ovvero fare l’ autostop. e non ho le idee chiare sulle mete posti. se mi puoi aiutare in qualche modo ne sarei davvero grato. saluti.
Ciao, mi chiamo Cesare. Anche io sono un camminatore solitario, e ora sto cercando di ottenere i visti per paesi quali L’iran, l’India, ecc. in quanto vorrei camminare in quei fantastici luoghi. Ho un dubbio però: spesso mi chiedono di acquistare biglietti aerei andata/ritorno e io, ovviamente, non ne ho bisogno. Come si può risolvere questo inghippo burocratico? Grazie mille per la risposta e la disponibilità, vi auguro tutto il meglio.