Verona, il pregiudizio del razzismo che blocca il turismo italiano
Recentemente ho avuto l’occasione di andare a Verona, durante il Vinitaly, ammetto che non avevo mai visto questa città anche se immaginavo fosse molto interessante.
Come per fortuna spesso accade, quando sono arrivata a Verona, sono rimasta senza parole. Credo che dopo le nostre bellissime città d’arte sia la città che preferisco in Italia, è senza ombra di dubbio stupenda. Ha infiniti monumenti medioevali di enorme bellezza, castelli, ponti di pietra, chiese spettacolari, ovviamente l’arena che è di sicuro uno dei resti romani più belli del mondo. Ho avuto la fortuna di capitare in una giornata stupenda, dove la luce del tramonto ha reso tutto magico e caldo. Come sempre faccio quando viaggio, ho iniziato a fotografare la città e a postarla sui miei canali social, a decantarne le lodi al telefono con i miei amici, ma per la prima volta nella mia vita ho avuto una sorpresa spiacevole.
I miei followers, i miei amici, hanno commentato tutti in modo negativo il mio viaggio a Verona.
Ogni persona alla quale condividevo la mia gioia nell’esplorare quella città, mi ribatteva dicendomi che i suoi abitanti sono talmente razzisti ed inospitali che non vale la pena visitarla.
In effetti in tutti i viaggi che faccio ogni anno, è stata la prima volta in vita mia, che ho ricevuto solo commenti negativi verso un posto, ergo, questa cosa mi ha fatto riflettere.
Se siete degli amanti del calcio, cosa che io non sono, saprete che i veronesi odiano i napoletani e sono famosi per aver sventolato uno striscione che esortava “Vesuvio pensaci tu”; ammetto che i napoletani se la sono legata al dito e in tutti questi anni non l’hanno mai dimenticato.
Avrei potuto capire i commenti negativi dai miei conterranei, ma i commenti su Instagram, twitter e le centinaia di parole su facebook mi hanno proprio colpito. Ammetto che anche a parer mio, molti veronesi sono davvero scortesi e di sicuro sono inospitali, ma questo non ferma me da visitare un posto bellissimo, anche se mi innervosisce parecchio.
A volte chi di spada ferisce, di spada perisce, anche negli aspetti sociali.
Parlando per cliché, i “veronesi” sono famosi per essere razzisti, per denigrare ed insultare il sud d’Italia, per associarlo a stereotipi da serie televisiva e alla fine questo accusare li ha trasformati in accusatori, e si sa, a nessuno piacciono le persone che si mettono in cattedra.
Quindi alle fine dei conti, loro hanno una città stupenda, curata, pulita, che raccoglie arte antica e modernità, buonissimi ristoranti e negozi all’ultima moda, ma molti o forse direi, moltissimi italiani non ci vogliono andare perché i suoi abitanti sono talmente freddi e scostanti da rendere tutto vano.
In effetti a volte, magari per ragioni e motivi diversi si ottengono gli stessi risultati. Il sud è sporco, disordinato, a volte pericoloso, bellissimo e poco valorizzato, chi ci viene all’inizio ha molti pregiudizi, è guardingo, ma nella maggior parte dei casi poi si innamora dell’atmosfera nel sorriso della gente, del loro approccio alla vita. Il veronese, e direi anche zone limitrofe, sono posti meravigliosi, eleganti ed efficienti, dove le persone , prevalentemente italiane, hanno delle resistenze ad andare per le persone che le popolano, il sud l’esatto opposto!
La morale di tutto questo è che forse bisognerebbe pensare di più a se stessi e mostrare il meglio di quello che si ha, altrimenti per spazzatura o scortesia le persone ci rifiuteranno in ugual misura.
Comunque io a Verona, mi sono presa 3 vaff in 24 ore, ma ho fatto delle grandi foto e credo che ci ritornerò!
Allo striscione “Vesuvio pensaci tu” i napoletani replicarono con memorabile ironia, esponendo lo striscione “Giulietta è ‘na zoccola” 🙂
I napoletani sono dei grandi creativi.. adoro..
Oddio, tre vaffanculo in 24 ore, ma cosa avevi combinato??? Io sono di Treviso, ma ti giuro che non siamo tutti razzisti, nè scortesi. Forse siamo un po’ diffidenti, questo te lo concedo. Le persone che vanno allo stadio e fanno gli striscioni, poi, non rappresentano la popolazione di Verona, né di un’altra città. Si sa che gli ultras riversano le proprie frustrazione su un pallone!!!
“Credo che dopo le nostre bellissime città d’arte sia la città che preferisco in Italia”!!! Dunque secondo lei Verona non è una città d’arte? Mah. Comunque, a parte questa sua stravagante opinione, credo che il suo reportage sia il classico clichè di chi viaggia senza osservare. Io che sono veronese, e quindi secondo lei la feccia dell’umanità, quando vado (molto spesso) a Reggio Calabria, tutta sporca e sgarrupata, piegata dalla ‘ndrangheta e con la gente che di fronte a tutto ciò si gira dall’altra parte, non mi permetto di giudicare con la sua disinvoltura. Mi informo, chiedo, ascolto. Non mi fermo cioè alle apparenze, osservo e non mi limito a guardare.
Per convenzione turistica per città d’arte si intendono Milano Firenze , Venezia e Roma e Napoli , non che il resto d’Italia non sia artistico, ma credo sia rispetto gli itinerari più battuti. Seconda cosa, ma lei il post l’ha letto o ha letto solo il titolo? Perché io ho scritto l esatto opposto di quello che dice, quindi direi che è lei che accusa senza capire!
Mi permetto: scrivere “i veronesi sono così o colà” non è fare informazione. Sarebbe stato più corretto parlare di parte della tifoseria e precisamente di parte di una tifoseria calcistica.
Quest’associazione tifoserie-cittadini che abbiamo solo in Italia è un cancro del belpaese.
L’autrice di quest’articolo dice che chi si mette in cattedra non appare positivamente agli occhi degli altri, però si arroga il diritto di dire com’è un’intera città a livello sociologico senza fare alcun discorso complesso o distinzioni di sorta, niente, siamo tutti razzisti a Verona. 😀
Io vivo in Borgo Milano spalla a spalla con cinesi, senegalesi e pakistani… forse avrò le traveggole, boh, ditemi voi.
Una cosa importante: a Verona sono tutti razzisti, però a Napoli per sgombrare i campi rom non si aspetta nemmeno il Comune (mi riferisco a quello di Poggioreale).
Come direbbe Totò: “Ma mi faccia il piacere, mi faccia!”. 😀
Sperando che il commento venga approvato aggiungo che Verona è fra le prime 5 città italiane per turismo. 😉
Io nn faccio informazione, ho scritto il mio parere su come avevo vissuto la città e poi nn ho generalizzato da nessuna parte. Le parole “tutti” e “nessuno” nn ci sono mai nei miei articoli. Ci sono alcuni veronesi razzisti e decisamente poco ospitali, come napoletani violenti e anarchici.
Guardi, non era mia intenzione creare polemica e non spetterebbe a me difendere i veronesi perché sono nato in Lombardia e mio padre era napoletano, oltre al fatto che gli scaligeri si sanno difendere perfettamente da soli dai (tanti) attacchi.
In un certo senso la capisco, come comprendo il suo lavoro di blogger e ciò che fa, ma non approvo il tono del post, tutto qui.
In un’Italietta dove tutti sono contro tutti penso che dovremmo venirci incontro e non lasciare questo genere di idee sparse per la rete (il suo articolo è primo sul Google rank con le keyword “veronesi razzisti”, per cui si prepari ad affrontare eventuali altri discorsi come questo).
Cordialità.
Aggiungo, rileggendo la sua risposta, che esiste razzismo anche nei confronti dei veronesi e in generale dei veneti. Non mi stupirebbe se in futuro si parlasse di “venetofobia”.
La redattrice dell’articolo ha descritto secondo il suo pensiero le differenze caratteriali e sociali tra Verona ed altre realta’ del sud, cosa che viene abbondantemente fatto tra i cittadini del nord Italia…
Lo sanno pure i veneti che i veronesi sono intolleranti.
Si, una persona, maleducata, ha dato della terrona a mia moglie. Siamo sardi. Le ho risposto per le rime, come meritava. Comunque credo che la maggior parte dei Veronesi si composta da gente per bene