Arrampicata in parete per la prima volta. Terzo Episodio #vaiovunque
Come dico sempre, in ogni viaggio si deve vivere almeno un’esperienza per la prima volta, ti permette di uscire dalla tua area di confort, ti dà quell’adrenalina motivante, quella curiosità di scoprire una delle tue nuove passioni. Negli ultimi anni mi sono ritrovata molto a vivere come Yes Men il film di Jim Carrey, provare a dire si (nei limiti del possibile) a quasi tutti gli stimoli che la vita mi mostrava, e solo dopo costruirmi un’opinione.
Così durante il video progetto condotto da Skyscanner e Airbnb ho conosciuto Alessandra, un’insegnate d’arrampicata e non ho avuto tempo di farmi prendere dal dubbio o dalla paura rispetto alla sua proposta di provare questo nuovo sport. Diciamo che dopo meno di 2 ore dal nostro incontro ero imbracata e pronta a fare qualcosa di cui ignoravo tutto.
L’arrampicata è un po’ come la danza classica, quando la guardi ti sembra la cosa più facile del mondo, ma quando provi a farla è pressappoco impossibile, in più ti senti goffissimo e ti fanno male i piedi!
Avete mai provato delle scarpette d’arrampicata?? È una tortura legalizzata. Non solo si devono indossare scarpe più piccole della tua taglia, ma sono leggermente arcuate all’ingiù e con la punta un po’ rigida, dato che tutto il peso si dovrà spostare sugli alluci. Oddio provo dolore al solo ricordo!!
Quando Alessandra mi ha proposto d’arrampicare, mi aspettavo una parete molto semplice, qualcosa di poco ripido e soprattutto con diversi punti per fare le prese. Quando siamo arrivate a Lecco ho cercato di mitigare la mia reazione di stupore mista a preoccupazione. Il “tiro” come si chiama in gergo, per me è liscissimo e i punti dove poter mettere piedi e mani, grandi non più di un centimetro e mezzo. Quando Alessandra è salita prima di me per fare sicura, mi ha mostrato che solo la prima parte era in realtà più liscia, dopo circa 4 metri sarebbe diventato tutto molto più facile; peccato che per me 4 metri sono tantissimo!
Ci ho provato, mi sono buttata, o meglio mi sono arrampicata, ho cercato di seguire le indicazioni di Alessandra, ma ammetto che affidare il proprio peso corporeo solo su mezzo alluce non è facile, specialmente se lo fai per la prima volta. La questione sicurezza non è mai stato un problema, non mi sono mai sentita in pericolo e non avevo paura di cadere, semplicemente, non sapevo come salire. Credo di aver fatto massimo quattro prese, poi mi sono bloccata, non riuscivo a trovare la mia strada, e sono scesa. Come dico nel video, scendere è la cosa più divertente. Praticamente saltelli perpendicolarmente alla roccia, ti senti un cartone animato.
Il bilancio dell’esperienza è stato sicuramente positivo, non credo che sia nata una nuova passione, ma in futuro vorrei riprovarlo, almeno sarò leggermete più preparata su cosa m’aspetta.
Per seguire tutto il progetto #vaiovunque , dove insieme ad altri 3 blogger cerchiamo di comunicare il nostro modo di interpretare lo “smart travelr” andate sul sito www.vaiovunque.it