Avventure e Adrenalina a Cape Town
Sono stata la prima volta Cape Town a Marzo 2015, per un progetto di Piz Buin, e me ne sono completamente innamorata, per questo motivo negli ultimi 4 anni ci sono tornata ogni anno. È una città che non mi basta mai
Mare, montagna e cibo stupendo, nella stessa città, direi che già questo possa bastare per innamorarsi.
Come ho detto più volte in questo sito, il viaggiare in solitaria mi ha fatto scoprire che ho uno spirito avventuroso che va nutrito, non cose estreme, ma un po’ di pepe alla vita fa bene.
Il mio progetto a Cape Town consisteva nell’esplorare la città insieme ad altre blogger straniere, seguire lo shooting ufficiale della pubblicità di Piz Buin per l’estate 2015 e raccontare il brand. Una cosa molto diversa da quello che sono abituata a fare, ma devo dire che ha superato di gran lunga le mie aspettative.
Le nostre giornate sono state organizzate da Peter di Cape Town Compass, direi la presenza che ha fatto la differenza. La sua conoscenza della città ti fa sentire come se fossi sempre nelle mani migliori dell’Africa, mi sono sentita “coccolata” il che non è proprio una sensazione alla quale sono abituata.
Dopo le 17 ore di volo arriviamo nella bellissima casa che Piz Buin aveva scelto per noi, Hamilton House, e come di solito faccio, mi fisso a contemplare il mare all’orizzonte, c’era una bellissima collina che cadeva a picco sulla baia e decine di parapendii che coloravano il cielo, mi giro e esclamo “wow fanno parapendio, io adoro il parapendio” detto fatto, un ora dopo ero pronta a lanciarmi, in quel momento ho capito che sarebbe stata una settimana intesa.
Le attività adrenaliniche da fare a Cape Town
- Parapendio dal Signal Hill
La vista toglie il fiato già dalla piattaforma di lancio, sembra di essere tra le nuvole, da un lato il mare e dall’altro le montagne, dolci, antiche come il vento che le taglia.
Molte persone che non hanno mai fatto parapendio pensano che si tratta solo di imbracarsi, affidarsi ad un pilota a chiudere gli occhi al salto… diciamo che questa è solo l’opzione ottimale, ma c’è da considerare una variabile che in molti sottovalutano: il vento.
Che l’uomo non possa controllare la natura è chiaro, banale direi, ma è un assioma che lasciamo sempre solo a livello mentale; quando diventa realtà sembra tutto così assurdo e frustrante. Ovviamente il parapendio si fa da luoghi dove ci sono correnti favorevoli, ma le correnti cambiano in un secondo, è un dato di fatto. Anche io quando sono salita su c’era esattamente il tempo perfetto, ci siamo imbracate, abbracciate al pilota.. ma niente, il vento era cambiato nella direzione opposta. Così fai l’unica cosa che tu possa fare: aspetti , e speri..
Dopo circa un ora il vento è girato a nostro favore.. un due tre “run”! e così ho preso il volo su una delle città più belle del mondo, con il sole caldo del tramonto e un tuffo nello stomaco che mi faceva sentire viva. Ok diciamo che il video racconta meglio delle mie parole [embend video instagram] Grazie a Cape Town Tandem Paragliding per questo momento magico.
- Trekking del Lion’s head
Il Lion’s head è una delle montagne più famose di Cape Town, si dice che vista da lontano sembri una testa di leone e che quando arrivarono i primi colonizzatori europei, su questa collina ci fossero ancora i leoni, non si sa quale delle due leggende sia l’originale, ma io le prendo entrambe per buone.
Sul Lion’s Head si va o all’alba o al tramonto, perché non essendoci una folta vegetazione durante il giorno fa molto caldo. Io ci sono salita all’alba, alle 7 eravamo già in cammino da un po’ , la cosa che mi ha meravigliato di più è che la gente del luogo ci va la mattina a correre prima di andare in ufficio!! Dicono sia un ottimo allenamento, e ci credo!! Mamma mia, ecco perché gli africani sono così muscolosi!
Il trekking è decisamente facile, ma circa una 30 di minuti prima della cima inizia una parte di soli massi, da scalare. La difficoltà cresce abbastanza, specialmente in alcuni punti in cui ti devi tenere alle catene, ma onestamente vi consigli di non sottovalutare il fattore scarpe. Le rocce sono molto scivolose, specialmente a causa della bruma mattutina, ci sono punti in cui l’umidità è talmente alta che sembra che piova, se non avete scarpe adatte potreste prendervi una brutta storta. Una volta arrivati in cima, una vista a 360 grandi di Cape Town allevierà i vostri dolori muscolari.
- Mobile Yoga
Che io ami lo yoga credo che ormai sia chiaro, viaggiando tanto ho capito che il luogo, e soprattutto la vista che hai mentre lo fai, fanno decisamente la differenza. Armonia corpo-pensieri-natura è fondamentale. Così ho conosciuto Chatrine, austriaca insegnante di yoga che ormai vive da 3 anni a Cape Town, lei si è inventata una maniera di fare yoga davvero in linea con la città; fa mobile yoga [The Om Revolution], ossia lei si occupa di fornire materassini a tutti e organizza corsi di yoga ovunque tu voglia. Diciamo pure che fa in modo che lo yoga venga a te e non tu allo yoga. E in una città così piena di potenza dell’oceano, e forza delle montagne fa davvero la differenza. Così io ho fatto yoga sul Lion’s head, per iniziare bene la giornata dopo una lunga camminata, mi sembra quasi perfetto… se non fosse stato per il vento.
- Surf a Muizenberg Beach
Cape Town è una città associata da sempre al surf, tavole, pelle dorata, capelli scoloriti, diciamo che buona parte della città è così. Ma in quell’oceano freddo c’è uno degli animali più belli del mondo, che però ha la strana abitudine di confondere i surfisti per foche: lo squalo bianco.
Gli attacchi in mare sono una realtà, un po’ lo si mette in calendario, un po’ si cerca di trovare una soluzione, e diciamo che gli africani come soluzione hanno trovato quella di mettere delle vedette nella baia. Infatti la spiaggia di Muizenberg ha il sistema di avvistamento squali, che prevede bandiere che differenziano i vari stati d’allerta e una sirena in caso d’avvistamento. Considerando le vedette e le dolci onde, è uno dei luoghi migliori per praticare del surf se nn
siete dei draghi come me. Ci sono diversi negozi nei quali affittare tavole da surf e delle docce pubbliche al centro della spiaggia dove ripulirsi dal sale dell’oceano. L’unica sida che vi aspetta è capire quel cavolo di movimento che in 2 secondi ti porta in piedi sulla tavola.. io ci sto ancora lavorando.
- La “shark cage” si o no?
Io adoro il mare, gli squali e immergermi, ma ammetto che sono fortemente contraria a questa pratica da circo turistico. Immergersi in una gabbia davanti a squali bianchi che vengono nutriti dall’uomo sta rovinando le abitudini di questo meraviglioso animale.
Ormai da decenni questi enormi pescioloni vedono del cibo facile davanti a uomini che non posso mordere, hanno sviluppato un condizionamento che li spinge ad aggredire l’uomo più di quanto non farebbe normalmente. Lavorare sul bisogno del cibo è la maniera più facile per condizionare un animale, come Pavlov insegna e ora loro ci guardano e hanno fame… non un bello spettacolo. Forse se i turisti la smettessero di voler osservare questi animali nella loro così famosa furia assassina, si riequilibrerebbe il loro comportamento.
Anche se non è esattamente adrenalinico, ma oserei dire da batticuore, consiglio di dedicare una mattinata, possibilmente la vistia privata a Boulders Beach la spiaggia con i pinguini. È talmente bella che sarete catapultati in un altro modo, assolutamente tropicale ed esotico. La razza di pinguini presenti in Africa sono molto più piccoli di quelli Sudamericani, quindi sono ancora più teneri. Se avete il coraggio di buttarvi in quell’acqua ghiacciata si può anche nuotare con loro.
Vi ho fatto venire voglia di spiagge?? Ecco quelle che secondo me sono le spiagge più belle di Cape Town