Claudio, viaggiare in bicicletta per l’Italia per assaporarla e per risparmiare!
Sono Claudio, ho 27 anni, da sempre sono alla ricerca della mia autonomia; mi piace la compagnia, viaggiare, gli amici, conoscere persone e situazioni nuove, ma allo stesso tempo sono piuttosto introverso…insomma, ogni tanto ho bisogno di stare con me stesso.
Ho sempre avuto la passione per lo sport, pratico judo da ormai non ricordo quanto tempo, ma sinceramente non avevo mai pensato alle due ruote.
L’anno scorso, agli inizi del 2012, per necessità economiche ho rispolverato una vecchia bici da corsa degli anni ’80 che tenevo in soffitta, recuperata qualche anno prima nelle immondizie e da li ho iniziato a spostarmi il più possibile con lei, lavoro, spesa, aperitivo, ecc…
la cosa mi piaceva e soprattutto mi divertiva molto nonostante il freddo d’inverno, il caldo d’estate e il fatto che dovevo svegliarmi tre quarti d’ora prima per andare a lavoro. Il mio viaggio è raccontato nella pagina Facebook Pedalitalia.
1. Come è nata l’idea del giro d’Italia in bicicletta?
A questo punto il passaggio mentale di sposare due passioni: il viaggiare e le due ruote, è stato immediato.
Le ferie estive si avvicinavano e non avevo nessuna voglia di starmene a casa ad aspettare le ferie dei vari amici, perciò ho deciso…questa volta parto solo e me ne vado via il più possibile. Avevo a disposizione 30 giorni di viaggio e calcolando circa 70/80km al giorno mi bastavano giusti per arrivare in Puglia e ritornare a casa.
Ho scelto l’Italia perchè era la volta buona di vederla un po’ e visto che avevo deciso di girare in bicicletta l’avrei vissuta a pieno, paese dopo paese, dialetto dopo dialetto, persone dopo persone e soprattutto cibo dopo cibo…
2. Quanto tempo ti sei preparato prima di partire?
In realtà è successo tutto velocemente, il viaggio l’ho dovuto organizzare in un mese e mezzo circa, ma non era poi così poco visto che la mia idea di viaggio non è quella di organizzare tutto dalla “a” alla “z” da casa, preferisco darmi dei punti fissi, quali tappe notturne e poi vivermi il viaggio giorno per giorno in modo da organizzarlo strada facendo.
Nelle borse della bicicletta ho messo le cose indispensabili per essere il più autonomo possibile, in modo tale da poter resistere anche due o tre giorni senza dover far spese o altro: tenda, sacco a pelo, ricambi, fornellino da campeggio, e cibo liofilizzato.
3. L’inesperienza ti ha fatto commettere degli errori?
Due credo siano stati gli errori principali:
il primo è stato quello di aver caricato troppo la bicicletta, troppe cose da vestire, considerato il periodo e i luoghi che avrei passato tutte le magliette, pantaloncini, felpa, giacca, ecc… erano troppi! la prossima volta 3 magliette e due pantaloncini e basta!
Il secondo è stato il conteggio dei km giornalieri e i giorni di pausa, non avendo mai affrontato un viaggio di questo tipo avevo calcolato tappe da 70/80km, ma già il primo giorno mi accorsi che erano pochi, perciò ho dovuto ricalcolare il tragitto durante il viaggio e rivedere così anche qualche tappa notturna.
4. Quante ore pedalavi in media al giorno?
Pedalavo quasi tutto il giorno, mi piaceva andare con molta calma…ogni tanto mi fermavo per un bagno al mare, una doccia pubblica sulla spiaggia (faceva molto caldo e una doccia ogni tanto aiutava), un gelato, foto e dopo pranzo, quasi sempre in un parco all’ombra di un albero mi piaceva fare anche un meritato pisolino!!
Perciò cercavo di diluire le 7 ore circa di pedalata nell’arco di tutto il giorno lasciandomi anche del tempo per visitare e vivere un po’ le città che attraversavo.
5. Uno dei motivi per cui si viaggia in bici è perchè è molto economico, quale è stato il tuo budget per il viaggio?
Questo è sicuramente uno dei motivi ma non il più importante, io viaggio in bici perchè mi permette di fare molti chilometri e allo stesso tempo vivere il viaggio come se fossi a piedi, direttamente a contatto con le persone del posto.
Il budget era ridotto al minimo, non avevo fatto grandi calcoli di spesa prima di partire, ma la mia idea era quella di dormire il più possibile all’aperto oppure ospitato e farmi da mangiare con il fornellino da campeggio, e quindi spendere circa sui 6/7 euro al giorno.
Non sono riuscito a rispettare questi prezzi perchè due volte sono dovuto andare in ostello e altre volte in campeggio e poi ogni tanto mi piaceva anche viziarmi con le prelibatezze del posto.
Il viaggio alla fine è venuto a costare circa 500 euro (contando anche i due treni che ho dovuto prendere e spese extra)
6. in che modo hai incontrato altri cicloturisti?
Ho conosciuto moltissime persone e questo di sicuro è stato il punto di forza del viaggio, probabilmente proprio perchè ero solo ero sicuramente più aperto a nuove conoscenze.
Ho conosciuto molti cicloturisti di diverso genere: quelli ultra-tecnici con vestisti all’ultimo grido e biciclette di ultima generazione, quelli semplici che con una vecchia bicicletta del nonno sono partiti per andare in africa, quelli come me che si improvvisano ciclisti per vivere una vacanza diversa dal solito…
Li ho incontrati in diverse situazioni, in internet prima di partire (e hanno voluto accompagnarmi per qualche km), per strada e se la strada era la stessa si passava anche la giornata o la nottata assieme, amici di amici che avendo sentito che sarei passato vicino casa loro hanno voluto conoscermi aiutandomi con le indicazioni della strada oppure con un pasto decente.
7. In che modo ti ha cambiato questa esperienza?
Non mi aspettavo che viaggiare con me stesso fosse così interessante, questa esperienza mi ha dato modo di conoscermi, di conoscere i miei limiti e le mie possibilità, di sicuro ora sono più consapevole di me e di ciò che mi circonda.
Ho imparato che cosa vuol dire ospitalità per un viaggiatore e l’importanza di scambiare anche solo due chiacchere con qualsiasi persona che si incontra.
8. Quando è meglio pedalare da soli e quando in compagnia?
Sono due pedalate diverse, una molto più riflessiva e l’altra probabilmente un po’ più distratta, credo che un viaggio in solitaria sia un viaggio più interiore un viaggio con una marcia in più, proprio perchè ti trovi a fare i conti con te stesso e le tue forze, fisiche e non.
9. L’ospitalità maggiore l’hai trovata da persone che ti hanno trovato sulla pagina facebook o incontrate per strada?
C’è stata ospitalità da tutti e due i fronti, purtroppo però con alcune persone conosciute sulla pagina facebook non sono riuscito ad incontrarmi.
Con le persone incontrate per strada l’ospitalità massima è stata una cena, un ristoro o pranzi, ma non sono mai stato a dormire da delle persone conosciute lungo il viaggio.
10. Quale sarà il tuo prossimo viaggio e perchè?
Non so dove e quando partirò ma di sicuro lo farò molto presto! Dopo un’esperienza così la voglia è davvero tanta!
un racconto che vale per se stesso… Senza aver bisogno di surrogati o falsi testimoni.
Bello leggerlo sapendosi che è autentico!
bravissimo anche io partiro insiemw alla mia fidanzata….