Guida completa per organizzare un viaggio in Uzbekistan: itinerario di una settimana

32 minuti Tempo di lettura

Quando sono partita per l’Uzbekistan mi sono accorta che molte persone erano incuirosite e al tempo stesso spaventate dal viaggiare in Uzbekistan e credo dipenda dal fatto che ci sono poche informazioni in giro e per quanto ora sia una destinazione sempre più scelta dagli italiani (prevalentemente in viaggio gruppo) è comunque una meta un po’ di nicchia.

In quest’articolo cercherò di pensare a tutti i punti e dubbi che mi avete sottoposto su Instagram, ma ovviamente se leggendolo hai ancora dei dubbi non esitare a contattarmi o a commentare qui sotto.

È sicuro viaggiare in Uzbekistan per una donna sola?

SI! Decisamente sicuro, io ho viaggiato sola, per poco tempo, solo una settimana nelle grandi città, ma ho preso sempre treni che arrivavano alle 23 o 24 e non mi sono mai sentita in pericolo, non ho mai avuto una strana sensazione e non ho neanche mai sentito storie di turisti rapinati o aggrediti. Mi hanno chiesto più volte come si veniva visti o trattati dalle persone del luogo, specialmente dalle donne, visto che in Uzbekistan sono molto religiosi (sono mussulmani se non lo sapessi). Quello che mi ha colpito, ho visitato molti paesi di fede islamica, è che le persone non hanno nessun pregiudizio su chi non lo è, forse è un retaggio dell’occupazione russa, ma le donne erano sempre interessate a chiacchierare con me, a fare domande, certo a volte erano perplesse di sapere che avevo lasciato marito e figlio perché volevo stare in viaggio da sola, ma quello mi succede anche in Italia quando lo racconto.

Se ve lo stesse chiedendo anche da parte degli uomini non siamo vittime di avance o comportamenti che possano risultare fastidiosi come può accadere in alcuni paesi del Nord Africa, generalmente le persone vogliono sapere di noi, della nostra vita, del nostro mondo così lontano dal loro e parlare del loro paese.

Come comunicare con le persone in Uzbekistan?

Sembra una domanda banale ma non la è, ovviamente in Uzbekistan parlano Uzbeko, ma anche russo, vista l’occupazione di più di 100 anni, ma difficilmente parlano inglese. Solitamente il personale degli hotel parla inglese e uno o due camerieri nei ristoranti turistici, ma la maggior parte no. Quindi per me l’unico modo per sentirsi sempre sicuri e per poter chiedere informazioni, leggere i menù dei posti meno turistici e parlare con le persone è usare google traduttore. Lì lo usano molto, saranno loro i primi ad usarlo, è ovviamente una app gratuita, ma ha bisogno della connessione quindi un motivo in più per prevedere una eSim o una sim locale.

Come navigare su internet in Uzbekistan?

Per me essere connessi quando si viaggia è una questione prevalentemente di sicurezza, ti da la possibilità di poter telefonare tramite web ovunque e a chiunque, controllare le mappe mentre si cammina o si guida, usare il traduttore, cercare informazioni, prenotare un hotel o una visita in ogni momento. Uno dei modi più pratici per restare connessi è quello di utilizzare un eSim che si può comprare comodamente mentre siete in Italia e attivare all’estero, senza dover fare file negli uffici in aeroporto e soprattutto senza dover sostituire la vostra SIM che di solito è collegata a molti servizi di sicurezza che prevedono l’invio di sms. Io uso da molti anni Holafly e mi trovo molto bene, collegandoti tramite il mio link avrai il 5% di sconto.

Quale è l’assicurazione medica migliore per un viaggio in Uzbekistan?

Stipulare un’assicurazione medica è la cosa più importante da fare dopo aver comprato il biglietto aereo. Chiaramente può sembvrare scaramantico parlare di malattia o infortuni quando siamo in viaggio, ma considerate che anche se vi viene la tonsillite avete bisogno dell’assicurazione medica perché altrimenti non vi vendono gli antibiotici, mi è successo personalmente. Io uso da molti anni Heymondo, sono rapidissimi molto efficienti e tramite la loro app puoi anche chattare in tempo reale con un medico, cosa molto comoda soprattutto per malesseri non gravi. Ricordate anche che l’assicurazione vi mette a disposizione un traduttore, cosa fondamentale quando si viaggia in paesi come l’Uzbekistan. Ti ricordo che accedendo al sito di Heymondo tramite il mio link hai il 10% di sconto per ogni pacchetto.

Quali compagnie aeree volano in Uzbekistan?

Solitamente non parlo di come raggiungere un paese perché credo che un po’ tutti usino Skyscanner e vedano le date e i prezzi più comodi per loro, ma dato che ho scoperto una cosa interesante ho pensato che fosse meglio specificarlo. Ci sono molte possibilità per raggiungere l’Uzbekistan sia arrivando a Tashkent sia a Samarcanda, vi suggerisco di provare entrambe le destinazioni quando cercate; quasi tutte le opzioni ci impiegano circa 12/13 ore passando o dalla Turchia o dalla Penisola Arabica, però la Uzekistan Airways ha dei voli per l’italia interessanti. Da Milano dovrebbe proprio essere di linea mentre da Roma è un charter ossia un volo creato per i tour operator che portano i loro gruppi. Quasi sempre i voli non sono pieni e quindi si vendono biglietti anche per chi viaggia in modo indipendente. Generalmente sono voli che fanno il tour classico quindi o l’andata o il ritorno è per Tashkent e il ritorno o viceversa per Urghent (che è l’aeroporto di Khiva). Quindi il mio consiglio è di andare direttamente sul sito della Uzbekistan Airways e cercare voli diretti per Roma o Milano (a seconda di quello che vi è più comodo). Il volo diretto impiega 6 ore, ossia la metà, costa molto di più ma vi fa risparmiare in pratica 2 giorni quindi vi permette di stare lì meno e non prendere voli interni, insomma se si vede ad ampio raggio può essere conveniente. Io ho viaggiato con il volo diretto e mi sono trovata molto bene. L’Uzbekistan è un paese molto economico, quindi questa è la vostra voce di costo principale.

Serve il visto per entrare in Uzbekistan?

Io ci sono stata nel 2024 e non era necessario il visto turistico per i cittadini italiani, basta avere un passaporto con validità minimo 6 mesi, ma come sepre prima di partire controllate cosa dice Viaggiare Sicuri che è il sito della farnesina una fonte davvero ufficiale nel nostro paese.

Quanto costa viaggiare in Uzbekistan?

Forse vi sorprenderà perché le persone sono abituate a vedere i prezzi dei viaggi organizzati in Uzbekistan, ma è un paese davvero davvero conveniente, poi vi dirò tutto quello che ho speso nel dettaglio ma per farvi capire, mangiare costa 3€ in un ristorante local e 10€ in uno turistico. Un hotel bello di 3-4 stelle costa dai 30€ ai 60€ a notte la doppia uso singola, ovviamente se ne trovano di molto più economici, un taxi costa circa 1€ a tratta in città o meno.

Quale è il periodo dell’anno migliore per andare in Uzbekistan?

Come tutti i paesi dell’Asia Centrale l’Uzbekistan ha climi estremi, in estate raggiunge i 45°C e in inverno anch i -25°C. Il periodo migliore è aprile maggio e fine settembre / Ottobre. Da quello che ho capito mentre se venite in estate, evitando gli orari di picco la situazione può essere gestibile in inverno no perché tutto chiude e moltissime persone lavorano solo nei mesi più miti e in inverno “stanno a casa”, quindi ve lo sconsiglio vivamente.

Come bisogna vestirsi in Uzbekistan?

Come sapete è un paese mussulmano, ma piuttosto tollerante verso i turisti, non sono molto rigidi sull’abbigliamento li ho trovati più aperti dell’Oman, ma è sempre meglio essere il più rispettosi possibile quindi per le donne abiti lunghi almeno sotto il ginocchio e spalle coperte sempre, portate un foullard in borsa per entrare nelle moschee, ma sappiate che se non ne avete uno ve lo danno all’ingresso.

Soldi cambio valuta e dove prenotare in Uzbekistan:

Questo è un tasto importante perché molte persone fanno degli errori. La moneta locale è il SUM uzbeko ti consiglio d’avere sempre un’app di cambio valuta per capire in ogni momento quanto state pagando perché il cambio non è facilissimo. Loro accettano anche dollari e quasi mai euro, ma io NON vi consiglio di cambiare dei dollari prima di venire. Se volete cambiare i soldi in contanti, io vi suggerisco sempe NON in aeroporto, non ci sono problemi accetteranno sempre gli euro, ma state attenti al tasso di cambio e alle commissioni. Il mio suggerimento è di portarvi circa 300€ di backup, nel caso in cui aveste problemi, ma di non usarli. Non appena atterrate andate ad un ATM (quello che in italiano sbagliando chiamiamo bancomat) di una banca nazionale e prelevate, ma verificate bene quanto prelevare, io la prima volta ho messo uno 0 in meno è ho preso 25€, per fortuna me ne sono accorta subito altrimenti non avrei pagato neanche una notte in hotel. Personalmente quando viaggio fuori dall’Europa ricarco la mia carta Revolut perché è l’unica che ha i tassi di cambio miglior e non fa pagare il prelievo. Ovviamente pote usare anche la vostra carta italiana ma pagherete molto di più ad ogni prelievo e a fine viaggio sono soldi! Tutto quello che si può pagare con la carta io lo pagavo in carta, hotel,ristoranti più turistici e alcuni biglietti. Fate in modo di non avere sum rimanenti quando uscite dal paese perchè in Italia non ve li cambiano e in aeroporto al ritorno vi faranno un cambio pessimo.

Come muoversi e organizzare i trasporti in Uzbekistan

L’Uzbekistan come tutti i paesi di ex dominazione russa ha una rete di treni ottima e piuttosto capillare, se come me volete viaggiare solo nelle grandi città sappiate che tra Tashkent – Samarcanda e Bukhara vi potete spostare comodamente con i treni ad alta velocità. Tutti i treni si possono prenotare in maniera indipendente dal sito https://eticket.railway.uz/ . I treni sono acquistabili solo 45 giorni prima della partenza, quindi mettetevi un allarme e comprateli appena sono disponibili perché in alta stagione vengono comprati dalle agenzie. Un costo medio di una di queste tratte è circa 15€, ci sono agenzie terze che trovate anche on-line che li rivendono quasi al doppio, per non non è comunque tanto rispetto ai costi dell’Europa quindi se per caso non lo trovate avete sempre quest’opzione. Consiglio personale prendete sempre i treni in serata così non perdete tempo viaggiate quando fuori è buio, treni e stazioni sono sicurissimi.

Da Bukhara a Khiva esiste sempre il treno, ma non è alta velocità ed è notturno, questo sarebbe anche comodo, ma nel periodo in cui sono andata io i treni partivano alle 2 di notte da Bukhara e personalmente l’ho trovato un po’ scomodo perché non avrei saputo che fare fino a quell’ora, ma se per voi non è un problema prendeteli è un’ottima soluzione, risparmiate tempo e avrete una cuccetta, il prezzo è sempre bassissimo circa 15€ il posto migliore.

Per ogni spostamento all’interno del paese ci sono dei taxi collettivi economicissimi tipo dei pulmini molto simili a quelli che si trovano in Messico. Come i loro cugini latinoamericani non hanno un orario preciso ma partono quando si riempiono, generalmente si prendono dalla stazione dei bus o in luoghi strategici, basta chiedere al vostro hotel. Sono il modo migliore per andare ovunque (dove non va l’alta velocità), anche il più economico, in questo viaggio non li ho usati perché avevo poco tempo e preferivo avere gli spostamenti organizzati.

C’è una terza alternativa per spostarsi in luoghi molto turistici ed è il transfer privato. Se si ha poco tempo, come un viaggio di una settima, può essere la soluzione più comoda perché puoi modulare tu l’orario di partenza e hai tutta la macchina per te, anche se il costo è molto più alto rispetto al resto in proporzione è molto buono. Io ho pagato 70€ per 7 ore di transfer e la visita di 2 fortezze, io mi sono rivolta a Islambektravel.uz perché mi è stato suggerito e mi sono trovata molto bene (è proprio un’agenzia quindi offre molti altri servizi). Io ho visitato 2 fortezze molto vicino a Khiva, diciamo sulla strada, una è Dumon Kala, l’altra non ricordo il nome ma è meglio conservata. Sono fortezze medioevali fatte di mattoni di fango, non rimane quasi nulla, una è stata rifatta, so che ce ne sono di più belle più lontano, per me fare il transfer con le 2 fortezze come ho fatto io non vale la pena, se posso darvi un consiglio, passeggiate la mattina per Bukhara che è sempre bellissima e solo in pomeriggio partite, il paesaggio è quasi tutto desertico, anche se si viaggia di notte non vi perdete nulla, almeno questa è la mia personale opinione.

Come muoversi nelle città i taxi e YandexGo:

A Tashkent ho preso anche i bus ma ammetto che non è semplicissimo, si trovano diversi taxi specialmente nei punti nevralgici, ma c’è il problema della lingua e da quello che ho capito generalmente costano di più. Quello che vi consiglio è di usare l’app di YandexGo è a metà tra un Glovo e un Uber, potete chiamare i Taxi, ma anche ordinare cibo (io l’ho fatto). Scaricatela appena mettete piede in Uzbekistan, è utilissima perché come Uber non avete bisogno di parlare con l’autista, vedrete in tempo reale quanto costa la tratta e quanto tempo dovete aspettare, oltre al fatto che l’autista è registrato, quindi è più sicuro. È un servizio che funziona molto bene e costa pochissimo, in media 1€ a tratta.

Consiglieresti l’Uzbekistan per un viaggio con bambini anche piccoli?

Mi hanno fatto più volte questa domanda, non perché ci sia andata con bambini, perché ero da sola, ma perché ho un figlio piccolo di 2 anni. Ovviamente come sempre dipende dai bambini e da come li avete abituati, posso solo parlare per un bimbo come il mio. Per me l’Uzbekistan è un posto facilissimo per viaggiare con i bambini, avrei solo 2 accortezze: viaggerei più lentamente perché vedere alcune città solo in un giorno pieno è troppo stressante per i bambini, farei sicuramente i treni in serata così dormono e il lungo spostamento in macchina in tardo pomeriggio per lo stesso motivo.

Le città dell’Uzbekistan sono tutte uguali?

Mi hanno fatto davvero spesso questa domanda mentre ero lì quindi ho pensato di rispondervi anche sul blog. No le città non sono tutte uguali, anzi ognuna delle città imperiali è costruita in modo del tutto diverso. Quello che potrebbe essere simile è l’architettura di alcune moschee e medrase, specialmente quelle da dopo il XXV secolo, ma è frutto della nostra ignoranza vederle tutte uguali. Mi spiego meglio, io vivo a Roma, come sapete ci sono centinaia di chiese rinascimentali in città, quando vengono degli amici non europei, dopo un paio di giorni a vedete chiese capita che possano dire “vista una viste tutte” e noi generalmente ci offendiamo. In Uzbekistan succede la stessa cosa, visto che noi non conosciamo bene l’arte islamica non notiamo tantissimi dettagli, non capiamo molto dell’importanza artistica e simbolica, oltre che religiosa di quello che vediamo, per questo io consiglio quando si può di fare visite guidate perché l’esperienza cambia radicalmente.

Itinerario di una settimana in Uzbekistan: le città imperiali

Qui di seguito scriverò l’itinerario che ho fatto io in 7 giorni di viaggio partendo da Tashkent e tornando da Urghent, ovviamente se il vostro piano voli è diverso regoaltevi di conseguenza.

Tashkent in un giorno:

Io sono arrivata a Tashkent alle 7 del mattino, è la capitale, una città interessante specialmente per capire come vivono le persone oggi, ma con meno monumenti storici, avendo poco tempo ho deciso di prendere un treno verso le 19.30 per Samarkanda e vederla solo in una giornata scarsa e ammetto che le cose che volevo vedere le ho viste. Se come me state poche ore io vi consiglio di andare come prima cosa al Bazar Chorsu, è un luogo davvero affascinante, e non perché abbia le cupole di maioliche blu, ma perché si respira davvero l’essenza contemporanea della città. La zona del mercato è molto grande, vi consigli di perdervi un po’ c’è una zona dedicata alle piante, ovviamente alle verdure, con decine di tipi di zucca mai visti, pesci dei fiumi, quella della carne è un po’ splatter, invece quella degli abiti è una delle migliori dell’Uzbekistan, trovate giacche fantastiche!

Un luogo storico particolarmente importante per la città è il grande complesso Hazroti Imom, dove ci sono diverse moschee, un mausoleo, una medressa, è tutto molto concentrato, facile da vedere, sicuramente molto bello specialmente all’esterno.

Io dormivo in una guest house nel complesso di Suzuku Ota, il proprietario mi ha detto che quello è l’antico centro storico della città, dove vivevano tutti gli artigiani, infatti lui è stato per 40 anni un orafo. È una zona interessante con molte botteghe e al centro una grande moschea con bellissimi giardini, molto autentica, ero l’unica tutista.

Sicuramente se avete più tempo ci sono molti aspetti interessanti da osservare sia nell’architettura sia nel’evoluzione architettonica della città, ve ne parlerò la prossima volta che ci andrò, come forse sai se hai già letto dei miei articoli, io suggerisco solo cose che conosco.

Idee per tour in giornata da Tashkent:

Dove dormire a Tashkent

Hotel Suzuk-Ota: quì è dove ho dormito io, vi ho raccontato sopra come era il contesto, l’hotel è molto semplice a conduzione familiare, il proprietario è gentilissimo, molto disponibile, mi è anche venuto a prendere in aeroporto. La colazione è buonissima, le camere semplici ma spaziose, mi sono trovata bene.

OLD TASHKENT Hotel & Spa: un hotel molto comodo come posizione, perfetto se ci venite nella bella stagione perché ha la piscina all’aperto e nelle altre stagioni ha comunque una spa che dopo un lungo volo è l’ideale.

Hotel 1946: quest’hotel ha uno stile più europeo e moderno, le camere sono grandi e spaziose, ha anche un ristorante al suo interno, è molto vicino dal centro.

Cosa fare a Samarkanda in due giorni:

Diciamolo è tutta la vita che sognavo di vederla, non che avessi delle idee ben chiare di cosa trovarci, mi affascinava un’idea, un’atmosfera, che ovviamente adesso non esiste più, ma se come me amate le foto in bianco e nero che si trovano nei musei ci potete facilmente tornare. Io conisglio di starci un paio di gioni pieni perché ci sono tante cose da vedere e sono dislocate in punti non vicinissimi della cittù quindi si cammina parecchio. Sicuramente quello che c’è da vedere lo trovate su ogni guida esistente, ma vi do alcune personali considerazioni su alcuni luoghi. Sicuramente se avete due giorni io vi consiglio di dedicare almeno mezza giornata ad un tour guidato, anche di piccoli gruppi in modo da conoscere meglio la storia e poi tornare in maniera autonoma dove vi è piaciuto di più.

Registan: è praticamente il motivo per cui siete qui, il luogo più iconico della città, il biglietto costa circa 5€, io all’ingresso ho contattato una guida per un tour privato di circa 2h, mi è costato 20$, sono molto felice della mia scelta perché altrimenti mi sarei limitata a vedere maioliche blu senza capire molto. Tenete presente che il biglietto dura tutta la giornata,ma dovete dire alla guardia che pensate di ritornarci, altrimenti ve lo strappa. Sicuramente dovrete tornare dopo il tramonto quando la piazza è tutta illuminata, spesso alle 20 c’è uno spettacolo di luci e suoni, informatevi sull’orario perché cambia.

Mi sono incamminata attraverso un bellissimo parco alberato, osservando anche la vita reale di chi a Samarcanda ci vive, ti suggerisco una tappa da Happy Bird Art Gallery, non solo perchè in effetti ci sono degli articoli d’artigianato particolari, ma anche perché la struttura è bellissima, una grande casa stradizionale con un bel patio avvolto da piante.

La Moschea di Bibi-Khanym dove c’è la cupola simbolo della città, è molto bella anche vista dal lato opposto della strada ossia dal suo mausoleo, la leggerete ovunque ma c’è una storia “interessante legata a questo luogo”, il tamerlano aveva tante mogli ma era innamorato solo della sua seconda moglie cinese, lei volle far costruire il suo mausoleo di fretta, durante il suo viaggio, l’archietetto però si innamorò di lei, fu parecchio pressante e disse che avrebbeterminato i lavori sono dopo aver dato un bacio sulla sua guancia, alla fine lei acconsentì per terminare quanto prima il regalo al marito. la leggenda narra che anche se mise una mano tra la bocca dell’architetto e la sua guanci il bacio lascià una bruciatura indelebile sulla guancia, così al suo ritorno il martio lo venne a sapere, fece uccidere l’architetto e velare tutte le donne per non renderle appetibilli ad altri uomini e fu così che le donne dell’Uzbekistan si velarono.

Proprio accanto a questa moschea si trova il Bazar Siob, anche se è più turistico di quello di Tashkent la parte che vende cibo è assolutamente locale e anche qui è molto bello perderci un po’ di tempo, vendono anche delle belle ceramiche della valle di Fergana, per chi ha spazio in valigia.

Moschea di Hazrat Hizr, si trova sopra la collina della vecchia Afrosiab, anche se la moschea originale è del VII secolo quella che vedrete è piuttosto recente, risalente alla metà dell’800. È molto diversa dalle altre, ha un patio splendido con un colonnato di legno dipinto e da qui si gode una vista magnifica al tramonto.

Se proseguite a piedi scendendo verso i masusoleo di Saha-i-Zinda, troverete un cimitero molto esteso, la caratteristica particolare è che i volti dei defunti sono intagliati nella lapide, anche a grandezza naturale o di più, una scelta davvero particolare, per me è stata la prima volta che lo vedevo, non so se sia comune in tutto il paese, o solo di questo, ma è interessante.

Mausoleo di Saha-i-Zinda: per me il monumento più suggestivo della città. Accoglie molte tombe davvero importanti per i mussulmani quindi è sempre piuttosto affollato, il mio consiglio è di venirci o all’alba o se come me non siete mattinieri venite al crepuscolo quando le luci si accendono, è stata pura poesia, non lo dimenticherò mai.

Afrosiab e il suo Museo: Afrosia è l’antica Samarkanda quella del VII secolo, una città molto molto floida e ricca che nel XXII secolo fu letteralmente rasa al suolo da Gengis Khan. Un po’ per scaramanzia gli abitanti di Afrosiab non vollero ricostruire la città sopra le sue ceneri e si spostarono più a valle, dove ora nasce Samarcanda. La cosa forse più incredibile è che questo sito archeologico fu scoperto nel 1965. Ad oggi si può passeggiare liberamente tra le rovine o meglio tra dune di sabbia con pochissimi resti ed immaginarsi come doveva essere la città. Molto molto interessante è il museo dove è conservato l’affresco trovato nelle basi del palazzo reale del re sogdiano Varkhuman risalente al VII secolo, dove si vede chiaramente che intratteneva rapporti commerciali e diplomatici con i popoli vicini come i cinesi e gli indiani. Non sapevo nulla di questo lato di storia e vedere questo museo mi ha aperto un mondo.

Osservatorio di Ulug Bek: prentiti del tempo e visitalo, non per quello che resta ma per quello che racconta, anche in questo caso io non ne sapevo nulla e ne sono rimasta affascinata, sto ancora cercando dei libri ben fatti che parlino di lui. Intorno al 1420 aveva costruito un osservatorio di 3 piani per studiare la posizione delle stelle, quello che lui dedusse ha una percentuale di approssimazione rispetto a quello che sappiamo ora davvero incredibile.

Mausoleo di Gur e Amir ossia il Tamerlano: si trova nella parte più sovietica della città, sempre raggiungibile a piedi dal centro, si attraversano anche dei bei parchi alberati. Il Mausoleo è meraviglioso ci sono delle bellissime prospettive da fotografare tra porte e cupole, anche questo è un luogo molto sentito per la popolazione locale.

Giusto alle spalle a due minuti a piedi si trova il Mausoleo di Rukhobod, dove non va quasi nessuno, ti devi far aprire dal custode e pagare pochi centesi ma la vota al suo interno è davvero molto bella.

Idee per tour in giornata a Samarcanda:

Dove dormire a Samarcanda:

Cercate di trovare un hotel in una posizione più possibile vicino al centro, direi di prendere il Regestan come metro di paragone. Dieci o 15 minuti a piedi è una buona distanza.

Samaria Terrace Hotel & Spa: qui è dove ho dormito io, personalmente te lo consiglio, ha una grande terrazza con vista dove fare colazione, le camere sono molto grandi e comode, ha una bella spa, ma dato che si usa in maniera privata, prenotatela appena arrivate, vi consiglio anche i massaggi perché vengono davvero pochissimo, l’ho pagato 22€ per 1 ora. Dista circa 10-12 minuti a piedi dal centro ma io l’ho trovato molto conveniente speciallmente il rapporto costo/qualità.

L’Argamak: un bel 4 stelle a 5 minuti a piedi dal centro, ha uno splendido giardino, molto curato, terrazza con vista.

Gur Emir Palace boutique hotel: un bell’hotel in una zona centrale, è curato e rifatto da poco, ha una splendida terrazza con vista, ha uno stile molto asiatico, adatto a chi non ama il minimalismo.

al Madina Hotel Samarkand: grande, ampi spazi, ottimi servizi, moderno, vicino al centro

Cosa fare a Bukhara in due giorni:

Bukhara per noi italiani non è la città più conosciuta dell’Uzbekistan ma in realtà, storicamente è la più importante perché è quella che per più anni fu capitale, fino a che nel 1920 i russi non bombardarono distruggendo completamente la città. Una delle sue caratterstiche principali è che di dice che dentro le mura ci fossero circa 200 madrase perché per secoli è stata la città più importante del mondo islamico per studiare il Corano, ovviamente questo è completamente termiato con l’occupazione russa che per quasi 30 anni ha anche vietato che fosse studiata alcuna religione. La storia di questa città non è così banale ci sono tanti punti estremamenti interessanti, per questo consiglio di fare una visita guidata. Come ho raccontato su Instagram mentre ero in viaggio, io ho prenotato una visita dall’app di Get Your Guide il giorno prima mentre ero in treno, (arrivando di notte non avrei avuto modo di prenotare una guida in loco per la mattina dopo) e bene ho fatto. Oltre al fatto che è stata l’esperienza più bella del mio viaggio perché la guida era un ragazzo di 23 anni preparatissimo che mi ha detto non solo tutto sulla città, ma tantissime cose sulla loro cultura, sulle loro tradizioni, poi siamo anche andati a pranzo con sua moglie e a fare shopping al mercato; ma mi ha detto una cosa per me importantissima ossia che quando si chiede una guida all’hotel loro prendono i soldi dai turisti e danno alla guida 1/3 o 1/4 di quanto pagano, mentre se si prenota tramite Get Your Guide dato che sono proprio le guide ad iscriversi loro prendono tutti i soldi. Non ho un’esperienza di guide tale da sapere se è sempre così, ma sicuramente lo chederò più spesso, ad ogni modo il tour che ho prenotato è questo ve lo stra consiglio.

Non voglio scrivere una lista di luoghi da vistare perché li trovate in ogni guida, aggiungo magari qualche aspetto che mi ha incuriosito ad alcuni elementi.

Laby Hauz è un po’ il centro nevralgico della città antica, è un grande pozzo con scaloni che portano in basso e intorno, ristoranti, una moschea, molti negozi. Questo pozzo per centinaia di anni è stato il luogo da cui gli abitanti prendevano l’acqua potabile, perché c’era una fonte, infatti in moltissime foto in bianco e nero si vadono i portato d’acqua davano l’acqua in bisacce animali [per l’Islam non l’acqua non si può vendere quindi loro accettavano solo offerte], c’è anche un museo dove sono conservate. Ci sono diversi alberi di gelsi che filtrano l’acqua, alcuni hanno più di 2 secoli, vi consiglio anche di mangiare in uno di quei ristoranti, turistico, ma bello. Ad ogni modo questo punto così importante è stato bombardato dai russi e le bombe hanno distrutto i canali e la fonte rendendo l’acqua non più potabile, ma le persone non l’hanno capito subito per mesi si sono ammalate e tantissime sono morte.

Maghok-i Attar: questo è uno degli edifici più antichi del paese, la prima costruzione fu un templio zooroastriano (che prima dell’avvento dell’Islam era la religione professata in Centrasia) lo si nota anche dai numerosi simbolisimi di sole, fuoco, aria, nel IX secolo fu strasfomata in moschea ma per molti anni fu utillizzata anche come sinagoga durante le cerimonie ebraiche, è infatti un grande simbolo di tolleranza e pace.

La Madrasa di Abdul Aziz Khan, è la mia preferita della città, non solo perché è praticamente l’unica non restaurata che conserva infatti colori più tenui e diversi dall’azzurro, ma perché al suo interno conserva un tesoro. In una stanza sulla destra alla quale si accede previo pagamento di pochi centesimi, c’è una vera e propria opera d’arte. Il sultano e voleva che la sua immagine fosse legata per sempre a questa grande madrasa, ma la religione islamica vieta la rappresentazione di ogni essere vivente quidi lui fece creare all’interno della nicchia del mihrab (la nicchia che indica la direzione della Mecca) un complicato disegno di cupole figure geometriche e colori che ad una debita distanza facesse apparire la siluette del sultano. Anche se i russi l’hanno completamente deturpata con l’aiuto della lente delle macchine fotogafiche è ancora possibile vederla.

La costruzione del Minareto Kalon è legata a moltissime leggende, sta di fatto che nel XXII secolo era il monumento più alto dell’Asia Centrale, ci sono molte storie legate al motivo per il quale Gengis Khan decise di non raderlo al suolo, ma si pensa che il principale sia perché gli potesse servire come torre d’avvistamento. questo ci ha permesso di averlo ancora così ben conservato anche se ancora una volta i russi lo hanno abbondantemente rovinato durante il bombardamento, ma è stato restaurato.

Non perdetevi una vista alla fortezza Ark è un edificio emblematico abitato dal V secolo fino all’occupazione russa e per tutto il perido in cui vigeva l’emiro lui abitò qui, senza mai uscire da queste mura. Oltre alle bellezze architettoniche sono molto interessanti i musei che raccontano i forti contrasti dell’epoca dell’ermiro e il regime di estremo terrore in cui lui faceva vivere il suo popolo. Si dice che ogni giorno in piazza ci fosse un’esecuzione e che la popolazione di Bukhara avesse sviluppato una sorta di burn out perchè ogni minimo errore poteva essere punito con la morte.

Il Mausoleo di Ismail Samani, molto interessnate perché risalente al X secolo, uno dei monumenti più antichi dell’Asia Centrale, certamente il più antico della città. Avendo un’impotanza religiosa molto grande quando si seppe che Gengis Khan stava venendo la popolazione decise di interrarlo nella sabbia, e rimase per parecchi secoli parzialmente interrato, motivo per cui è stato conservato perfettamente e non ha subito alcun restauro, a parte la cupola.

Tomba di Giobbe, se siete religiosi vi interesserà sapere che qui c’è una tomba che si attribuisce al profeta Giobbe e che lui sia un profeta di tutte e 3 le religioni monoteiste, infatti anche a Bukhara è un luogo molto sacro.

Dove fare un Hammam tradizionale a Bukhara:

La tradizione degli hammam qui è ancora presenti e ci sono diversi edifici storici in cui farlo. Se non hai mai fatto un hammam sappi che non è come una spa che abbiamo in Europa, l’Hammam originale è meno caldo e con meno vapore di quelli che abbiamo da noi, vieni accomodato su una pedana di marmo caldo da un massaggiatore che ti fa uno scrub molto energico con un guanto di crine e sapone, poi ti risciacqua gettandoti scodelle di acqua fresca addosso. Si può richiedere anche un massaggio all’olio. Ogni esperienza si conclude con un te caldo in una sala relax. Per la mia esperienza di viaggiatrice generalmente gli hammam sono divisi per genere, essendo sempre in paesi islamici, e anche chi ti fa il massaggio è di genere corrispondente, ma a Bukhara è un’esperienza dedicata solo ai turisti quindi non sempre è così. Io avevo prenotato tramite l’app di Get Your Guide questo qui il giorno prima del mio arrivo e sapevo che sarebbe stato misto, non c’era l’opzione femminile sull’app e temevo non trovassi posto prenotando la mattina per la sera. Una volta arrivata in città ho visto che esiste un hammam solo femminile, tornassi indietro farei quello, ma è prenotare in loco quando si hanno 2 giorni in città ossia più possibilità di trovare posto.

Powered by GetYourGuide

Dove dormire a Bukhara:

Komil Bukhara: vi consiglio vivamente questo hotel perché è creato in una casa tradizionale e forse sarà l’unica possibilità che avrete di vedere come è una casa tradizionale del secolo scorso. Ha delle zone in comune con legnin intagliati bellissimi, anche la terrazza nel patio interno merita. Loro oganizzano anche cene tradizionali su prenotazione, non l’ho provata ma mi hanno detto che è buona.

Kukaldosh Boutique Hotel: davvero molto curato, in pieno centro storico, tutto è in uno stile tradizionale ma molto curato e di pregio, è come trasportarsi in una casa di lusso ai tempi dell’emiro.

Amulet Hotel: in centro storico, ogni dettaglio racconta dell’Uzbekistan, è un luogo davvero speciale, bellissimo e molto curato.

SHAHRISTAN Plaza: ci sono entrata perché la struttura dove ho fatto l’hammam è qui dentro, è molto bello, accogliente, lussuoso ed elegante in pieno centro.

Cosa fare due giorni a Khiva:

Per quanto questa città sia davvero deliziosa e ricca di monumenti importanti non dimentichiamoci che deve la sua ricchezza al mercato degli schiavi, fiorente fino al XIX secolo. Gli schiavi non erano prigionieri di guerra ma venivano fatti dei veri e propri rapimenti nelle zone vicine o magari nelle carovano lungo la via della seta, quelli che valevano di più erano i maschi russi perché ritenuti più forti.

Quasi tutti gli edifici da vedere si trovano all’interno della Ichon-Qala, la città vecchia, il biglietto costa circa 15€ dura 2 giorni e potete entrare ed uscire tutte le volte che volete. Non comprende tutti gli edifici, alcuni hanno un costo extra, ma quasi tutti. Almeno un giorno vi suggerisco di vederla la sera e o al crepuscolo perché è magica. Il mio consiglio è di vedere lentamente tutto, ogni edificio, cortile giardino, vietta, è tutto sorprendente, anche la parte in cui vivono le persone. Perché oltre ai monumenti ci sono hotel, ristoranti, case di persone comuni, officine, è ancora proprio una città. Perdetevi per questi viccoli, ammirate l’atmosfera come cambia in base all’ora della giornata, è questa la cosa più bella.

Ho deciso di vederla in maniera indipendente e me ne sono pentita, ho capito la metà delle cose, quindi vi suggerisco di contattare una guida o di unirvi ad una visita guidata di gruppo e poi magari tornare con calma in altri orari o il giorno dopo.

Anche in questo caso eviterò di dirvi tutto quello che c’è perché lo trovate su ogni guida, ma solo dei suggerimenti su alcuni monumenti.

Sono salita sul grande minareto di Islom Hoja ossia quello più alto della città, si paga un biglietto extra di 7€, i gradoni sono altissimi tipo 30cm, io che sono bassina ho fatto molto fatica, forse troppa, lo avessi saputo non sarei andata perché salire e scendere da un grande senso di instabilità. La vista è bella ma si vede da piccole finestrelle e non sono certa ne valga la pena. Molto più bella, almeno per me, la vista dalla torre di guardia, l’accesso è molto puù facile, ci sono grandi terrazze e si vede la città a tutto tondo. Si paga un biglietto extra, conservatelo perché dovete assolutamente tornarci al tramonto o al crepuscolo o se andate in autunno rimanere perché la vista è magnifica.

Palazzo Tosh Holvi, molto bello ma mi raccomando non perdetevi l’harem che per me è stata la parte più interessante. Il Khan aveva 4 mogli e 40 concubine le mogli vivevano nelle stanze di sinistra tutte ricoperte di magnifiche maioliche, le concubine in quelle di destra che venivano solo affrescate. Ogni qualvolta il Khan moriva le concubine venivano vendute come schiave, inoltre solo le mogli potevano avere figli del Khan le concubine venivano forzate all’aborto e ovviamente spesso morivano.

Al di fuori delle mura di Ichon-Qala,si trova il più moderno palazzo Narallabay, costruito dall’ermiro nel 1912 poco prima dell’avvento dei russi, è una delle testimonianze più moderne dell’antico emirato. È una struttura davvero molto molto grande con tanti giardini ed interni molto decorati e praticamente nessun turista. È stato molto bello da vedere perché era letteralmente tutto per me.

Dove dormire a Khiva:

È possibile dormire all’interno dell’Ichon-Qala, ma ammenocché non dormiate in una stuttura davvero attaccata alle porte può essere scomodo perché è una zona tutta pedonale ed in molti casi potreste perdervi per i vicoli, in alternativa contattate una macchinina elettrica che vi porta al vostro hotel. Il lato positivo ovviamente è che potete accedere alla cittadella per primi o ultimi e godervi atmosfere uniche, in molti casi anche solo andando nella terrazza dell’hotel.

New Star Boutique hotel – madrasah Muhammad Mahram 1903: questa è la struttura dove ho dormito io è una ex madrasa, ossia una scuola coranica, trasformata in hotel. Molto carino, personale gentilissimo, è davvero a due minuti dall’entrata della città vecchia, molto comodo. Io mi sono tovata bene, le camere non sono grandissime visto che è un’ex madrasa.

Arkanchi Hotel: si trova all’interno della città vecchia, è uno degli hotel più spaziosi e curati del centro, le camere sono molto grandi, nel patio interno si fa la colazione.

Shaherezada Boutique Hotel: hotel in centro, ha una terrazza panoramica davvero mozzafiato, arredamento uzbeko tradizionale, un tripudio di colori.

Khans Palace Hotel: sempre in centro ma con uno stile più minimal e contemporaneo, anche lui ha una terrazza con vista mozzafiato.

Powered by GetYourGuide

Spero che in questo articolo tu abbia trovato tutte le informazioni necessarie, se hai altre cose da chiedermi scrivimele nei commenti o contattami via Instagram.

Potrebbe interessarti anche

Autore

Francesca Di Pietro

Psicologa e Viaggiatrice. Giro il Mondo e studio la personalità dei viaggiatori! Ho visitato più di 75 paesi molti dei quali da sola. Per me il viaggio è uno strumento di crescita personale. Ho creato questo sito per tutti quelli che amano viaggiare da soli o che vorrebbero iniziare a farlo. Ho pubblicato: Il Bello di Viaggiare da Soli: guida al travel coaching per ottenere il massimo da noi stessi edito Feltrinelli.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *