Cosa fare nella parte SUD di Minorca
Come tutte le Baleari, anche Minorca per capirla davvero ha bisogno di essere vissuta più volte e per parecchio tempo, ma diciamo che trascorrendoci almeno una settimana hai la possibilità di avere un’infarinatura e soprattutto di scegliere di ritornarci. Io ci sono stata qualche anno fa, avevo visto la Ciutadella e alcune delle spiaggie più famose, quindi quest’anno ho deciso di restare nella parte sud, dove alloggiavo e vivermela lentamente.
Ci tengo sempre a sdradicare questo concetto che in ogni viaggio si debbano fare corse per riuscire a vedere il più possibile perché poi “chissà quando ci torno”. Molto probabilmente ci torni, o in caso contrario non avrai capito molto perché starai vedendo tutto di corsa, viaggiare è anche sintonizzarsi su tempi diversi e connettersi con il territorio in cui viaggiamo.
Per chi ha la possibilità di alloggiare una settimana a Minorca io consiglio di spostarsi e alloggiare sia al nord che al sud, altrimenti rischiate di passare anche 3 ore al giorno in macchina. In caso contrario scegliete una zona e vivetevi quello che vi offre, come ho fatto io.
Come arrivare a Minorca:
Per fortuna ci sono moltissimi voli diretti dalle principali città italiane, vi do un consiglio, perché è capitato anche a me, se sui grandi portali come Skyscanner non trovate voli diretti controllate direttamente sui siti delle low cost perché da qualche tempo gli aggregatori non includono le low cost.
Se invece state pensando di vivervi al meglio le Baleari, restandoci per un periodo più prolungato, sappiate che sono collegate benissimo da una linea di traghetti ed aliscafi. Unico dato dolente è che non puoi cambiare isola con una macchina a noleggio, quindi dovrete affittarne due e magari prevedere un pick up al porto.
Tornando ai trasporti via mare, io ho visitato sia Maiorca che Minorca nello stesso viaggio e ho comprato il biglietto dell’aliscafo su Ferryscanner, dove puoi verificare in pochi secondi tutte le varie opzioni di orari e di prezzo e pagare direttamente dal loro portale ed avere una garanzia in più. Il viaggio è stato davvero comodo, circa un’ora e un quarto di traversata con una nave nuovissima.
A Minorca sono riuscita ad affittare una macchina che mi fosse consegnata direttamente al porto e che potevo consegnare in aeroporto, Balmes Menorca, trovata sul web e mi sono trovata molto bene.
Dove dormire nella parte sud di Minorca
Io cercavo un alloggio comodo, in una struttura con non molte stanze, in una zona tranquilla, non super affollata o turisitca e da dove potessi raggiungere il mare a piedi! E voi mi direte “evvabbé ma mica è facile, lo vorrebbero tutti!” Lo so! infatti ho fatto diverse ricerche e poi sono andata dove era andata anche una mia cara amica l’anno precedente, quindi questo è un consiglio con “doppia recensione” ah ah. A parte le battute io ho alloggiato all’Oasis Blanc a Benibeca, è una struttura che è stata ristrutturata da pochissimo, l’interno dei piccoli appartamenti è completamente nuovo e con uno stile parecchio isolano. Sono davvero pochi appartamenti, tutti in complessi di villette duplex, tutte le stanze sono vista mare, la parte cucina è molto attrezzata, non so tu ma io spesso ceno a casa quando viaggio e mi piace trovare pentole e stoviglie adeguate. Hanno una piscina condominiale molto bella e comoda, dove spesso mi sono rilassata il pomeriggio, come vi dicevo prima si arriva a piedi in 10 minuti sia alla spiaggia, che è bellissima con acqua turchese e sabbia bianca, sia al paesino di Benibeca che è uno dei più fotografati e particolari di Minorca.
Devo far l’assicurazione per andare a Minorca:
anche se vi hanno sempre detto che per l’Europa non serve assicurazione medica perché si ha diritto al sistema sanitario nazionale, io da diversi anni la faccio, ho scritto in questo post in maniera molto approfondita il motivo, e ammetto che sono più serena, specialmente se vado nelle isole. Ad ogni modo ti ricordo che come tutti i lettori del mio sito hai diritto al 10% di sconto su tutti i pacchetti assicurativo di Heymondo collegandoti dal mio link.
Cosa fare nella parte SUD di Minorca
Mahon
È sicuramente il centro urbano più grande e più importante di questa parte dell’isola, anche perché è stato costruito intorno ad uno dei porti naturali più sicuri del mondo, infatti i primi insediamenti in questa zona sono addirittura preistorici. Io suggerisco di farvi un giro nel pomeriggio, quando il sole è leggermente sceso e poi restare magari per cena lungo il porto.
Se vi incuriosiscono le chiede quella di Sant Francesc e di Santa Maria sono forse le più belle, così come è davvero interessante il Museo di Maiorca che riprende proprio gli albori della storia preistorica di quest’isola; il Pont de Sant Roch, unico baluardo delle mura medioevali di questa cittadina. Ci sono due luoghi che raccontano molto dell’epoca del commercio via nave, dove venivano isolati i malati o chi arrivata dall’estero e doveva fare una quarantena e sono Illa Plana e Llatzaret. Le costruzioni oggi esistenti conservano una forte influenza inglese, la grande scalinata che collega il paese con la darsena è piena di locali e negozi, forse a tratti un po’ turistico, ma anche tanto vivo. Una delle attrazioni principali della zona di Mahon è la Fortezza della Mola, una costruzione difesiva militare costruita a metà del 1800, personalmente non l’ho mai vista dall’interno ma solo esternamente, so che ci vogliono 2-3 ore per visitarla tutta, che sono disponibili delle audioguide e che generalmente è una delle attrazioni più frequentate dell’isola.
Binibeca o Binibèquer:
Nasce come villaggio di pescatori una costa rocciosa e una discesa dove arenare le barche, ma negli anni queste casette sono diventate un complesso turistico, sono una proprietà privata e sono visitabili solo per un ristretto numero di ore, diciamo intorno al tramonto. È sicuramente un paesino particolare, super fotogenico, da cui vedere un magnifico tramonto. Poi ci sono un paio di ristorantini molto turistici alle spalle di questo complesso. Se proprio ti va di cenare o prendere un aperitivo con questa vista niente male allora vai al Bambu, meglio prenotare. Vi consiglio anche un tuffo alla spiaggia di Binibeca, è nella parte nuova del villaggio, si attraversa una pineta e poi vi troverete una spiaggia di sabbia bianca e acqua turchese, c’è sia un’ampia spiaggia libera sia affittano lettini e ombrelloni, un tempo c’era un chiosco per mangiare e bere, ma da quanto ho capito è stato chiuso per problemi di permessi, spero lo aprano quanto prima.
Sant Lluis
è un centro leggermente più grande nell’entroterra, un luogo che vive a prescindere dal turismo (che per me è sinonimo di autenticità). La particolarità è che ci sono un paio di grossi mulini a vento nel cuore del centro storico, la cosa bella è stata constatare che ora questi luoghi sono a disposizione dei cittadini, infatti si organizzano attività per anziani e per bambini. Se decidete di mangiare in zona i miei suggerimenti sono: Clementina Gastro Bar, che offre delle rivisitazioni di piatti locali, meglio prenotare o quello al lato Restaurant S’Olivera che fa cose più semplici, ma molto buone e il personale è gentilissimo.
Sa Mesquida:
per quanto mi riguarda è stata la spiaggia che più ho amato in questa zona, è una poesia. Si parcheggia all’inizio della baia e si scende a piedi una strada asfaltata, ma davvero breve, circa 100mt, poi si ha la possibilità di fermarsi subito in una magnifica spiaggia o proseguire una camminata su passerelle di legno che ti portano a scoprire una zona protetta davvero vergine. La spiaggia di Sa Mesquida ha dei colori incredibili, il mare è fantastico, non è attrezzata, ma c’è il servizio bagnini. Vi do un paio di consigli davvero buoni per il pranzo, Cap Roig, che è davvero pazzesco, un pesce freschissimo, si trova su un promontorio quindi ha una vista stupenda, mi raccomando prenotate. Altra alternativa, per un pranzo più semplice Bar Sa Mesquisa, a due passi dalla spiaggia, si mangia bene, loro sono gentili.
Pladja des Grau:
a dire il vero questa spiaggia si trova in una riserva naturale, c’è anche una bellissima zona palustre alle spalle della spiaggia con una ricchissima avifauna. Sia il fiume che la baia si possono esplorare affittando in loco un kayak. La spiaggia è formata da una prima parte con il fondo molto basso e una seconda, dopo una specie di scoglio grande dove c’è più fondo. Uno dei motivi per cui vale la pena venire qui, anche il paesino è carino, è per mangiare da Tamarindo, ha sia il ristorante (dove ho pranzato io) che il bar dove poter mangiare cose più rapide come panini, entrambi sono proprio sull’acqua, il ristorante oltre ad essere bellissimo è anche molto buono.
El Mercadal:
so che questo comune non è proprio a sud, si trova piuttosto nel centro, ma se per caso vi trovate ad attraversare l’isola vi suggerisco di fermarvi. Il paesino è davvero delizioso, tutto bianco, con acciottolato, anche qui ci sono dei mulini ancora visibili, ed è molto famoso per i formaggi, quindi se capitate intorno all’ora giusta per mangiare è un’opzione interessante fermarsi, altrimenti potete comprare dei formaggi da degustare durante il vostro soggiorno.
Spero che i miei consigli per una vacanza rilassante e non troppo di corsa nella parte sud di Minorca ti siano piaciuti, se hai altre domande mi trovi su Instagram.