Cosa significa viaggiare da soli dopo un trapianto
Lui si chiama Omar è di Roma è ha una storia davvero molto forte, è l’esempio che quando la vita ti mostra il suo lato nero c’è sempre spazio per far passare la luce nelle fessure.
1. Omar hai avuto una vita davvero molto intensa, il dolore ha segnato molte tappe della tua vita, ti va di raccontarcelo?
Certo mi fa piacere condividere la mia storia con gli altri, spero possa aiutare qualcuno a superare un momento difficile. Ti butto giù un po’ di date.
1)1995:morte di mio padre(14 anni)
2)1998: scoperta della malattia (insufficienza renale cronica). 17 anni.
3)1999: inizio ad assumere droga (hascisc,cocaina,pasticche d’anfetamina). 18 anni.
4)2000: mia madre s’ammala di tumore. Mia madre si trasferisce da mia nonna.Vivo da solo. (19 anni).
5)2001: morte di mia madre (20 anni). Diploma istituto alberghiero.
6) gennaio 2004: entro in dialisi. Luglio 2004: disturbo bipolare, con 3 mesi di ricoveri T.S.O.(trattamento sanitario obbligatorio)al C.I.M. del S.Camillo di Roma. (23 anni).
7)2005: vado a vivere da mia nonna (81 anni). Per più di 2 anni, non avrò rapporti con nessuno, per la della “vergogna” del disturbo bipolare, discorso complicato da spiegare (a tal proposito potete leggere qualcosa nel libro “Lunatica“, della giornalista Alessandra Arachi, in cui spiega il perché di questa “vergogna”). 24 anni.
8)2006: a settembre vengo operato per l’asportazioni delle paratiroidi (ghiandole presenti nel collo), nell’occasione si scopre tumore maligno alla tiroide in stato avanzato. Ad ottobre vengo rioperato per l’asportazione totale della tiroide. 25 anni.
9)2007: inizio a lavorare alla Capodarco (Cooperativa Sociale per l’ integrazione Sociale/lavorativa delle persone diversamente/abili). 26 anni.
10)2008: svariate operazioni alle braccia, causa chiusura “fistola”(accesso vascolare che permette ai dializzati di poter fare dialisi). 27 anni.
11)2009: ad ottobre inizio i day hospital per entrare in lista per il trapianto. 28 anni.
12)2010: a marzo entro ufficialmente in lista trapianto. A giugno ricevo un ingente somma di denaro, dall I.N.PS.,per arretrati della pensione d’invalidità’. Lo stesso giorno vengo ricoverato d’urgenza al Gemelli, per una nuova operazione alla fistola. Ad ottobre trapianto del rene.
13)2011: a giugno torno a vivere a casa mia, insieme a mia nonna, dopo 7 anni. Primo viaggio a Maiorca dopo il trapianto. 30 anni.
14)2012: primo viaggio da solo a Barcellona.31 anni.
15)2013: secondo viaggio da solo a Madrid. 32 anni.
16)2014: a giugno trasferisco mia nonna in una casa di riposo a lunga degenza. Inizio a vivere da solo. 33 anni.
17)2015: Marzo viaggio da solo in Svizzera. Agosto viaggio da solo a Parigi.
18) 2016: a gennaio viaggio da solo a Lisbona. A aprile viaggio da solo a Praga.
Le coincidenze della vita
Mio padre morì il 9 maggio del 1995. Mia madre morì 6 anni dopo(2001), ed indovina in che giorno?Il 9 maggio del 2001!!! Cioè lo stesso giorno di mio padre… Lo stesso, identico, fottutissimo giorno…
Il 9 maggio…Quante possibilità ci sono? Praticamente nessuna… Eppure è accaduta….Ma siamo solo all inizio….
Il 30 ottobre del 2006,sono stato operato per l’asportazione della tiroide, causa tumore.Essendo un dializzato, in attesa di trapianto renale, il trapianto l’ho fatto ad ottobre 2010…Ed indovina in che giorno…Il 30 ottobre!!! Cioè lo stesso giorno in cui vengo operato di tumore, a distanza esatta di 4 anni, faccio il trapianto…. Incredibile,vero? Ma non finisce qui….
Il giorno in cui fui sottoposto al trapianto (30 ottobre 2010), fu anche il giorno del “trapianto record al S.Camillo di Roma”.Perché fu definito “trapianto record”? Perchè tutti gli organi(i 2 reni, il fegato e il cuore) furono trapiantati al S.Camillo. Quando c’è un donatore, i suoi organi vengono sottoposti alla “tipizzazione” (termine scientifico,con cui s’identifica”,la compatibilità del organo con le persone in lista d’attesa), poi il Centro Nazionale Trapianti, tramite data base, individua i candidati più’ compatibili, sul territorio nazionale .Esempio:1 rene va a Roma, l’altro a Firenze, il cuore a Napoli ed il fegato a Milano. Invece quella volta non solo tutti gli organi furono trapiantati nella stessa città (Roma), ma tutti nello stesso ospedale (San Camillo). I medici del centro trapianti del S.Camillo, sia quelli del rene, che del cuore e fegato, hanno sempre dichiarato che è impossibile che una cosa del genere possa accadere…Eppure è accaduta…Infatti quella è stata la prima ed unica volta (finora) su tutto il territorio nazionale. Se andate su internet e scrivete “trapianto record S.Camillo Roma” trovate il tutto.
Poi c’è dell’altro…
La sera prima del trapianto, stavo facendo la dialisi a Villa Sandra e nel letto vicino a me, a fare la dialisi c’era il Sig.A.C., e mentre stava facendo la dialisi lo chiamò il Gemelli di Roma, per fare il trapianto. Lo fece il giorno dopo (30 ottobre 2010), proprio come me. E,giustamente, ti starai chiedendo cosa centra questa cosa con le coincidenze….Il Sig.A.C. lo sai quando è nato? È nato il 16 marzo 1942…Nulla di strano…Se non fosse che il Sig.A.C. è nato lo stesso giorno, mese ed anno di mio padre: 16 marzo 1942…Cioè la persona che sta facendo la dialisi accanto a te (sottolineo accanto a te e non in un altro ospedale o in un’ altra città) che è nata lo stesso giorno, mese ed anno di tuo padre, fa il trapianto lo stesso tuo giorno…La vita è veramente straordinaria…..
Il 30 ottobre è anche la festa di mio nipote, figlio di mio fratello, che è nato il 30 ottobre 2000.
2. Come vivi la tua vita adesso?
Adesso posso dirti in tutta serenità che sono e mi sento un uomo fortunato, che si sveglia la mattina con il sorriso e con la voglia di vivere e di spronare gli altri a credere nei loro progetti, nei loro sogni. Sono fortunato perché nonostante quanto sopra scritto, sono riuscito a risolvere tante cose: sono uscito dalla droga da solo, affrontato innumerevoli ricoveri, operazioni da solo.
Sono diventato un esperto di “giri burocratici”, tra enti pubblici, avvocati, dottori e chi più’ ne ha più ne metta. Senza nessuna preparazione scolastica. Saper investire e gestire i soldi. Sono passato da non avere “una lira”, ad avere una grande “serenità’ ” economica. Riuscire a gestire la mia vita in totale serenità’ e tranquillità. Non avere pregiudizi verso niente e nessuno. Ad avere una mente aperta e disponibile,verso cose e persone lontane anni luce, dalla mia cultura e/o stato sociale.
4. Come è cambiato l’approccio al viaggio dopo che sei stato “trapiantato”
Ho finalmente potuto viaggiare…Si a viaggiare….Con la dialisi, dovendo andare 3 volte a settimana (obbligatoriamente, previa morte) mi era impossibile. Ora viaggio come e quando voglio. Forse la mia più grande conquista. Ad essere contento e sereno dalla mattina alla sera. Ho fatto la dialisi per 6 anni e 9 mesi, con innumerevoli ricoveri ed operazioni. E non potevo viaggiare non lo potevo fare…Per continuare a vivere dovevo essere “attaccato” per 3 volte a settimane a quella macchina, per 4 ore a seduta…Ed ora viaggiare da solo come e quando voglio ed è un vero e proprio miracolo…Quando son su l’aereo che sta per decollare è grande la gioia, la gioia di vedere il Mondo e la mia mente va a quel ragazzo che vive e viaggia con me fianco a fianco…È straordinario…Lo devo fare anche per lui…Aveva 22 anni…Ti rendi conto? Nel pieno della giovinezza, dei sogni, del vivere…Chissà quanti luoghi avrebbe voluto vedere e scoprire..E con me lo fa…E siamo insieme…
E quando qualcuno, che mi conosce e sa la mia storia personale, magari mi chiede:”Ma come fai ad essere sempre allegro e sereno? Non sei arrabbiato con la vita e col Mondo intero?”…No, non sono incazzato…Perché è LA SOMMA CHE FA IL TOTALE….Questo per dirti che se sono la persona che sono oggi, lo devo alla vita che ho vissuto, nel bene e nel male…Quindi va benissimo così’….
Ad ottobre scorso ho partecipato alla “conferenza/show”, dal titolo “Stupiscimi”,dello scrittore Marco Cesati Cassin(studioso e scrittore che si occupa del destino, coincidenze e vite straordinarie). Dove ha presentato la mia storia.
Alla fine, c’era la gente che faceva la fila per parlare con me, stringermi la mano, per congratularsi con me, emozionata, con gli occhi lucidi, chiedendomi il numero per parlarmi, per avere consigli. È stata una cosa straordinaria. Poter trasmettere la carica, la voglia di lottare, di crederci sempre fino in fondo “soltanto” raccontando la propria storia è stata la più grande emozione da me vissuta.
Voglio che la gente capisca che tutto è possibile fino. In fondo….Che la pazienza è un albero amaro,ma sa dare dei frutti dolcissimi….
Raccontare la mia storia vuole essere un inno alla vita sempre e comunque ….Dare la spinta, l’input per poter fare quella cosa (viaggio o dichiarazione d’amore,insomma qualsiasi cosa).
5. Cosa vorresti dire a chi ha sempre un alibi per non partire?
La mia vita è stata meravigliosa, ho vissuto tutte le emozioni che un uomo può provare in tutta la sua vita: un’infanzia straordinaria, la morte dei genitori, la malattia, la pazzia…Il dolore fisico e mentale, la frustrazione di non trovar soluzione. La gioia della guarigione, grazie ad una persona che neanche conoscevo e di cui, molto probabilmente, non saprò mai nulla.
E il tutto in “soli” 35 anni di vita!!!!Non è fantastico?!?! E allo stesso tempo ho una grandissima responsabilità: star bene e far star bene le persone che incontro nella mia vita…Far star bene “Antonio”(nome di fantasia) il ragazzo che con la sua morte e il suo dono ha permesso tutto questo…E fargli girare il Mondo…Perché solo viaggiando si vive veramente…Se avete dubbi e paure sul prendere e partire ricordatevi che nella vita bisogna e far emozionare…Non importa cosa vi accada…Non mi porta se tutto è perduto…Se tutto è nero…Se tutto è buio….L importante è crederci sempre…Arriverà quel giorno che sarai così inebriato di serenità e felicità che tutto quello che hai vissuto ti farà sorridere…La pazienza ma sa dare dei frutti dolcissimi…Viaggiare è l unica cosa che vi farà guardare il Mondo con gli occhi di un bambino….