East London: Spitalfields e Angel – Islington Cosa non perdere a Londra
Sicuramente la mia parte preferita di Londra è ad est, non è una città dove vivrei con piacere, ma per diversi motivi, tra lavoro e famiglia, ci torno tutti gli anni. Il motivo per cui preferisco est credo che sia perché è in continua evoluzione, a distanza di un anno e un altro ci sono tante cose nuove. È una parte della città dinamica, lanciata verso il futuro e che difficilmente si contiene all’interno di stereotipi. Tendenze, sperimentazioni, luoghi poliedrici, che cambiano vibe dal giorno alla notte.
Ogni anno per qualche giorno dormo in zona est e quando non ho impegni di lavoro passo la giornata camminando e cercando di immaginare la mia vita lì.
Quest’anno ho dormito a Spitalfields ha davvero pochi metri dal famoso mercato, ho trovato il mio appartamento su Holidu, un comparatore di prezzi per camere che ti permette di trovare la soluzione più comoda per le tue esigenze.
Sicuramente il modo migliore per conoscere questo quartiere è arrivarci nel week end, vivere l’onda modaiola dei suoi ristoranti e dei suoi mercati.
Uno dei luoghi più alla moda del quartiere è il Sushi Samba un ristorante di sushi all’ultimo piano di uno dei nuovi grattacieli. Se non siete riusciti a prenotare settimane prima vi consiglio di salire su a bere un drink al loro bar panoramico e ordinare del sushi al bancone, oltre ad essere meno complicato spenderete decisamente meno.
Per restare tra cocktail e cucina asiatica il Som Saa è un ristorante thai e cocktalil bar con un ottima vibe, stile moderno e contemporaneo. Gunpowder è l’indiano più famoso della zona, piccoletto ma con una qualità di cibo davvero notevole. Per gli amanti dello street food, difronte al mercato di Spietalfields c’è un buchetto che vende noodle e street food thai, lo riconoscete per l’odore super invitante che emana, ha sgabelli alti vicino ad un bancone che corre tutto intorno al locale.
Il pub più famoso del quartiere è il The Ten Bells affollato ad ogni ora del giorno tutta la settimana, prepara anche dell’ottimo cibo da pub al piano superiore, mentre al piano terra si limita a distribuire la benamata birra a turisti e locals. Se non amate gli inglesi quando alzano il gomito vi consiglio di venirci in tardo pomeriggio invece che in tarda sera, sarà sicuramente più tranquillo.
Se avete voglia di cocktail bar di livello vi consiglio di allontanarvi di poco e andare da NightJar uno degli speak easy più buoni di east London, c’è, musica live tutte le sere e uno stile decisamente di inizio novecento. Questo bar ha un menu che vi farà perdere la testa, i cocktail sono divisi per epoca, pre proibizionismo, proibizionismo e contemporanei, sono molto articolati e con ingredienti inusuali, vi consiglio di chiedere supporto ad un cameriere spiegandogli quali sono i vostri gusti.
Il Spietalfields Market è aperto da mattina fino a sera, ma sicuramente la sua atmosfera migliore la raggiunge nel week end quando tante persone si dirigono lì per fare brunch e dedicarsi un po’ allo shopping. Ci sono principalmente due lati del mercato uno maggiormente dedicato al cibo, con diversi baracchini che servono ogni sorta di pietanza e l’altro lato più concentrato sullo shopping, che personalmente non trovo infinitamente originale, forse all’inizio c’erano prodotti più ricercati ora abbastanza nella media. Un’altra opzione è mangiare in uno dei ristoranti ai lati del mercato come il Market Tavern o il Blixen. La struttura del mercato è ovviamente ristrutturata da pochi anni e anche nella parte esterna ospita tantissimi negozi molto carini aperti tutto l’anno.
Se la vostra idea di mercato londinese si spinge verso qualcosa di più originale, magari vintage vi consiglio di dedicare qualche ora al Brick Lane Market la domenica e al Backyard Market lì sicuramente avrete modo di comprare qualcosa di originale ed unico
Con una bella passeggiata verso nord si arriva nel quartiere Angel Islington, un luogo particolarmente amato da chi cerca il vintage e il cinema d’essai.
Una zona davvero perfetta per lo shopping alternativo, la sua stradina più pittoresca il Camdem Passage, piccole boutiques, negozi vintage e tanti caffè presi d’assalto da chi come me lavora on line, ho adorato passeggiare lentamente guardando questo spaccato di vita dalle vetrine appannate. Di giorno ci sono tanti piccoli luoghi con delle bancarelle all’aperto vintage, dei piccoli mercatini delle pulci, che oltre vestiti vendono gioielli o oggetti della casa in stile “quello che c’era a casa di nonna”.
Di sera questo luogo si trasforma in offerte davvero uniche, ci sono diversi pub theatres, ossia dei piccoli teatri con il servizio di pub come il The Hen, il Chickens, o l’Old Red Lion. O cinema in cui servono da bere e da mangiare e che ovviamente proiettano film d’essai come il Screen in the Green.
In questo quartiere inoltre c’è un ristorante davvero unico nel suo genere, che a memoria non ho mai trovato in nessun altro luogo un ristorante afgano che si chiama Afghan Kitchen, il cibo è molto buono il locale piccolo e accogliente e ha prezzi contenuti, ma soprattutto vi regalerà un’esperienza unica di una cucina di cui si sa molto poco e che per il momento non sarà facilissimo da assaggiare in loco.
Se la giornata non è particolarmente fredda, meglio ancora se siete in estate, vi consiglio di dirigervi a est di Upper Street fino a che non incontrate un canale e di proseguire lungo al sua sponda. La prima parte del canale è popolata solo da alberi e qualche house boat, se come me la percorrete in autunno il vostro cammino sarà colorato da tantissime foglie dorate. Una passeggiata silenziosa, intervallata da qualcuno che corre o va in bicicletta fino ad arrivare in una zona del tutto moderna in cui grossi palazzi un tempo sicuramente dedicati alle fabbriche sono stati trasformati in uffici modernissimi. Vetrate enormi che finiscono nell’acqua. Pochi sono gli edifici dedicati ad uso abitativo. Incontrerete qualche piccolo caffè qualche asilo con progetti nei giardini molto colorati, un luogo sicuramente particolare e che io non mi aspettavo minimamente di trovare in quella parte di Londra.
Come dico sempre e come faccio ogni volta, quando si viaggia in una città così complessa come Londra, l’importante è perdersi.