I 3 segreti per viaggiare da soli: Coraggio, Fantasia, Curiosità.
I 3 segreti per Viaggiare da Soli
Gentilmente ispirati da Manu di www.my1stimpressions.com
[box style=’info’] Viaggiare da soli è una delle sfide della nostra vita. Ci sono persone che non saranno mai capaci di farlo, alcune che hanno costantemente bisogno di avere compagnia, e altre che lo hanno fatto una volta e non possono più smettere né di pensarci nè di rifarlo, di provare ancora una volta quell’irresistibile adrenalina che avevano provato quando erano sulla strada, da soli. [/box]
Per alcuni viaggiare ha un significato solamente se si viaggia da soli.
Sono tre i segreti per viaggiare da soli, tre ingredienti speciali: di coraggio, fantasia e tanta curiosità.
Coraggio
Per cosa? Per decidere finalmente di partire da soli, almeno una volta nella vita.
Fare un viaggio in solitario in posti dove non si conosce nessuno e rimanere da soli per del tempo richiede a volte il coraggio di prendere delle decisioni.
Per la strada si scoprirà poi che non si è soli…ma questa è un’altra storia.
Lasciarsi tutto alle spalle ed intraprendere un viaggio in solitaria significa essere totalmente in pieno controllo di ciò che si fa e delle proprie scelte, dei propri errori ed anche della propria solitudine. Significa diventare forte abbastanza da prendere delle decisioni o voler imparare a farlo..
Ogni volta che decido di viaggiare da sola, mi sento chiedere: Perché? E Come?
‘Perché?’ Ha in sé già una risposta, ovvero per il piacere di scoprire. Non ci si chiede il perché quando si viaggia, e questo è difficile spiegarlo a coloro che non lo fanno. E ‘Come?’ è anche peggio….Come? Come fanno tutti….passo dopo passo.
Ho menzionato la parola decisione spesso nell’ultimo paragrafo, perché credo che il coraggio abbia a che fare con le decisioni da prendere. Si deve essere pronti a prendere delle decisioni quando si viaggia da soli, e a volte questa è la cosa più difficile da fare, per la strada e nella vita. È un processo che aiuta a crescere.
La prima volta che ho viaggiato da sola avevo 23 anni e sono andata in giro per la Scozia per un mese. Sono riuscita a raggiungere persino le isole Orcadi. Ricordo il giorno in cui, a Johns’ O’Grat stavo aspettando il battello per Stromness, ho incontrato un viaggiatore olandese che mi ha raccontato della sua vita e del motivo per cui aveva scelto di chiamare ‘casa’ quelle isole lontano da tutto. Incuriosito, l’olandese mi aveva poi chiesto cosa stessi facendo lassù, e quando gli avevo detto che stavo viaggiando, lui mi aveva chiesto la mia età. Quando aveva sentito che avevo 23 anni, mi aveva risposto, pieno di stupore:“Wow, devi essere proprio coraggiosa per venire fin qui da sola alla tua età!’
Quando si ritorna dal prima viaggio da soli, il coraggio ci ha trasformati in viaggiatori…è questo il passo richiesto per iniziare a smettere di vedere il mondo con gli occhi del resto del mondo e di un semplice turista.
Fantasia:
La Fantasia è l’arma segreta più importante di un viaggiatore.
La fantasia ci aiuta a farci godere di ciò che stiamo facendo, di coloro che incontriamo e in generale ci fa apprezzare ed amare il nostro modo di vivere la vita.
In viaggio, la fantasia può aiutarci a risolvere quei problemi inaspettati che si incontrano sul cammino.
Amo associare la fantasia ai casi in cui qualcosa va male e si deve progettare il famoso Piano B. Di solito si è lì, da soli, qualcosa non è in riga con ciò che avevamo progettato, e si hanno solo due possibilità: o si rimane impietriti e spaventati da ogni possibile movimento che non sia stato pianificato, o si fa affidamento sulla fantasia, per creare velocemente un’alternativa e risolvere una situazione difficile.
Io amo i Piani B. Di solito quando viaggio finisco sempre per avere un piano dell’ultim’ora, dato che i miei piani vengono spesso scombussolati da fattori esterni che non posso controllare.
Adoro la sensazione di provare a fare qualcosa in situazioni avverse, come quando dovevo prendere l’aereo per Isafjordur sapendo che molto probabilmente sarebbe stato cancellato a causa della neve e progettando già una possibile alternativa per evitare di rimanere a Reykjavik e perdere così due giorni di viaggio.
Il tempo di arrivare all’aeroporto, e sull’autobus avevo già preparato tutto il piano B, che prevedeva, in caso di cancellazione del volo, di correre alla stazione degli autobus e prenderne uno per Vik, direzione Sud, dove avrei poi trascorso un paio di giorni. Era tutto pronto, e il volo per Isafjordur era stato anche cancellato infatti, ma in aeroporto lo stewart mi aveva suggerito di aspettare il pomeriggio perché lui sentiva che avrebbero riaperto l’aeroporto di Isafjordur. Quello è stato un momento cruciale del mio viaggio in Islanda. Per alcuni minuti non ho avuto la più pallida idea di cosa fare, se rischiare ed aspettare il pomeriggio, seguendo il sesto senso di uno sconosciuto che affermava che avrebbe smesso di nevicare a Nord dell’Islanda a Dicembre, o passare direttamente al Piano B che avevo programmato in tutti i dettagli in 15 minuti sull’autobus….e alla fine avevo optato per il rischio e deciso di seguire il consiglio del tipo e aspettare il pomeriggio. Quella è stata la migliore decisione presa nella vita….la tempesta di neve quel pomeriggio si era infatti placata ed ero così riuscita a raggiungere uno dei posti più belli della Terra.
La fantasia è tutto questo, è ciò che ti permette di usare i tuoi sensi per riuscire ad avere il meglio da quell’avventura straordinaria ed inimitabile che stai vivendo quando viaggi da solo.
Curiosità
La curiosità è la ragione fondamentale per cui io, e forse anche tu, viaggio da sola!
Siamo tutti nati curiosi per natura. Alcuni di noi lo dimenticano perché troppo impegnati con il lavoro e la loro vita quotidiana. Alcuni lo ignorano. Altri sono felici di non essere più curiosi, così possono concentrarsi sulla loro carriera e sul denaro, convincendo sé stessi che così facendo possono raggiungere la felicità.
Se si viaggia, e se si viaggia da soli ancora di più, ci si sente profondamente diversi da tutto ciò. Se si viaggia si è consapevoli della propria curiosità, e si è anche consapevoli del fatto che la propria curiosità impedirà di rimanere immobili in uno stesso posto a lungo. Tutto ci spinge a scoprire, vedere, controllare ed assaggiare e conoscere il mondo, è la nostra Natura che ce lo dice.
Quando si viaggia da soli la curiosità ci fa svegliare la mattina e ci fa proseguire il viaggio. Non importa come, né con chi, ci si deve solo alzare e partire, perché sappiamo bene che una volta per la strada siamo le persone più felice del mondo.
Viaggiare da soli è un eterno sentiero verso la scoperta. La curiosità è il mezzo che usiamo per raggiungere le nostre destinazioni, sia geografiche che umane. La curiosità è ciò che ci fa tornare più ricchi, e con tante storie da raccontare, che ci fa incontrare persone nuove lungo il nostro cammino, condividendo le nostre e le loro impressioni di viaggio. La curiosità è il nostro modo di viaggiare e di essere. Alcune persone viaggiano per affari, altre per shopping, altre per turismo. Io, tu, noi viaggiamo per curiosità!
Non male!
IL MIO CAPOLAVORO DI CORAGGIO E’ STATO IL MYANMAR IN 5 SETTIMANE NEL 2009 : DAL CONFINE CON LA CINA A NORD FINO A YANGON…DA SOLO CON GUIDE IN LOCO (E SEMI CLANDESTINE VISTO IL REGIME); VIAGGIANDO IN TRENI TIPO CARRO BESTIAME E TRAGHETTI UN VIAGGIO CAPOLAVORO CHE HA RICHIESTO UN ANNO DI PIANIFICAZIONE. E’ STATO IL MIO VIAGGIO-CAPOLAVORO
Stupendo che esperienza meravigliosa.
Viaggiare da soli? Ormai è come una droga per me…ne sono completamente dipendente