I soldi hanno un valore relativo
Uno dei motivi per cui tutti dovrebbero viaggiare zaino in spalla almeno una volta nella vita, è per avere la consapevolezza reale di che tipo di vita consumistica conduciamo ogni giorno.
Che L’Europa sia uno dei continenti più cari al mondo si sa, ma spesso nn se ne ha la giusta consapevolezza.
Strettamente legato a questo concetto c’è il senso comune che viaggiare costi, che sia un lusso per pochi, per gli stessi pochi che reputano un affare una settimana in un villaggio a 1000€, io 1000€ in viaggio li spendo in un mese!
Prova a capire il costo della vita negli altri paesi
Appena si arriva in un posto si ha bisogno di qualche giorno per ambientarsi al cambio, alla valuta locale; i primi giorni si passa il tempo a dire frasi tipo “70 pesos sono 4 euro, quindi costa molto meno che in Italia”, poi dopo poco si smette di ragionare in euro e si passa alla valuta locale.
Dopo poco i discorsi diventano “se per dormire spendo 120 pesos, e il taxi ne costa 240, prendo il bus pubblico” anche se per noi 240 pesos magari sono solo 10€.
Viaggiando backpacker ci si adegua al costo della vita locale.
Anche se in fondo è solo una parentesi temporale, è un bel bagno di realtà, capire che enorme potere di acquisto si ha con pochi euro in purtroppo molti paesi del mondo se adeguiamo i nostri standard a quelli della classe media di un paese in via di sviluppo. Dopo poco il concetto di caro o economico non sarà riferito al nostro standard di vita in Europa, ma a quello locale e, almeno a parer mio, si inizia a dare un senso diverso ai soldi e alla nostre abitudini.
Più a lungo si viaggia, più paesi si girano e più consapevolezza di dove ci sta portando il consumismo, si ha. Non voglio esprimere un concetto politico, è solo un osservazione sociale. Come è possibile che nel 70% del mondo con 5€ puoi fare un sacco di cose e io a Roma non mi riesco neanche a comprare una birra?!
Di sicuro sarò estremista nella mia riflessione, ma a volte penso che chi attraversa l’oceano per chiudersi in un resort con standard europei farebbe prima ad abbonarsi a National Geographic, ognuno con le dovute misure, magari non estreme, dovrebbe cercare di conoscere e comprendere davvero il popolo che visita. E il popoli si conoscono dal basso, dai mercati, dai bus affollati, dalla strada, di certo non dal resort con piscina!
Il valore dei soldi quando ritorniamo.
Non sono una figlia dei fiori, non lo sarò mai e credo che sia anche un atteggiamento anacronistico, però forse avere semplicemente una consapevolezza in più di quanto sciupiamo e dissipiamo i nostri risparmi sia già un passo avanti.
Ovviamente in questo periodo tutti ricicciano il tema della crisi, ma in realtà è solo un elemento circostanziale legato ad un periodo storico. Magari oggi giorno, non abbiamo la stessa disponibilità di un tempo e decidiamo che fare un aperitivo a 10, 12€ (a Roma questi sono i prezzi) sia troppo per le nostre tasche, invece è troppo in senso assoluto!
Per quanto riguarda la mia esperienza personale, viaggiare low cost per 2- 3 mesi l’anno mi ha portato a riflettere di più su come scelgo di allocare il mio denaro. Di sicuro non vivo low cost a Roma, ma magari penso di più ad un vestito nuovo, una cena fuori o se prendere l’altra velocità o l’Intercity per scendere a casa dai miei. L’optimum nella vita non esiste, ma credo che qualsiasi esperienza o incontro che inneschi un dubbio sul tuo stile di vita sia quella giusta da seguire.
bellissimo post. e sono d’accordissimo. quando racconto in giro dei miei viaggi la gente mi dice sempre “ma sei sempre in giro, come fai? da dove li prendi i soldi?” io penso solo di essere brava a organizzarmi il viaggio e a saper spendere poco. e considera che una delle mie mete preferite è la scandinavia, quindi non proprio paesi low cost 🙂
Grande Michela, è interessante questa cosa della Scandinavia Low Cost, ma ci vai in solitaria, perché non ci scrivi un pezzo e me lo mandi a info @ Viaggiaredasoli.net