Il Grande Sogno di Matteo Pennacchi

Il Grande Sogno

Il giro del mondo senza soldi e senza bagaglio

di Matteo Pennacchi

Il Grande Sogno narra del Giro del Mondo senza soldi e senza bagagli compiuto qualche anno fa da un mio carissimo amico – Matteo Pennacchi, se non l’avete mai letta questa è la sua intervista. Un’avventura straordinaria, sottoposta al Guinness dei Record, ma poi trasformata in una sfida sociale, fatta di umanità ed esperienze di vita intorno al mondo. Una corsa contro il tempo, una scommessa con se stesso e via, sulla strada, con mezzi di fortuna, a bordo di camion, treni e navi attraverso i continenti; Cosa non ci si inventa per riuscire a sopravvivere quando si è giovani e si insegue un sogno… e sono i giochi di prestigio sulla Transiberiana in cambio di qualcosa da mangiare, i container pieni di frutta e verdura da bagnare in cambio di un passaggio in nave, gli amici che uno si fa lungo il cammino, disposti a offrire ospitalità.

La scommessa era di viaggiare per il mondo senza soldi, solo con marsupio contenente passaporto, spazzolino e articoli stampa pubblicati prima di partire. E la sfida quella di ricevere ogni giorno vitto, alloggio e trasporto per andare avanti.

La prima edizione del libro è uscita in Italia, Francia, Canada e Germania, riscuotendo molto successo. Oggi esce la nuova versione, arricchita e pubblicata anche in Inglese.

Oltre al racconto di questa incredibile avventura intorno al mondo, troverete spunti e idee per il vostro prossimo viaggio. E per chi vuole intraprendere un Giro del Mondo, questo libro sarà il vostro manuale!

Ho chiesto a Matteo se fosse ancora oggi possibile compiere un’impresa del genere, realizzata nel 1998. E mi ha risposto:

“Viste le restrizioni post 11 settembre e la diffidenza per paura di attentati, probabilmente alla dogana di Los Angeles non mi avrebbero fatto entrare nel Paese, non sarei potuto salire a bordo dei cargo per attraversare Pacifico e Atlantico, e forse in Cina mi avrebbero arrestato per vagabondaggio.  Al contrario però, grazie ai social network forse la mia sfida sarebbe stata più semplice, perché avrei potuto promuoverla su internet e trovare contatti e aiuti molto più facilmente. Di certo con le nuove tecnologie, non avrei corso il rischio – o il lusso – di potermi perdere.

Fatto è che il giro del mondo senza soldi è stato per me una grande scuola di vita. Non solo per la sfida economica e logistica, ma soprattutto perché sono riuscito a realizzare un sogno e a provare attraverso le esperienze vissute, che esiste una fratellanza e una compassione tra la gente e che, con un sorriso e molta inventiva, si possono fare grandi cose”.

A chi acquista il libro, darò il contatto di Matteo per consigli di viaggio 😉

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