IL VERSO DEL CANE di Cristiano Camaur
IL VERSO DEL CANE
di Crisitano Camaur
Il titolo del libro si riferisce alla voce interiore di ogni cane, che troppo spesso percepiamo solo come un suono fastidioso da spegnere immediatamente e che nasconde invece profonde verità che non sappiamo e non vogliamo ascoltare.
Il verso del cane, metaforicamente è quella voce interiore dei “cani” che siamo anche noi nei nostri disagi, nei rapporti interpersonali, nei faccia a faccia con le nostre fatiche, con le paure, la solitudine e le distanze tra di noi, che un essere umano non sa spiegare o che cerca invano di raccontare ai propri simili. Questa raccolta contiene le mie verità, quelle di un cane qualsiasi che cerca di esprimersi tramite il suo verso (e i suoi versi), che lo rende simile e diverso in mezzo agli altri, da solo e in compagnia contemporaneamente. È una raccolta di riflessioni su quelle piccole distanze fisiche e cerebrali tra noi, sfumature spesso impercettibili che compongono la nostra quotidianità, così microscopiche che il più delle volte tendiamo a definirle “piccolezze” ma che con un’analisi più attenta si possono rivelare dinamiche importanti nell’inserimento sociale di un individuo. Contatto e distanza sono i punti chiave dell’opera.
Questa è la mia prima raccolta di poesie, testimonianza di una serie di trasformazioni personali, avvenute durante il
corso di questi ultimi tredici anni di vita, dalla mia crisi post-adolescenziale fino ad oggi. Un susseguirsi di
cambiamenti importanti documentati sotto forma di versi.
Il libro contiene riferimenti al luogo in cui sono nato e cresciuto, Cormòns, specialmente al monte Quarìn (rilievo
che sovrasta la cittadina), a cui mi sento molto legato.
Cormòns è una località ricca di posti suggestivi e spesso nascosti, che sfuggono all’occhio distratto dalla
quotidianità, luoghi che mi hanno anche ispirato nella realizzazione di molti versi e che testimoniano il mio stretto
rapporto con la natura.
Incontrerete versi che delineano il mio punto di vista nei confronti della società attuale e del tipo di sviluppo a cui i giganti del mondo ci vogliono abituare ad ogni costo, a discapito proprio della natura (e quindi nostro) alla quale invece oggi dovremmo sentirci legati più che mai e a cui dobbiamo la nostra semplice esistenza.
Il ritmo di vita frenetico odierno, il tempo che è diventato la merce più rara in circolazione, la distanza tra noi esseri
umani, sempre più marcata, sono i segnali di una società che a mio avviso sta andando nella direzione sbagliata.
Cristiano