La maggior parte dei turisti vuole viaggiare in modo più sostenibile
Nel rapporto del 2023 per un mondo del turismo più sostenibile, stilato da Booking.com e basato sulle risposte di oltre 33.000 viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo, si è scoperto che la grande maggioranza dei turisti desidera oggi poter viaggiare in modo più sostenibile a livello ambientale.
Circa il 78% dei partecipanti ha espresso l’intenzione di viaggiare in modo sostenibile nei prossimi 12 mesi. E potrebbe sorprendere sapere che questi stessi viaggiatori sarebbero disposti a pagare un prezzo maggiore per una vacanza più ecocompatibile.
I numeri del sondaggio di FloWater
Risultati simili erano già emersi da un sondaggio commissionato da FloWater, azienda del Colorado impegnata nello sviluppo di soluzioni alternative alle bottiglie d’acqua in plastica monouso che siamo abituati a usare ogni giorno (e anche a buttare senza porci troppi problemi sul loro riciclo).
Circa il 60% dei viaggiatori con un reddito annuo superiore a 100.000 $ ha affermato di essere più incline a scegliere una sistemazione improntata alla sostenibilità, sottolineando l’importanza della possibilità di poter scegliere fra più opzioni rispettose dell’ambiente.
La sostenibilità ambientale applicata al turismo
Nel momento della pianificazione delle vacanze, la sostenibilità sta diventando quasi importante quanto la bellezza dei luoghi da visitare. In risposta all’incremento della domanda per un turismo più “green”, alcuni hotel hanno predisposto alcuni “punti di distribuzione d’acqua” all’interno delle proprie strutture, al fine di eliminare del tutto le bottiglie usa e getta. Sulla stessa scia, molti tour operator hanno cominciato a distribuire contenitori riutilizzabili agli ospiti all’inizio del loro percorso (ad esempio borracce in alluminio).
Quanto è difficile cambiare le cattive abitudini
A fronte dei dati appena visti, l’aumento della domanda di oggetti in plastica monouso per fini alimentari, a seguito della pandemia di COVID-19 (e per ragioni di sicurezza sanitaria), ha rappresentato un grave passo indietro per quanto riguarda la sostenibilità.
A testimonianza di tutto ciò, nel 2021, l’Istituto per l’Ambiente della Thailandia ha rilevato che i rifiuti di plastica prodotti nel Paese sono aumentati di quattro volte, passando da 1.500 a 6.300 tonnellate al giorno. I danni annuali che la plastica provoca all’ecosistema marino ammontano invece a 13 miliardi di dollari: anche se le conseguenze non ricadono direttamente sul grande pubblico (specialmente in Italia), questi dati mostrano quanto poco sia il tempo a disposizione per far fronte a questa nuova sfida.
Vacanza sostenibile, quanto mi costi?
I dati raccolti da Booking.com hanno evidenziato come sia ancora l’aspetto finanziario a influenzare principalmente le decisioni dei turisti. Circa il 76% dei partecipanti ha affermato che i costi crescenti e la crisi energetica globale stanno influenzando il budget riservato alle ferie. Quasi la metà di questo 76% ha poi aggiunto che le “opzioni” sostenibili sono troppo costose.
A fronte di un’aliquota di persone che non sembra essere nelle condizioni per scoprire il mondo in una maniera più attenta all’ambiente, il 43% dei viaggiatori è disposto a pagare di più per vacanze con certificazioni green. A livello teorico, inoltre, l’apertura verso opzioni più sostenibili è ancora superiore, visto che il 74% ritiene che sarebbe importante viaggiare in modo più sostenibile.
I “problemi” del turismo sostenibile
Al contempo, il rapporto ha evidenziato gli ostacoli che rendono difficile viaggiare in maniera meno impattante, tra questi la presunta mancanza di opzioni praticabili per ridurre il carico ambientale e l’incertezza su quali siano le scelte che effettivamente vanno nella direzione della salvaguardia dell’ambiente e del sostegno alle comunità locali.
Il campione coinvolto nel sondaggio non ha avuto timori a esprimere la propria diffidenza verso le credenziali e i certificati green presentati da certe aziende.
Alcune soluzioni però sembrano di facile applicazione e sono già la “normalità per alcuni turisti”, almeno a giudicare dal fatto che il numero di persone che spegne l’aria condizionata o che riutilizza gli asciugamani in hotel (o in altre sistemazioni) è aumentato rispetto al 2022. Inoltre, più della metà dei partecipanti (55%) porta con sé una bottiglia d’acqua riutilizzabile durante i viaggi.
Un aspetto che risulta ancora ancora oggi molto critico nel percorso verso un modo di viaggiare più sostenibile riguarda il trasporto. Il turismo causa circa l’8% delle emissioni globali di gas serra, e i trend sono in aumento. Secondo il rapporto, però, circa il 43% dei viaggiatori programma le proprie vacanze in modo da poter camminare, andare in bicicletta o utilizzare i mezzi pubblici locali, evidenziando la volontà di ridurre l’impatto sull’ambiente.
Come risparmiare per viaggiare in modo più sostenibile
Per coloro che cercano alternative sostenibili, anche se più costose, c’è un modo che può aiutare ad ottenere offerte più convenienti. Si tratta della VPN: questa rete privata virtuale consente di cambiare la propria posizione digitale, collegandosi a un server con IP straniero, per trovare offerte migliori sulle piattaforme che confrontano i prezzi di hotel, voli aerei, ecc.
Nonostante l’interesse crescente, il settore dei viaggi si trova ancora oggi di fronte a barriere significative che impediscono di raggiungere una reale sostenibilità. La percezione comune è che manchino opzioni davvero sostenibili, e il clima generale di sfiducia verso i “bollini green” non rema sicuramente a favore della causa. Nonostante ciò, è innegabile che giorno dopo giorno ci siano dei miglioramenti: dopo tutto, se la consapevolezza del grande pubblico è la vera molla per il cambiamento, i numeri ci dicono che sempre più persone hanno voglia di fare la loro parte per un mondo più sostenibile, anche quando viaggiano.