Lencois Maranhenses e Delta do Parnaiba, perché visitare il Nord Est del Brasile
Credo che ogni persona abbia, associato ad un paese, un luogo iconografico o quanto meno desiderato, credo sia abbastanza fuori dal comune, ma io del Brasile ho sempre avuto il pallino di visitare i Lencois Maranhenses.
Perché? Forse perché me ne parlò anni fa un mio amico in maniera molto appassionata e pensai che se un luogo riusciva ad appassionare lui così tanto doveva essere molto speciale.
La parte nord del “Nord Est” del Brasile, è una regione molto intensa, difficoltà degli spostamenti, clima caratterizzato da forte caldo o grandi piogge, silenzi, spazi sconfinati, tutto con un tocco di forrò e frutta tropicale. Il mio itinerario è iniziato da Jericoacoara, un magico paesino tra le dune del Cearà, Una delle avventure più elettrizzanti che si può fare a Jeri è esplorare le dune in 4×4 fino a raggiungere immense lagune di acqua dolce nelle quali rinfrescarsi. Non si sono mezzi pubblici che collegano Jeri con il delta del Parnaiba, al massimo si può arrivare a Barreirinhas e visitare direttamente i Lencois, ma si perde una gran parte del viaggio.
Io mi sino affidata a Gekos, perché come dicevo in un post tempo fa, a volte con l’ossessione di effettuare tutto il viaggio indipendentemente si perdono delle esperienze molto piacevoli e non si ottimizzano i tempi.
Ho percorso tutta la spiaggia di Jericoacoara in direzione nord in jeep 4×4, attraversando quello che si chiama il bosco dei manghi secchi (mangue seco), fino ad arrivare alla laguna di Tatajuba, da quel punto si gode una bellissima vista delle dune. Si attraversa tutto un mondo, di pescatori di gamberi che vivono sulle sponde di grandi estuari, paesini come Camocin, Cajueiro da Praia, ci sono punti in cui la jeep viene caricata su enormi zattere a motore che si occupano del trasbordo sulla riva opposta. Dopo due ore di strada asfaltata di arriva a Parnaiba, la città che si affaccia sul delta dell’omonimo fiume. Verso la fine dell’800 era un porto di enorme importanza data la produzione di cera da cosmesi della zona limitrofa. Quando l’industria cosmetica ha sostituito la cera con altri prodotti la città ha vissuto un crollo economico ed è caduta in degrado, stato nel quale permane tutt’oggi. Si possono notare i resti di bellissimi palazzi d’epoca.
Il delta do Parnaiba
Non ci sono barche pubbliche che attraversano il delta del Parnaiba, poiché l’ultima è affondata una notte il cui il proprietario era particolarmente ubriaco, l’unica maniera di esplorarlo è con una barca turistica. Quando l’ho visto io ero l’unica turista, nel senso che ero proprio l’unica, c’ero solo io! Ammetto che questo infinito lusso ha contributo a farmi appassionare a questo luogo in modo particolare.
Comodamente seduta a fianco a Francisco, il mio “motorista“, le gambe che sfioravano l’acqua, l’ombra del tendalino che mi proteggeva da una forte insolazione, il rumore del motore e la mia go pro che filmava tutto. Il delta è una vera e propria selva, è un clima totalmente tropicale, non siamo lontani dall’Amazzonia e si vede, quando la barca si ferma i mosquitos ti mangiano viva in un minuto, quindi consiglio di prevenire il banchetto di sangue. Il delta è ovviamente una zona paludosa, l’acqua è salmastra e più ci si avvicina all’oceano e più si sala, questo permette una varietà di vita molto diversa, si passa dai piragna e delfini di fiume ai pesci gialli (quelli che tendenzialmente si mangiano in questa zona di mondo), ma il fondale sabbioso è perfetto per i gamberi e i granchi, ci sono dei granchi enormi, in questa zona di pescano per esportarli in tutto il Brasile. Lungo il tragitto si incontrano delle isole di sabbia dorata, immensi promontori completamente isolati e vuoti, ogni tanto delle strutture che proteggoni i pescatori di notte durante le piogge, è come vedere i segni dei fantasmi, perchè si vedono i segni della vita di gente che non si incontra mai.
Mi avevano detto che avrei passato la notte nell’isola di Tutoia, mi aspettavo un piccolo paesino, poi la mia barca si è arenata sulla spiaggia, verso il tramonto, mentre dei bambini giocavano a pallone, due anziani pescatori sistemavano le reti ed un giovane mostrava la sua virilità corredo in modo sulla sabbia. “Lì, mi da detto Francisco, quella è la tua pousada, ” ci sono arrivata dalla spiaggia un giardino costellato di statue di terracotta a grandezza naturale raffiguranti donne brasiliane intente a lavorare e a prendersi cura dei
bambini, palme, una piccola piscina e le stanze una accanto all’altra con il proprio balcone con amaca. Pousada Jagada, direi fortemente consigliata, non mi aspettavo di trovare un posto così accogliente nel mezzo del nulla! Ha anche il wifi. – Per cenare dove vado? chiedo al proprietario, – scendi in spiaggia e vai 15 metri a destra, sembra che non ci sia nessuno, ma quello è un ristorante!- Ed è così che ho mangiato dei buonissimi gamebri all’hananas senza sapere cosa avevo ordianto prima che mi fossero serviti!.
Lencois Maranhenses
Il tragitto per Barreirinhas alterna lunghi tragitti sterrati guadando pozze a asfalto caldo, in due ore e mezzo si arriva a destinazione, Posada do Rio, non ho capito perché si chiamava così finché non mi sono fatta una passeggiata in giardino. La pousada affaccia propprio sul fiume e sulla riva ci sono tavoli sedie e la possibilità di ordinare da bere, ho trascorso la mattianta vista rio a scrivere. Da Barreirinhas partono tutte le escursioni peri Lencois Maranhenses, ho scoperto che ci sono due turni, uno la mattina alle 9 e uno il pomeriggio alle 14.30, io sono capitata nel secondo. Per raggiungere i Grandes Lencois è necessario circa un oretta di pozze e sterrato, come di cono inBrasile “aventura” , in effetti lo è stata e anche piuttosto divertente. I Lencois non sono percorribili in macchina perchè sono protetti in quanto parco naturale, così si dovranno esplorare a piedi. E’ una bellissima passeggiata, purtroppo non ti permette di dedicare il tempo necessario in quanto le ore sono poche e forse anche per evitare che i visitatori si perdano in uqesto enorme deserto tutto uguale. Le lagune tra i grandes lencois sono balneabili, alcune di essere sono molto chiare, altre hanno un fondale un po’ più melmoso, ad ogni modo l’acqua è dolce e pulita in quanto è solo acqua piovana. La sabbia è stupenda, passeresti ore a toccala o a giocarci con i piedi. Se siete fortunati con il tempo, visitando il parco di pomeriggio si può assistere ad un bellissimo tramonto.
Da Barreirinhas inizia il Rio Preguica che conduce fino al mare. In lancia il tragitto è molto piacevole, anche questo è piena foresta tropicale, ci sono tantissime varietà di uccelli, scimmie e piante esotiche. Procedendo verso il mare sulla destra si incontrano i Pequenos Lencois, anche qui bagni nelle lagune e corse sulle dune, forse al sabbia è un po’ più dorata; ancora più avanti incontriamo il grande faro di Mandacarù, il paesino è molto spoglio e totalmente adattato al turismo, non so quante persone ci possano realmente vivere, ma ammetto che l’artigianato è molto interessante. Dal faro si vede una bel panorama, una visione top del delta, con dune e oceano in lontananza.
L’ultima tappa è Caburé, anche esso una duna sulla sponda del rio Perguica, ci sono diversi ristoranti, è possibile rifocillarsi dal lungo cammino, poi, onestamente non me lo aspettavo, scavalchi la duna e ti trovi oceano pieno! Arrabbiato, ruggente, freddo oceano! Il vento è impegnativo, così come il rombo dell’acqua , ma siamo in Brasile l’oceano chiama sempre. La spiaggia è sconfinata di sabbia bianca, finissima, il sole è forte tanto che non si riesce a tenere gli occhi aperti senza lenti. Questa è stata la mia ultima esperienza del Maranhao, uno di quei momenti in cui ti penti di dover prendere un aereo e vorresti solo rimanere nel nulla più assoluto a fare assolutamente niente!
Personalmente non ci sono andata, purtroppo aggiungerei, ma mia hanno detto che a pochi km c’è il paesino di Atins, un bellissimo luogo a metà tra mare e rio, decisamente fuori dagli itinerari di massa, tutte le persone che me ne hanno parlato dicono sia un paradiso di natura incontaminata, che dire.. la prossima volta ci torno, voi, prendete nota!
Di solito la via del ritorno da Lencois è Sao Luis la capitale del Maranhao, ci sono moltissimi bus al giorno da Barreirinhas, ti vengono a prendere nella pousada e ti lasciano in pousada, comodissimo direi! Il tragitto è bello lungo, circa 5 ore, se avete tempo consiglio una giornata per scoprire il centro storico di Sao Luis, sono molto famosi i suoi azulejos, in epoca barocca era un grande cerntro di commercio.
Ciao Francesca!
Complimenti! Hai scritto moltissimo bene sul mio Paese!
Mi è piacciuto sentirti!
Sono brasiliana e sono andata in Italia 2 volte. Sempre viaggio da sola! Conosco la gente, la terra, la língua, la cultura.
Da bambina sono appassionata d’Itália.
Mi dispiace perché il mio italiano è ancora debole!
Un abbraccio!
Rosana.
Grazie, adoro il tuo paese, spero di tornarci presto
Ciao, volevo andare ad agosto nel maranhao.
In particolare, dopo un giro sul tra iguazu, rio e san paolo, pensavo di andare da Fortaleza a Sao Luiz. Ho circa 8-10 gg per fare quel tragitto, come lo organizzeresti? pensavo a 2 notti a fortaleza, 3 a jeri e poi….chiedevo a Te!
Ultima cosa, per gli spostamenti e gli alloggi si trova sul posto o consigli un po di organizzazione da casa?
grazie mille
Guarda io Fortaleza e Sao Luiz nn conosco, sul maranhao io qcs prenoterei dato che è altissima stagione, io ci sono stata a febbraio c’era poco turismo. Spostamenti dipende quelli che fai, il giro che trovi scritto qui sopra era in 4×4 quindi ovviamete prenotato in anticipo.
ciao Franscesca,
hai dei contatti o suggerimenti x organizzare la rotta delle emozioni da Jeri a Sao Luis
grazie mille
Io una parte l’ho fatta da sola e il resto con Geko Adventures