rimanere delusi dal viaggio.

Manuale per rimanere delusi dal viaggio.

[box style=’note’] – “Fra, Ti è mai capitato di stancarti di viaggiare poiché vedi solo brutte repliche? Vedere una spiaggia stupenda ma averne negli occhi un’altra ancora più bella vista in un viaggio precedente? Od una montagna, una strada, un’atmosfera.”-

–  “No mai, neanche una volta, che orrore, spero che non mi capiti mai”- [/box]

E’ andata pressappoco così una conversazione estemporanea con una mia amica, poi quelle sue frasi sono rimaste nei miei pensieri, ho continuato a pensarci sopra insistentemente per ore?

Trovare brutte copie del mondo, avere i luoghi icona.. tutte cose alle quali non ho mai pensato, eppure ho visitato 53 paesi..

Per rimanere delusi del mondo basta cercare le eccellenze!

rimanere delusi dal viaggio.

La maggior parte delle persone, mi chiedono “quale è il paese che ti è piaciuto di più?”  odio questa domanda, mi fa innervosire, ma come si fa a rispondere? E’ come chiedere, vuoi più bene a mamma o a papà?

Se si cerca il “più” si rimarrà delusi tutte le volte tranne una .

Credo che ogni viaggiatore non cerchi il posto più bello, la spiaggia più bianca, la chiesa più ricca, non siamo surfisti alla ricerca dell’onda perfetta.

Quello che spinge una ricerca e il viaggiare non è l’eccellenza è la curiosità.

Non necessariamente il Caraibi sono più belli dell’ Oceano Indiano, o l’Himalaya più bello delle Dolomiti, sono diversi, è quello il bello è li la sfida.

Si esplora per la sensazione che si ha quando si vede un posto nuovo, eccitazione mista a stupore.

Lo stupore è per la diversità per concetto di “altro “ non di più bello del mondo, poi ovviamente ognuno ha le proprie preferenze, io preferisco la Sicilia alla Sardegna, le Ande alle Alpi, ma sono criteri soggettivi, mai assoluti.

restare delusi dal viaggio

Non esiste il posto più bello o il viaggio più bello, noi siamo diversi in ogni viaggio. Ci sono viaggi che hanno significati diversi, domande diverse e anche risposte diverse è quello che rende ogni viaggio ognuno unico e irripetibile. Io sono una che torna nei posti che ama, non tutti i viaggiatori lo fanno, ma a me piace da morire,  vedere un luogo tante volte non è mai la stessa cosa, non ti da mai la stessa sensazione,

Quindi credo che l’errore sia aspettarsi che ogni viaggio sia migliore del precedente, forse sarete diventati più bravi in qualcosa, forse non farete più gli stessi errori, si può imparare, nella vita e nei viaggi, ma nessuno ti assicura che quello che verrà dopo sarà meglio o peggio, sarà semplicemente nuovo!

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5 comments on “Manuale per rimanere delusi dal viaggio.
  1. Concordo con tutto ciò che hai detto =)
    Il modo migliore per rimanere delusi da un viaggio è non saper viaggiare davvero. Per molte persone il viaggio non è altro che la vacanza di una manciata di giorni da qualche parte, che sia un resort, hotel più escursioni organizzate, tutti i musei di una città in due giorni, crociera: insomma, le solite cose. Anche se magari lo dicono, in realtà non prestano molta attenzione al luogo, alle persone e alla cultura che visitano, ma solo alla propria vacanza/relax/confort, perciò è logico che se qualcosa non va per il verso giusto sentono che il viaggio non è andato come volevano o addirittura è stato rovinato. Basta anche solo una stanza d’albergo che non è perfetta…
    Per non parlare di chi deve seguire tassativamente una tabella di marcia! E’ chiaro che se ti programmi ogni minuto della giornata è facile che un minimo inconveniente ti incasini tutto il resto, per cui perdere un treno diventa quasi la fine del mondo: conosco persone che restano nervose per tutto il resto del viaggio dopo una cosa del genere! Quando è successo a me ho fatto spallucce: “prenderò il prossimo!” ;P

    P.s. Non voglio farmi pubblicità, però “sono nata” da pochissimo e mi piacerebbe che facessi un salto sul mio nuovo blog quando puoi visto che apprezzo molto come e cosa scrivi e che anche vedere il tuo sito mi ha fatto venir voglia di darmi da fare anch’io! =D
    Potresti giusto trovare un tema diverso ogni cinque minuti perché me lo sto scegliendo 😛
    Un saluto!

  2. Articolo interessante. Su alcuni punti non sono troppo d’accordo, la domanda “vuoi più bene alla mamma o al babbo” non è sciocca, dunque non lo è neppure “ti piace di più questa o un’altra spiaggia”; rispondere spingerà al ritorno negli stessi luoghi, pratica che amo molto e che alterno alla scoperta di destinazioni nuove. Non cerco lo stupore misto all’eccitazione, base emotiva del marketing più manipolatorio, traghettata nell’ultimo decennio in politica e perciò divenuta particolarmente antipatica. Mi piace scoprirmi più bravo nello scegliere le destinazioni più confacenti, nel sapermi districare meglio, evitare gli errori del passato. Chiara, mi piace il tuo commento

      1. Le domande pregnanti, che fanno evolvere la personalità, sono quelle alle quali per essere sinceri si deve dare una risposta socialmente sconveniente ed emotivamente disturbante, che costringe ad accettare eventualmente anche la propria crudeltà..
        Ai bambini, che le troverebbero agghiaccianti, le si risparmiano.
        Stupide queste domande certamente non sono, semmai è stupido formularle alla persona e nel momento sbagliato.
        Nel suo piccolo, anche la domanda “ti piace di più questa o quella spiaggia?” può costringere a risposte socialmente sconvenienti, deludendo le aspettative di chi ci accompagna, ma fa emergere distintamente il desiderio autentico rispetto a un generico e sfuggente: “ciascuna ha la sua bellezza” e ci induce a scegliere di ripetere piaceri gratificanti piuttosto che allungare la lista delle esperienze da vantare

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