Mi geolocalizzi un libro? Con Rizzoli libri su FourSquare
Su Twitter ho l’abitudine di seguire le case editrici, la dimensione libro mi fa ancora sognare moltissimo, quando poi si parla di libri e viaggi insime raggiungo l’apoteosi. Sono una di quelle che sceglie una meta di un viaggio perché descritto bene in un libro.
Ieri un post di Rizzoli Editore ha attirato la mia attenzione, parlava di libri su Foursquare! Cosa? un libro gelocalizzato? Che vorrà mai dire?
Seguire i luoghi di un libro attraverso la geolocalizzazione, capire esattamente il punto dove è raccontata una scena, dove viveno i personaggi, passare dal piano dell’immaginato al piano del reale.
Ho iniziato ad informarmi di più sul progetto edito da Rizzoli e Foursquare, l’idea è quella di creare degli itinerari dietro ai libri, dei percorsi che possono essere salvati e rivissuti varie volte.
Da quello che ho capito per il momento sono entrati nel circuto libri contemporanei, ad esempio La Ragazza che Toccava il Cielo di Luca di Fulvio ambientato tra Roma e Venezia o La Donna di Troppo di Enrico Pandiani, che ci fa vivere Torino. Ma pesavo a quanto sarebbe bello rendere reali anche i calssici della letteratura, magari quei libri che tutti hanno letto da ragazzi, quelli che, diciamo la verità, ci obbligavano a leggere al liceo, che capisci quanto formino la tua mente solo una volta diventati “grande”.
Sono appena arrivata a Napoli, a casa dei miei, una città verso la quale ho sempre sentimenti contrastanti, [ la amo, ma non ci vivrei]. Per me è da sempre uno dei posti più poetici del mondo, mi immagino sempre mille storie mentre passeggio a testa in su, forse perchè non ci vivo da 15 anni. Pensavo a quanto potesse essere bello geolocalizzare anche libri come Il Ventre di Napoli di Matilde Serao o Il Resto di Niente di Enzo Striano (da cui l’omonimo e bellissimo film) un libro che amo particolarmente sulla vita di Eleonora Pimental Fonseca, o come amo specificare io, sulla vera essenza della napoletanità. So che sto facendo un volo pindarico, ma geolocalizzare i classici avvicinerebbe anche il mondo dei ragazzi alla nostra storia letteraria, si potrebbe fare un viaggio in Sicilia sulle orme di Malavoglia con uno smart phone (non male per una classe di ragazzini).
Credo che i miei viaggi in Argentina, in Patagonia, siano senz’altro stati delle geolocalizzazioni mentali dei racconti di Sepulveda e Chatwin, sarebbe stato bellissimo ricevere dei suggerimenti tramite il mio account foursquare, credo che sarei anche andata a mangiare un asado nei luoghi del libro se solo avessi saputo quali erano!
Ok questo progetto mi ha esaltato, non vedo l’ora di leggere un libro gelocalizzato e viaggiare contemporaneamente.