Come Viaggiare da soli ad Hong Kong
Chi mi legge sa che non consiglio spesso di viaggiare da soli nelle grandi città, ma a volte ti capita, in questo caso per necessità di piano voli. Viaggiare da soli ad Hong Kong una delle gradi metropoli dell’Asia, un mondo a parte, un paradiso dorato in un mondo rurale.
Facilità di movimento
Ad Hong Kong vivono più di 10.000 milioni di abitanti, orde di cinesi, europei, statunitensi, tutti intenti nei loro progetti business e acquisti compulsivi. Ti immagini già un caos devastante, ore di attese per raggiungere l’altro capo dell’isola, traffico senza sosta, invece no!
I trasporti di Hong Kong, sono non solo a misura d’uomo anche a misura di turista, infatti esistono tessere di trasporti che durano un giorno o 3 incluso il treno da e per l’aeroporto, perché dopo tutto lo sa anche l’ente del turismo che bastano 3 giorni pieni per vistare la città!
Non è poi così cara
Sono tre gli elementi che classificano una città in cara o non cara: alloggio, trasporti e cibo.
Ovviamente tutte queste 3 cose, se si vuole, si possono trovare di livelli altissimi, adatti solo ad una piccolissima nicchia di persone sulla terra, ma se non si può si trovano per tute le tasche.
Se proprio dovessi metterle in prospettiva direi che la cosa più cara tra le tre è proprio dormire, perché anche se si sceglie di dormire in ostello un posto letto può arrivare a costarti più di 20€ soprattutto se passate ad Hong Kong per il week end. D’altro canto gli ostelli sono molto energetici, accolgono personaggi di ogni tipo, e soprattutto di tutte l’età. È una città in cui transitano persone di ogni tipo e specie, viaggiatori, expat, studenti, persone con storie e cammini interessanti, persone che raccontano la Cina e la Cina è un arcobaleno di sapori nella stessa terra ed ognuno ne ha visto un colore differente.
Il mio ostello Il Yes Inn è stata un ottima scelta, centrale, di fronte alla metro, con un wifi pazzesco, anche nelle camerate (che in un ostello è uno degli elementi clù), ha un roof terrace stupendo con tavoli e divani, una terrazza altrettanto funzionale e sale in comune pulite e spaziose e soprattutto una poltrona massaggiante che ti rimette al mondo dopo una giornata di passeggiata sotto l’umidità di Hong Kong.
Cerca le interculture
A mio parere la cosa più affascinante di una città come Hong Kong non è lo skyline, ma il continuo accavallarsi di culture, di epoche, di razze, di lingue.
Cinesi di mezza età che parlano con un’accento british da far impallidire il Hugh Grant, mall con brand europei, decine di expat che corrono tra le strade della city parlando freneticamente al loro auricolare bluetooth col le loro camicie bianche inamidate; farmacie con scaffali stracolmi di otri di vetro con pinne di pesce cane, radici millenari e cetrioli di mare essiccati. Mercati maleodoranti, pesci ancora vivi, frutta dai colori sgargianti, massaie che tastano la qualità della trippa, spiedini di insetti ed il fumo, fumo che si mischia allo smog, alla foschia umida della mattina, al fumo che esce dai carrelli dei dim sum, dalle ciotole di noodles, dai condizionatori che accompagnano ogni finestra.
Ogni ora è l’ora dello shopping
Hong Kong è una città creata per due attività: mangiare e fare shopping, ognuno interpreta queste due attività secondo le proprie tasche e le proprie passioni. La gente compra, a tutte le ore, in ogni strada del paese, ogni sorta di cosa, compulsivamente, spasmodicamente, come se ogni acquisto li aiutasse a raggiungere un anelito, ad accorciare le distanze per essere come si desidera. Credo di non aver mai visto nella mia vita così tanti negozi della rolex, di diamanti che esponevano con nonchalance prezzi a sei zeri, haute couture, negozi di design, elettronica e tutti rigorosamente, pieni ad ogni ora del giorno e della notte. Credo che i cinesi di Hong Kong abbiano questa fame di sembrare il più possibile esteriormente occidentali per sentirsi accettati a livello internazionale. Come se le tradizioni e i costumi dovessero essere mantenute solo ad un livello intimo, familiare, di comunità. Quartiere che vai prodotto che trovi, basta allontanarsi da Central, Soho, basta attraversare il lembo di mare per trovare un tipo di negozi completamente diverso, soldi finti da bruciare per buono augurio, ogni tipo di monile buddista da usare per funerali o cerimonie religiose, bastoncini di incenso per chiedere favori divini, giada pura, finta, di pessima qualità.
Dove Dormire ad Hong Kong:
Ostelli
Yesinn – Causeway Bay: dove ho alloggiato io, ho scelto questa location perchè la trovavo molto comoda come ubicazione e per muoversi anche dall’altra parte della città
Yesinn – Fortress Hill: questo ostello della stessa catena, che è giù una garanzia si trova in zona Soho, diciamo che l’unica differenza è la scelta della zona della cittù dove alloggiare.
Hi Inn@Nathan Road: questo ostello si trova vicinissimo al mercato notturno di Temple Street, quindi diciamo che molto indicato per ci cerca un po’ di movimento e serate particolari mangiando scorpioni o ragni.
Rainbow Lodge HK: si trova nella zona di Tsim Sha Tsui , come tutti gli ostelli cinesi conserva una privacy molto forte anche in camerata, infatti ogni letto ha la tenda, luce e presa vicino al comodino
Hotel:
Day and Night Hotel: Si trova all’interno del Chungking Mansion di Tsim Sha Tsui, un hotel molto semplice ma non squallido e ti da la pssibilità di dormire in centro, avendo la tua privacy in un posto carino.
Asia Inn: si trova a Causeway Bay, un piccolo hotel a prezzi contenuti, con stanze private, bagno in camera, da a tutti pantofole e set di cortesia, si trova vicinissimo a Time Square
GDH Hotel – Formerly Guangdong: Le zone in comune mantengono uno stile asiatico molto piacevole e tradizionale, mentre le camere sono funzionali e moderne, curate nei dettagli. Hotel centrale con ottimo servizio.
Mini Hotel Causeway Bay: questo hotel ha uno stile davvero particolare, raccolto, poltrone di pelle grandi quadri alle parete tanti vasi cinesi, stanze piccoline ma anche prezzi molto contenuti, mi piace perchè ha stile.